Basta con Berlinguer!

E basta con Berlinguer!

Non c’è più. È morto, seppellito e ormai sarà ridotto ad uno scheletro imbiancato. Riposi in pace! E voi non fatevene una ragione.

Io non l’ho mai amato anche se sono andato al suo funerale. No, proprio no! Ancora porto i segni addosso delle bastonate del suo servizio d’ordine, ancora ricordo con angoscia il clima normalizzato della sua città bandiera, Bologna. Io, insieme a tanti giovani, negli anni ’70 volevamo fare la “Rivoluzione” e venivano indicati da lui come untorelli e provocatori. Estremisti manovrati dalle forze della reazione. E lo abbiamo mandato più volte a cagare. Qualche suo epigono l’abbiamo anche cacciato a sassate (vedi Lama dall’Università di Roma). E a fronte di queste pulsioni giovanili di massa lui e il suo partito come rispondevano?

Col compromesso storico, l’alleanza con il partito del malaffare, la Democrazia Cristiana. Tanto era illusoria quell’idea che mai è riuscito a praticarla. Figuratevi se gli Andreotti & co. gli potevano concedere parte del loro potere. Insomma una politica fallimentare che è stato il prodromo del fallimento della sinistra in Italia. Anche adesso che la situazione è di disperazione non ho alcuna nostalgia.

Certo che l’allora P.C.I. era un partito di massa, una grande scuola popolare, insomma un’altra cosa da quello che oggi è il Partito Democratico. Ma ha avuto la responsabilità storica di bloccare qualsiasi cambiamento radicale della nostra società. E allora basta con Berlinguer! Basta, parliamo d’altro. Parliamo di quello che oggi ci sarebbe da fare.

Seguendo da qualche giorno questo blog vedo che tutti o quasi si limitano a denunciare le trasgressioni alle regole democratiche e alla santa Costituzione repubblicana (che ormai è diventata come l’immagine della Madonna) da parte della destra. Ma via! Vi pare questo l’orizzonte? Non fatemi ridere! La legalità, le regole del confronto democratico, l’etica del comportamento e metteteci pure quello che altro volete.

Ma vi ha mai detto nessuno che lo Stato è dei padroni? Che l’informazione è dei padroni? Che la legge serve gli interessi dei padroni? Volete che continuo? Insomma dove credete d’essere? Siamo in uno stato capitalistico che fa solo gli interessi dei padroni. Tutto il resto è pura mistificazione. Mica crederete che le classi popolari abbiano la possibilità, fermo restando questo orizzonte, di cambiare la loro condizione di vita? E allora?

Allora… il proletariato è caduto in un errore spaventoso quando si è proposto di pensare alla felicità dei figli futuri, quando il problema, invece è la vendetta. Bisogna vendicare le sofferenze dei padri. E questo coincide perfettamente col rifiuto dei padri fondatori quando dicevano: i comunisti, il giorno in cui realizzeranno il comunismo faranno quello che vorranno, noi non abbiamo niente né da dire né da progettare e tanto meno da preoccuparci della loro felicità. Noi siamo nati per vendicare le sofferenze dei padri: non esiste coscienza di classe se non esiste odio di classe.

Non sono parole mie ma di Edoardo Sanguineti scritte nel 2006 e non alcuni secoli fa. Ma queste parole sono talmente demodè che immagino suscitino scandalo nelle menti perbeniste degli adoratori del santino di Berlinguer. Ma dirò di più. Consiglio lo sgarbo perché ogni rapporto di gentilezza con gli altri viene in qualche modo a rafforzare l’idea che viviamo in un mondo “umano”. È doveroso, quindi, essere sgarbati di fronte agli altri per rendere evidente che i rapporti sono “disumani”. È sempre Sanguineti che prosegue: occorre essere sgarbati, sgarbati e carichi di odio nei confronti di coloro che non appartengono al proletariato e ne sono nemici; credo però che altrettanto forte possa essere la solidarietà umana con i proletari e, in esclusiva, con coloro che si rendono complici con noi di un progetto eversivo che conserva sempre il nome di RIVOLUZIONE.

Adesso a voi!

58 commenti su “Basta con Berlinguer!”

  1. A me piaceva. Ma le BR hanno ucciso un altro, lo sapete? Un certo Moro. Lui si che dava fastidio a dx a sx e anche a Manca !

  2. il ricordo, e le sue idee fondamentali e nn applicate.sono state le conseguenze di quella che la sinistra e oggi.che si facciano una ragione a riprendere il suo quello che era un cammino per il bene di un paese ormai nomignolo come il detto:NANO…..GRANDE BERLIGUER!!!!!RIMARRà SEMPRE VIVO……

  3. enrico è scomodo anche da morto e anche dopo tanti anni.chi vuole dimenticarlo ha paura di lui,e ha paura che le sue idee vivano oggi,ma non sanno che le sue idee vivono e camminano in e con noi,quindi sappiate che mai la sua e nostra giustizia potrà fermarsi. GRAZIE ENRICO

  4. pensa un pò….aldo moro dava fastidio da vivo,enrico berlinguer anche da morto!!!ci sarà un motivo!!!!!!!!!!!

  5. Massimo rispetto per Berliniguer ma sul fattore ODIO DI CLASSE sono d’accordo con la lettera.

  6. purtoppo con la sua morte e iniziato anche il declino della sinistra e non ha piu trovato un leader che credeva in una giustizia vera e in un sinistra pronto a lottare a difenderla senza accettare compromessi e tutto questo perche ci credeva veramente e non credeva nella poltrona come purtroppo succede a tutti i politici oggi e purtoppo chi ne trae le conseguenze e il popolo italiano

  7. a Marco Bocciarelli: chi era con te in quel periodo dove è ora???? quanti di loro sono novelli lacchè dei padroncini??? Tu che ti vanti di aver contribuito a fischiare Lama ora sei contento? Forse tu hai hai partecipato ad un periodo storico dalla parte “sbagliata” hai attaccato le persone che in quel periodo venivanio attaccate dalla destra complimenti!!!! Chi sei per poter impedire ora ad altri di tenere accese le speranze di un portatore di ideali e proposte concrete quale era ANZI è ENRICO BERLINGUER? il silenzio dovrebbe essere la risposta al tuo articolo ma una volta tanto ( ricordi come si diceva??) ho ceduto ad una provocazione
    Raffaele

    • Condivido in pieno la tua risposta ad una lettera che non so sia di provocazione o di una convinzione quasi idonea solo a dar fiato alla bocca senza connetterla al cervello e alla mano. Vorrei solo puntualizzare che il passato deve servire al presente per darci la possibilità di affrontare il futuro nelle condizioni di transizione continua della società, anche perchè io non ho visto mai nessuno guidare un auto guardando sempre e solo nello specchietto retrovisore, la strada è davanti e con le capacità e le esperienze passate si possono affrontare gli ostacoli sempre diversi (ma che sono sempre ostacoli) che si parano dinnanzi a noi. Ho 66 anni e di pensanti come Bucciarelli ne ho incontrati ed affrontati politicamente moltissimi, so soltanto che le loro posizioni che a volte sembrano puriste, inflessibili con parole d’ordine secce ed aride hanno portato solo insuccessi fino a scomparire dall’arco parlamentare ed a procurare danni (anche pseudo involontari) a coloro che hanno cercato sempre di interpretare un mutevole presente con l’obiettivo di proporre un duraturo futuro. Berlinguer non c’è più come non c’è più mio padre, ma non mi sogno minimamente di disconoscere i suoi insegnamenti le sue convinzioni che ha cercato, e mi sono state indispensabili, di inculcarmi ed affidarmi per poter costruire il mio futuro e non il suo. ENRICO BERLINGUER deve rimanere il FARO che dalla terra ferma deve indirizzare la nave nella tempesta di onde a raggiungere il porto per poter ripartire per una nuova avventura

  8. Marco Bocciarelli….e’ possibile che abbia letto qualcosa di molto intelligente sulle scie chimiche, argomento da te trattato ? Un po’ “trimone” invece questa lettera. Che ci vuoi fa…mica tutto cio’ che si pensa e’ sempre oro ! Berlinguer e’ l’ esempio di un uomo che guardava oltre e sicuramente non lo faceva per i suoi interessi personali…ce ne fossero di persone come lui oggi ! Altro che ossa e cenere….lascia stare ! Nella tua lettera hai posto una marea di quesiti e accuse ma non hai saputo dare neanche una mezza risposta ai dubbi che pervadono la societa’ odierna ! Vabbuo’…hai voluto creare clamore ! Questa pagina ti ha dedicato uno spazio e tu sei diventato quasi famoso fra le persone che hanno letto le ture parole ! Ti ricorderemo ! Statt bun !

  9. @Raffaele Pizzati: l’autore è Marco Bocciarelli, ex-militante del Movimento dei Lavoratori per il Socialismo. Non Pierpaolo Farina, che è nato nel 1989 ed è il fondatore di EB.IT. La risposta di Pierpaolo Farina, che è anche Presidente dell’Associazione Nazionale Enrico Berlinguer, verrà pubblicata domani sera! EB.IT STAFF

  10. Il nuovo orizzonte sarebbe la vendetta?!!! Sono indignato per quello che questo “rivoluzionario” ha scritto di Berlinguer!! Vada a rileggersi le sue parole e studiare il suo pensiero, se riuscirà a capirci qualcosa troverà in quelle parole il futuro della sinistra italiana.
    p.s. i pseudo rivoluzionari di allora oggi sono tutti a destra con Berlusconi o -nella migliore delle ipotesi- a dare lezioni agli altri.

  11. ora è molto tardi. vi mando il titolo di un sito diciamo “un pò cosi” mi aiutate a farlo bannare? Il Femminismo è l’idea radicale che anche le donne sono Esseri Umani.” a voi rispondo domani mattina, ciao.

  12. cinismo puro. Un articolo che non so ancora bene come “decriptare”, pubblicato allo scopo di aprire una discussione sulla linea da seguire? Mah! Troppo semplice e …. nel contempo troppo pretenzioso, forse vorrebbe “farci aprire gli occhi” e “spalancare le menti” sulla necessità di essere più “duri” e “vendicativi”? Mah! Io, spero anche molti di voi, non vivo per la “vendetta” e non la cercava Enrico, io….noi…. vogliamo e ci impegniamo per un Paese civile, per una civiltà della dignità. Se sei ormai stanco per questo e pensi che sia meglio “vendicare” …. toccando strumentalmente le corde della memoria dei “nostri padri” …. beh…. ci stai chiedendo di prendere le armi in mano, lo sai, te ne rendi conto….. ci stai implicitamente chiedendo di “sparare” per “vendicare”, sai che non vi è altro modo per …… “vendicare” come tu vorresti. Beh….. capisco il perché tu ci chieda di “dimenticare” Enrico Berlinguer, lo capisco….. lo capisco …. ma….qui non farai breccia. NOI … forse…. ci arriveremo, tu sicuramente no, tu ti fermerai prima compagno. Ti fermerai prima….purtroppo.

  13. xke si vuole impedire a credere in persone di valore come enrico solo xke è morto .. chi sono quest estremisti che ci dicono di smetterla con berlinguer xke è morto e non ci sono nemmeno le ossa a rappresentarlo.. Allora io ner mi piccino mi rivolgo a loro e vi diooo.. bellini.. enrico è storia ,è vita, è una persona che mi sento oggi accanto .che mi rappresenta ancora oggi ..e di siuro un sarete voi a fammi smette di tenere viva una persona che anche se morta ..dentro di me è presente.. e insieme a lui il presidente pertini l unico che a rappresentato un italia degna del nome ……

  14. Ma alla sx del PCI c’è stato sempre un fermento.I gruppi che militavano nella sinistra più radicale,quasi tutti hanno fatto una passata nel PCI.Questo articolo,tenda di descrivere, l’Italia di quella fase storica definita come “la strategia della tensione”.Detto questo per arrivare ad una società socialista vi sono due strade,quella rivoluzionaria,oppure quella delle riforme strutturali attraverso le quali costruire un modello sociale che possiamo definire “democrazia sociale”.Berlinguer ha utilizzato tutto quello che egli aveva a disposizione per cambiare questa società,attraverso tante strategie,qualcuna più vincente qualcun’altra meno capita e contrastata. Il compromesso storico è una grandissima idea politica, se fosse andato in porto sono certo, avrebbe cambiato profondamente la nostra società.

  15. per me Berlinguer era un uomo Giusto e non aveva bisogno di mettersi in mostra, se c’è nerano tanti di Berlinguer non saremmo arrivati così in basso, ora la politica è cambiata, ma quanto è cambiata, da una certa parte si fa solo per i SOLDI (vedi PDL) non ho nient’altro da dire perchè altrimenti ………………………………………………………………………..

  16. per me Berlinguer era un uomo Giusto e non aveva bisogno di mettersi in mostra, se c’è nerano tanti di Berlinguer non saremmo arrivati così in basso, ora la politica è cambiata, ma quanto è cambiata, da una certa parte si fa solo per i SOLDI (vedi PDL) non ho nient’altro da dire perchè altrimenti ………………………………………………………………………..

  17. Come tanti pseudo rivoluzionari che ho conosciuto nel corso della mia ormai lunga esistenza, eccone un altro che guarda il dito e non la Luna!!! Di costoro purtroppo ne circolano ancora tanti! Date loro un palcoscenico e li farete contenti! Non è nel loro DNA lottare e riconoscersi anonimamente, e sottolineo anonimanente, in quella parte di società civile che ha a cuore le sorti di una intera nazione, di un intero popolo, di quelli che non ce la fanno! Loro preferiscono le ormai acclaratamente inutili scorciatoie rivoluzionarie, la lotta impari con il capitalismo raffinato partendo da una visione che non ha prospettive e che rischia di intralciare qualsiasi tentativo di neutralizzazione o di contrasto reale delle forze più retrive dominanti nel paese! esempio eclatante: movimento 5 stelle in Piemonte! Mi isolo nella mio splendido narcisismo ed intanto Cota e la destra la Tav la faranno passare in c..o a tutti! potrei ricordare ancora il comportamento dissennato di Bertinotti! Quanti lavoratori, quanti cittadini, quanti giovani stanno ancora pagando le scelte operate dal centro destra a seguito della caduta del governo di centrosinistra dell’epoca? E mi fermo qui…..

  18. Per governare una società avanzata e complessa non bastano le urla da un palco! Ci vogliono gli attributi.. e gli attributi significano studio, competenza, sacrificio, dedizione: io ripongo le mie speranze nei tanti giovani che, in modo civile, direi silenzioso, perseverano nel loro impegno quotidiano, ognuno per la propria parte, nel modificare in meglio questa nostra società che rischia di non essere più a dimensione umana! Sono loro quelli che devono emergere ed assumersi la responsabilità di costruire un mondo migliore! I venditori di illusioni, anche di sogni, fanno bene a restare ancorati al loro mondo, al massimo possono assurgere al ruolo di avanguardie stimolanti per il sistema, ma la soluzione dei PROBLEMI reali, quotidiani, va realizzata da un ceto competente che sia espressione e portatore di quei valori sostaziali tipici della sociale, civile e multiculturale!

  19. Veramente vorrei ricordare all’estensore dell’articolo che tra quelli più attivi nel cacciare Luciano Lama dall’università di Roma erano presenti molti terroristi neri, e tanti militanti del msi, cosa questa documentata da molte foto scattate dai reporter. In quanto ai “rivoluzionari” degli anni settanta, ovvero gli autonomi, la loro unica missione era quella di delegittimare il pci di Berlinguer e il sindacato, in specifico la cgil. Senza minimamente curarsi di chi era al potere allora. Quindi le favolette dei comunisti cattivi le puoi raccontare ai ragazzini di oggi; non certo a chi c’era allora, come me, e che, moltissime volte, s’è trovato a doversi difendere dagli attacchi degli autonomi, fisici e verbali. Il servizio d’ordine del pci e della cgil aveva la sola funzione di mantenere a distanza gli attacchi di chi, come gli autonomi, cercavano in tutti i modi di creare confusione. Ne so qualcosa io, che come operaio metalmeccanico, mi ritrovavo addosso gli autonomi, che contestavano me, come lavoratore e iscritto al sindacato, non i padroni.

  20. Il vero problema non è Berlinguer…, le persone vanno e vengono e Lui purtroppo se ne è andato troppo presto, sono quelle che erano alla sua veglia funebre che è stata quasi 30 anni fa… allora c’era (D’Alema, Bersani, Veltroni, Napolitano, Natta, Chiaromonte) e qualcun altro che non ricordo togliendo Natta e Chiaromonte che penso siano passati a miglior vita… le facce dopo 30 anni sono sempre le stesse ma il RINNOVAMENTO dove sta!!!!!!! questi se si attaccano alla sedia sono peggio dell’attack… guardate D’Alema uno a caso è quasi 40 anni che sta lì….. non sarebbe il caso che lasciasse il posto ad un altro!!!!! bisognerebbe fare come si fa in America due legislature al massimo poi tutti a casa.

  21. Provo una profonda tristezza a leggere questo articolo. E’ denso di odio e di violenza verbale. Quando Marx parlava della futura società comunista diceva che non avrebbe dovuto avere le sue basi psicologiche nell’invidia. La Sinistra del nuovo millenio non può poi dimenticare le straordinarie speranze di lotta non violenta e di amore di Martin Luter King, Gandhi,ecc. Il suo compito non può essere vendicare e neanche quello di giocare a fare i finti rivoluzionari, il suo compito è proprio creare un fututro migliore per i nostri figli.
    E come avrebbe detto Pasolini la violenta propensione all’azione, alla GUERRA CIVILE, è schifosamente pragmaticamente ed utilitarista( e quindi capitalista).
    Poi gradire sapere, chi è che possiamo annoverare tra i proletari oggi? Sono proletari anche i sessantottini imborghesiti autori di “eroiche gesta” nel tempo che fu?
    Il futuro della Sinistra non può prescindere dal pensiero di Berlinguer: l’attualizzazione dei principi del socialismo. Vaneggiare solo odio e violenza è roba da piccolo borghesi.

  22. Le parole e i pensieri di Berlinguer sono “pillole” di saggezza che ci aiutano a non annegare nel miasma di ignoranza che ci inonda.
    Sono certa che il ricordare il politico e le sue idee infastidisca in maniera “bi-partisan”: perché sia a destra che a sinistra siamo gestiti da arroganti assetati di potere e poveri di qualità.

  23. Sei pienamente funzionale a quei padroni che dici di voler combattere. E’ con quelli come te che non si realizzerà mai il cambiamento delle condizioni di vita delle classi popolari. Quelli come te alimentano questo stato di cose altrimenti non sapreste cosa dire. Sei il nemico delle classi popolari almeno quanto i padroni!

  24. Credo che colui che ha scritto questo articolo debba fare pace con il proprio cervello, e mettere le rotelle al puto giusto.
    Oggi ricordare Berlinguer significa ricordare l’uomo che ha fatto crescere ed avanzare il più grande Partito Comunista d’occidente,non in forma di regima ma in manierea social democratica. Và detto che per oltre quaranta anni il Pci e la Dc sono stati i protagonisti principali di quella democrazia italiana che, sebbene con ruoli diversi, hanno contribuito entrambi a fondare e a far crescere. Il Pci è Berlinguer sono stati inoltre un riferimento importante, ed in alcuni casi insostituibili, nelle storie individuali di milioni di donne e di uomini del nostro Paese. Una immensa comunità, un paese Partito che si estendeva in tutto il paese Italia e in cui “l’essere compagni” ed avere in tasca la tessera del Pci costituiva un inalienabile diritto di cittadinanza. In qualsiasi località italiana si trovasse, anche la più sperduta, un compagno del Pci poteva recarsi in una sezione del Partito per chiedere aiuto o semplicemente per intrattenersi. E’ una storia questa che potrebbero raccontare tanti meridionali emigrati al nord ai quali molte volte era il Pci a fornire la prima accoglienza e, ed è questa sicuramente la cosa più importante, ad agire per farli sentire “meno soli”. E quante altre storie avrebbero potuto raccontare i braccianti agricoli ai quali il Partito ha insegnato “a non togliersi il cappello davanti al padrone di lavoro” e a chiedere, con dignità, il rispetto dei propri diritti, facendoli così diventare “cittadini”. Quando questa storia è finita in molti si sono sentiti orfani e tantissime persone, famiglie e amicizie non sono state più le stesse. Credo che oggi sia doveroso ricordare quel partito e quei momenti, e i personaggi come Berlinguer, per farne tesoro e storia per il futuro, sensa dimenticarcene, perchè come diceva un vecchio compagno dirigente, “il futuro ha radici antiche e la storia non si fà con le forbici”.

  25. è SBAGLIATO DIMENTICARE ED è SBAGLIATO PRENDERE LE PERSONE E CIO CHE DICONO COME VANGELO, BERLINGUER è STATO UN GRAN PUNTO DI RIFERIMENTO PER QUELLI COME ME CHE LA RIVOLUZIONE LA FACEVANO OGNI GIORNO, NELLA FABBRICA.. E QUELLI COME L’ESTENSORE DELLA LETTERA CI DICEVANO CHE SBAGLIAVAMO….NOI OPERAI TROVAVAMO ED ANCHE OGGI TROVIAMO SEMPRE QUALCUNO CHE SALE SUL PULPITO E DICE..ANDATE… QUEGLI ANNI SONO STATI ANNI TRAGICI… PERCHè I PESEUDO RIVOLUZIONARI O ME LI SONO TROVATI DALL’ALTRA PARTE, COME CLASSE DIRIGENTE DI QUESTO CAPITALISMO.. O HANNO FATTO LA TRAGICA SCELTA DELLA CLANDESTINITà ENTRAMBE LE SCELTE HANNO RAFFORZATO IL CAPITALISMO ED HANNO CONTRIBUITO ALLA NOSTRA SCONFITTA… FORSE è MEGLIO RILEGGERE BERLINGUER, COME GRAMSCI, ED ALTRI.. ED è BENE CHE LO RILEGGANO QUELLI CHE OGGI LO HANNO MESSO IN SOFFITTA

  26. Parole sacrosante quelle di Sanguineti: “Noi siamo nati per vendicare le sofferenze dei padri: non esiste coscienza di classe se non esiste odio di classe.”

  27. Io penso che l’articolo non meriti risposta, essendo più che altro una provocazione, ma visto che è stata chiesta ..
    Se la ” rivoluzione democratica e antifascista” di Berlinguer è fallita è perchè c’è stata una reazione che (ricordiamo i tentativi golpisti di allora) che -tra l’altro strumentalizzando e pilotando anche i sedicenti “rivoluzionari estremisti” e il terrorismo (su cui come diceva lo slogan delle manifestazioni di allora “Brigate rosse di rosso avete/soltanto il sangue che spargete”)- è arrivata a uccidere Moro, ha commesso stragi di massa e attentati e aggressioni, e sull’onda della falsa “modernità” di Craxi ha poi avviato un attacco senza precedenti a tutti i diritti , al sindacato e all’unità sindacale, fino a portare alla situazione di adesso col berlusconismo. Dire basta con Berlinguer significa quindi avallare, o quantomeno andare a rimorchio di questo attacco e questa situazione, situazione che Berlinguer aveva cercato fino all’ultimo di contrastare! Significa non far nulla per contrastare la reazione anche adesso, e p. es. non andare a votare perchè non ci si ritrova in “questa sinistra”, dimenticando quanta gente ha dato la vita perchè avessimo il diritto di voto, …significa aver messo in soffitta la “questione morale” che invece è più che mai attuale…chi dimentica Berlinguer, così come hanno fatto i suoi “eredi” distruggendo sconsideratamente il Partito che lui aveva reso grande, sfasciando tutto e disperdendone la cultura politica e lo strumento organizzativo, le energie e gli entusiasmi, fa il gioco dei nemici dei lavoratori e così facendo si avvia verso un triste declino…

  28. Azzz .non sapevo che Sanguinetti fosse un proletario, ma credo che lui lo sappia.
    Se io mi incazzo con qualcuno, non posso fare pagare all’intera umanità la mia rabbia.
    Ogn i periodo storico ha i suoi attori, belli o brutti, buoni o cattivi, e in ogni periodo storico ci sono i miti, anche essi belli o brutti, buoni o cattivi, miti passati o presenti, bandiere che fanno sognare.
    Pertanto, così come hai fatto tu, fai fare a loro.

  29. Forse sono proprio Berlinguer e Moro che oggi andrebbero presi come “unità” di misura nel poter pesare il valore di un politico, per i tanti “colleghi” dell’epoca, uno definito innocuo perchè di fazione minore, l’altro scomodo, ed un modo per liberarsene lo hanno trovato. Oggi sarebbero, entrambi, la soluzione, un buon motivo per essere sereni e potersi occupare ognuno di noi dei nostri doveri e della nostra vita serenamente senza l’assillo di giudici, tribunali, manifestazioni e votazioni sempre alle porte, per poi votare..ma a chi?

  30. Anche io a quel tempo ero combattuto tra le due posizioni, ma visto quello che siamo diventati come paese e come comunità politica “progressista” posso solo rivalutare completamente Enrico, non possiamo che aggrapparci ai pochi punti fermi della nostra storia. Enrico è l’ultimo di questi. A differenza di altri noi siamo capaci di buttare nella spazzatura personalità che si rivelano poi mediocri e meschine. Lui no, teniamocelo caro, concordo con Claudio, schiacciati da nuove-effimere-ideologie, Enrico e pochi altri sono il metro di paragone per la politica che dovremmo cercare di ricreare.

  31. mi rallegra sentire dei ventenni che dicono di avere un riferimento politico in Berlinguer,bravi ragazzi!andate avanti così xchè siete nel giusto,ve lo dice una che lo ha conosciuto,lui èra una persona onesta e giusta alla portata di tutti,mi fà rabbia sentire che anche a sinistra si dica di dimenticare( Berlinguer)se fosse così,certa gente non può dirsi di sinista,lui èra rispettato anche dalla destra,altra scola politica!

  32. è una provocazione!!!! chi è quel coglione che può mettere in dubbio la attualità dell’azione e del pensiero di Berlinguer! roba da matti, leviamoci anche questo!

  33. è curioso come sul fatto di dimenticare Berlinguer siano d’accordo sia la destra che la sinistra.
    Basterebbe sapere dove è la sinistra in Italia, forse hanno paura che qualcuno scopra che è stato l’ultimo grande della sinistra.

  34. che strano paese l’italia, si parla ancora del duce, e addirittura , il giornale e libero pubblicano i diari del duce , e non si deve ricordare un uomo come berlinguer che parlava di questione morale 25 anni fà ma vaffanculo politica, aveva ragione lui..

  35. Non ho trovato una, dico una, proposta – anche utopistica, irragiungibile, stupida, insensata – su come l’Italia si possa salvare. E’ facile parlare così, il difficile è misurarsi oggi con esempi così.

  36. dimenticare un vero politico dalle mani pulite, perché? per tenere buona la coscienza di chi vuol far politica per amore del danaro o del potere, dimenticando il fine primario della politica, cioè la salvaguardia del bene comune? no grazie, io non voglio dimenticare perché sono PADRONA DEI MIEI RICORDI e nessuno ha il diritto di dirmi quello che devo o non devo fare!

  37. sinceramente non ho capito l’intervento sul dimenticare Berlinguer!!! che cosa cambia nella vita dell’autore dell’intervento se delle persone scambiano e dialogano su un politico italiano? è come dire lasciate stare Michelangelo perchè è m…orto, non parlate di pascoli perchè è defunto,e allora caro Autore ( scusa ma nonostante sei vivo non ricordo il tuo nome) spiegami meglio che cosa volevi dire!!!! dimenticavo mi ha colpito il tuo riferimento al fatto della “contestazione” a Lama e ritengo che chi da ogni parte /( destra o sinistra) profetizzava, incitava, alla rivoluzione gambizzando, assassinando etccc. e poi vive placido e beato in qualche paese estero ( Europa e non) non è parte della storia non è “degno” di ipotizzare e tantomeno sperare la rivolta della classe operaia

  38. Condivido molte cose. In primis le riflessioni di Edoardo Sanguineti che è stato fino all’ultimo un grande intellettuale del P.C.I.
    Ma starei attento sulla inopportunità di ricordare Enrico Berlinguer. Capisco il disagio che si ha riferendosi a Berlinguer ed all’estremismo, ma scusatemi. Di fronte al niente politico di oggi, ricordare Berlinguer non è procedere alla sua santificazione ma voler dire a voce alta che occorre ridare dignità alla politica ed alle istituzioni. Anche nel nome di Berlinguer. E magari con molto sgarbo per evitare che tanti Sgarbi quotidiani possano offendere la moralità della politica.

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