Almanacco politico 2011

E’ il primo giorno dell’anno e visto che spetta a me l’onore di aprirlo con il mio tradizionale articolo del sabato, oggi voglio approfittarne per fare un gioco e regalare a tutti voi un qualcosa di veramente diverso dal solito resoconto o dai soliti commenti di sempre.

Voglio inventarmi cosa accadrà nell’anno appena iniziato; ovviamente tengo a precisare che non si tratta di una previsione, è pura fanta-politica la mia, ma con un briciolo di verosimiglianza a ciò che davvero potrebbe avvenire.

Sentire l’Italia, volerla più unita e migliore, significa anche questo, sentire come proprio il travaglio di ogni sua parte, così come il travaglio di ogni sua generazione, dalle più anziane alle più giovani. A tutti, dunque, agli italiani e agli stranieri che sono tra noi condividendo doveri e speranze, il mio augurio affettuoso, il mio caloroso buon 2011”. Roma, 31-12-2010, Conclusione del discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.


Approviamo subito il federalismo non si può aspettare tanto, poi finalmente ce lo leviamo di torno e ci giochiamo il tutto con le elezioni anticipate”. Gemonio, sede della Lega Nord. 08-01-2011, Umberto Bossi in un colloquio privato con Maroni.

La consulta boccia la legge sul legittimo impedimento, riprenderanno quindi i tre processi al momento sospesi presso la procura di Milano a carico del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”. Ansa delle ore 18.47 del 11-01-2011

Questi opportunisti della Lega ci tengono in piedi solo per il federalismo. Sono inaffidabili! Siamo sotto scacco! Poi ci sono i giudici comunisti che ora ritornano alla carica. Dobbiamo ostacolarli, prendere tempo sul federalismo e sollevare immediatamente un conflitto tra organi dello Stato. Serve una prova di forza. Ho già dato incarico a Verdini di organizzare una mobilitazione pubblica di piazza entro la fine di febbraio”. Roma, 04-02-2011 palazzo Grazioli, Berlusconi in colloquio privato con Gianni Letta.

Non ci siamo, lo sai che i sondaggi da soli ci danno perdenti, questa volta dobbiamo andare sul sicuro, l’alleanza con Casini la facciamo passare come un accordo di desistenza. Intanto iniziamo dalle amministrative a fare qualche accordo con gli uomini di Fini e Casini. Tu non ti preoccupare, diremo chiaro e forte che non sei d’accordo ma alla fine vedrai che i nostri elettori e anche i tuoi lo accettano. Poi lo sai bene anche tu che se si va da soli non le vinceremo mai le elezioni”. Roma, Sant’Andrea delle Fratte, sede del Partito democratico, 10-03-2011. Pierluigi Bersani in un incontro con Nichi Vendola per convincerlo ad accettare l’alleanza con il “Terzo polo”.

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo aver appreso i risultati delle elezioni amministrative e non aver nascosto il proprio disappunto ha appena avuto un lunghissimo colloquio con Casini per cercare un allargamento della maggioranza all’Udc. Si sta in questo momento recando al Quirinale dal Capo dello stato probabilmente per rassegnare le dimissioni dato che indiscrezioni fornite dagli ambienti centristi riferiscono che non sia stato trovato nessun accordo”. Ansa delle ore 20,40 del 21-03-2011

Ora basta, se vuoi venire tu al mio posto dimmelo chiaramente, se continuiamo così perdiamo un sacco di voti; ti rendi conto che si vota tra meno di due mesi, falla finita o ti sbatto fuori dal partito!” Roma, 05-04-2011. Antonio Di Pietro durante un acceso litigio con Luigi De Magistris

Le primarie non sono indispensabili, anzi in questa fase sono dannose perché rischiano di disorientare i nostri elettori, inoltre il tempo a disposizione è poco. La nostra costituzione non prevede l’elezione diretta del presidente del consiglio e quindi dopo le elezioni deciderà il Presidente della Repubblica a chi affidare l’incarico di formare il governo”. 19-04-2011. Massimo D’Alema in un’intervista concessa a “La Repubblica”

Guarda che io posso anche accettare una coalizione ad ampio raggio per far fuori politicamente Berlusconi, ma sia chiaro che poi con i comunisti non ci vado al governo, quindi o si supera il 12% e si crea un esecutivo guidato da Montezemolo e appoggiato dal Pd o siamo fregati pure noi”. Roma, sede di Futuro e Libertà, 10-05-2011. Fini esprime in privato le sue preoccupazioni a Casini dopo aver letto i sondaggi che vedono il “terzo polo fermo” al 7%.

La Lega conquista il nord ma è caos. Perdono Pdl e Pd, avanza Sinistra e Libertà. Il Paese resta senza guida. Verso un governo di responsabilità nazionale di larghe intese”. 30-05-2011. Titolo del “Corriere della Sera” all’indomani delle elezioni politiche anticipate.

E’ mio compito quello di sostenere un’azione politica di contenimento dei costi e rispetto dei parametri monetari previsti dall’Unione Europea. Serve un urgente rinnovamento delle istituzioni una nuova fase costituente che porti quanto prima ad una legge elettorale in grado di esprimere una maggioranza stabile nel Paese. Non essendo un politico di professione do la mia più ampia disponibilità ad ascoltare e se del caso a recepire i consigli provenienti dai maggiori partiti che sosterranno l’esecutivo da me rappresentato. Accetto questo incarico che prima di me hanno assolto con spirito di servizio e senso dello Stato il prof. Giuliano Amato, il Presidente Carlo Azeglio Ciampi, e da ultimo il senatore Lamberto Dini.” 04-07-2011. Camera dei Deputati, Mario Draghi chiede la fiducia al Parlamento per guidare un governo appoggiato da Terzo Polo, parte del Pdl, Lega, Idv e Pd.

Emessa la sentenza di condanna nei confronti di Silvio Berlusconi, colpevole del reato di corruzione dell’avvocato inglese David Mills”. Ansa 28-07-2011.

Da oltre due mesi non posso ritornare in uno Stato governato di fatto dalla magistratura di sinistra che non solo ha ribaltato il voto popolare, ma con questa sentenza vergognosa mi sta impedendo di fare il mio lavoro, di condurre le mie attività di imprenditore e mi sta umiliando pubblicamente. Non accetterò di tornare in Italia se non mi viene permesso di di vivere nel mio Paese come un normale cittadino”. 10-11-2011. Intervista rilasciata al quotidiano “Il Giornale” da Berlusconi, direttamente dalla sua villa di Antigua.

Crisi di governo, Mario Draghi si dimette. Dopo l’ennesima lite in parlamento per l’approvazione della legge di stabilità tra le forze che sostengono l’esecutivo guidato da Draghi, il presidente del Consiglio rimette il suo incarico nelle mani di Napolitano. Si parla di un incarico a Montezemolo oppure di un nuovo ricorso alle urne ma la condizione è che venga approvata anche dal senato la riforma della legge elettorale che ripristina il mattarellum.” 16-12-2011. Prima pagina del “Corriere della sera”.

Mai come ora, con una crisi economica che non cenna a diminuire serve l’impegno di tutti, ed in particolare dei partiti politici affinché venga quanto prima superata questa fase di perdurante instabilità che contribuisce in modo dannoso a rendere il nostro Paese vittima di una pericolosa speculazione internazionale senza precedenti”. 31-12-2011 Discorso del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

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