Da quando sono nate le energie ‘ pulite’, esse sono sempre state contraddistinte dal colore verde. E da qui tutto quello che è legato all’ecologia ha preso di diritto l’aggettivo di verde. Ma oggi ci sono addirittura idee innovative, che naturalmente hanno un occhio di riguardo all’ambiente, che non solo meritano l’aggettivo di verde, ma si ispirano direttamente alla natura.
E così, girando un po’ su internet si può scoprire un albero sintetico che ‘mangia’ CO2. Le sue foglie di plastica sono infatti in grado di ‘intrappolare’ il biossido di carbonio e ripulirle l’aria circa 1000 volte più velocemente dei comuni alberi. Il biossido di carbonio intrappolato viene poi compresso e liquefatto. Applicazione molto utile soprattutto per recuperare la CO2 prodotta da fonti piccole e distribuite difficili da controllare come spiega il professor Lakner della Columbia University.
Se questo vi è sembrato stupefacente, l’idea non solo di usare forme della natura ma i meccanismi stessi della natura vi lascerà senza parole. Al Massachussetts Institute of Technology hanno sperimentato un modo di produrre energia attraverso una foglia artificiale. Ma non solo ha la forma di una foglia, ma sfrutta un meccanismo analogo. Imita infatti la fotosintesi, il procedimento che usano le piante per trasformare CO2 e acqua in glucosio e ossigeno. David Nocera sta lavorando su questo ambizioso progetto da 10 anni e ha dovuto scontrarsi con diversi problemi molto spesso economici. Il progetto inizialmente infatti prevedeva l’uso di metalli rari che rendevano la foglia artificiale sconveniente. Ora invece la foglia usa nichel economico e catalizzatori di cobalto che dividono l’ossigeno dall’idrogeno con una produzione 10 volte superiore a quella delle normali foglie. Il principio di funzionamento è quello di sfruttare il sole e l’acqua per riuscire a dividere l’ossigeno dall’idrogeno per poi produrre energia elettrica.
Scienziati dal pollice verde, ma questa volta senza bisogno di trasformarsi in Hulk.
ce n’è per così di energie pulite e estremamente rinnovabili, alcune che riescono a rendere anche oltre il 100% – da anni – ma secondo voi i petrolieri rinuncerebbero davvero alla ricchezza per salvare la Terra?
però ci potrrebbe essere qualche altro ‘capitalista ‘ interessato a queste cose magari non per salvare il mondo ma per fare un mucchio di grana
Quando leggo queste cose mi viene da dire BENE TUTTI I PROBLEMI SONO RISOLTI e poi……non se ne sa’ piu’ niente , non mi illudo piu’
…queste durano all’infinito oppure col passare del tempo vanno rinnovate?
…se queste foglie sintetiche avranno anch’esse una fine, ci sarà ancora il problema delle scorie e allora ???
SONO SEMPRE STATO CONVINTO CHE I SOLDI E ITEMPI OCCORRENTI PER COSTRUIRE LE CENTRALI ATOMICHE AVREBBERO DOVUTO ESSERE IMPIEGATI NELLA RICERCA DELLE FONTI ALTERNATIVE QUSTO ARTICOLO ME NE A DATO LA CONFERMMA: GRAZIE AMEDEO RUSSO!
magari si riciclano come plastica, e poi per rispondere a salvatore, ben venga che i capitalisti siano attratti da queste nuove fonti, così magari abbandonano il petrolio per sempre, poi si penserà a renderle pubbliche,non è la priorità…
SONO SEMPRE STATO CONVINTO CHE I TEMPI LUNGHI E I SOLDI NECESSARI PER COSTRUIRE LE CENTRALI ATOMICHE, AVREBBERO DUVUTO ESSERE IMPIEGATI NELLE RICERCHE DI FONTI DI ENERGIE ALTERNATIVE;QUESTO ARTICOLO ME NE HA DATO LA CONFERMA; GRAZIE AMEDEO RUSSO!!!!!!
Se sia un’idea valida oppure no si vedrà in seguito, per ora, è molto bello continuare a sperare di risolvere, il problema energia, in maniera “bio”….
E’ una vita che dovrebbero dedicarsi alla ricerca alternativa ma…forse c’è poco da speculare e non conviene
meno soldi per la guerra più soldi per la ricerca