Mi fate profondamente schifo

di Pierpaolo Farina

Vengo a sapere da Claudio Fava che la destra, alla commemorazione in aula di Don Gallo alla Camera, non si è alzata in piedi, in segno di rispetto, mentre nemmeno qualche settimana fa si spellavano le mani per Giulio Andreotti. Nessuna sorpresa, per carità, alla fine la sorpresa sono quelli che con questa gente ci governano anche assieme, “per il bene del Paese” (questa entità meta-fisica che finisce sempre per coincidere con il bene dei soliti noti e ignoti).

Posso dirlo, in maniera tranquilla, pacata, serena? Mi fate profondamente schifo. Voi, la vostra (in)cultura, le vostre balle a reti ed edicole unificate, la vostra concezione malata dello Stato, della società, della libertà e dei diritti (sempre quelli del più forte).

Don Gallo vi fa paura anche da morto: questo la dice lunga su quanto piccoli siate voi, umanamente e politicamente.  Da Roma a Genova, sabato al funerale di Don Gallo ci sareste dovuti andare in ginocchio: lui era venuto per servire, non per essere servito. Per servire i deboli, gli sfruttati, gli svantaggiati, i poveri.

Voi, nella migliore delle ipotesi, servite un potente, che a sua volta serve solo se stesso e il suo insaziabile appetito di denaro e potere. Siete servi, per questo non vi siete alzati. E la differenza tra Don Gallo e voi è che lui serviva, ma era libero, voi vi fate servire, ma siete schiavi.

E questa è una consolazione sufficiente rispetto alla grave perdita per la quale il mio cuore continua a sanguinare lacrime.

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