Grillo e la balla che si può legiferare senza governo

di Pierpaolo Farina

Dunque, l’ultima di Beppe Grillo è che non servirebbe un governo per poter legiferare, perché l’iniziativa legislativa è del Parlamento. Ha scritto il comico sul suo blog:

Non è necessario un governo per una nuova legge elettorale o per avviare misure urgenti per le pmi o per i tagli delle Province. Il Parlamento le può discutere e approvare se solo volesse sin da domani. Si fa passare l’idea che senza Governo il Paese è immobile, congelato, in balia dello spread, delle agenzie, ma si tace sul fatto che le leggi per le riforme possono essere discusse e approvate senza la necessità di un governo in carica.

Ecco, com’era? Esame obbligatorio della Costituzione a tutti gli eletti? E’ vero che Beppe Grillo non è eletto, ma proprio lui che ha messo nero su bianco questa regola per i suoi parlamentari… è il primo a farsi bocciare in una materia così importante?

L’art.89 della Costituzione dice esplicitamente:

Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità.

Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

Dunque, qualsiasi legge approvata dal Parlamento, per entrare in vigore, deve ottenere la firma del Presidente della Repubblica e la contro-firma del presidente del Consiglio dei Ministri.

L’obiezione grillina è: c’è Monti. Peccato che il governo Monti sia in carica solo per gli affari correnti, non può occuparsi delle scadenze che spettano ad un nuovo governo: non ha infatti ricevuto la fiducia dal nuovo Parlamento. Stando, infatti, alla definizione giuridica di “ordinaria amministrazione”, reperibile su qualsiasi manuale di diritto costituzionale:

Tale concetto indica il disbrigo degli affari correnti da parte di quegli organi che, per una qualunque ragione, non siano nella pienezza delle loro attribuzioni costituzionali (es.: Governo dimissionario, che resta in carica fino all’instaurazione del nuovo Governo).
In una siffatta condizione gli organi si trovano in una posizione sui generis che non li legittima a prendere iniziative in materie di indirizzo politico, ma solo decisioni di portata circoscritta che, senza alterare la situazione di fatto, consentano, comunque, il normale funzionamento degli stessi.

Se Grillo vuole risolvere il nodo del governo, lasciando lavorare le Commissioni parlamentari, deve andare in aula e votare la fiducia al governo Monti.

E’ sufficientemente chiaro o avete bisogno di qualche disegnino?

75 commenti su “Grillo e la balla che si può legiferare senza governo”

  1. il governo monti, nel periodo di prorogatio dei poteri mantiene cmq l’ordinaria amministrazione. definire ciò che rientra nell’ordinaria amministrazione è difficile, ma essendo che il parlamento che vota la legge è pienamente legittimato a farlo e che la controfirma della legge dal presidente dei ministri è un atto puramente formale è lecito presumere che esso sia un atto di ordinaria amministrazione.
    quindi si può legiferare senza governo

  2. non ragazzi Napolitano darà l’incarico a Grasso e si elegge da capo il presidente del senato.

  3. Che goduria vedere Sgarbi da Santoro che insulta a botte di capra ignorante Cacciari,che a sua volta aveva inveito e urlato come una cornacchia contro una donna mite e perbene come la Puppato,solo perchè ultimamente Cacciari si è schierato con il solito battaglione della7 e di tutti i media per far fuoco su tutto quello che si muove e si chiama Pd

  4. Butta quel manuale di diritto pubblico. Art.89 della Costituzione:

    Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità.
    Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri.

    PF

  5. Una nuova legge elettorale o una legge sul conflitto di interessi non è “ordinaria amministrazione”. Quanto alla definizione di “ordinaria amministrazione”, la giurisprudenza la definisce come:

    “il disbrigo degli affari correnti da parte di quegli organi che, per una qualunque ragione, non siano nella pienezza delle loro attribuzioni costituzionali (es.: Governo dimissionario, che resta in carica fino all’instaurazione del nuovo Governo).
    In una siffatta condizione gli organi si trovano in una posizione sui generis che non li legittima a prendere iniziative in materie di indirizzo politico, ma solo decisioni di portata circoscritta che, senza alterare la situazione di fatto, consentano, comunque, il normale funzionamento degli stessi.”

    Sufficientemente chiaro?
    PF

  6. Purtroppo in Italia le leggi non si applicano, si interpretano. Tutti, pensando di aver ragione, prendono in giro la gente.

  7. il governo è l’esecutivo, il parlamento il legiferante.
    quindi in teoria è possibile avere un governo di ordinaria amministrazione e un parlamento che fa leggi. solo che per le leggi bisogna avere una maggioranza per passarle, quindi dove vai se la maggioranza non c’è l’hai?
    potrai averla sporadica su qualche legge, ma su una progettualità politica, quindi più leggi, se non hai anche la maggioranza governativa, ovvero chi poi le applica, dura portare avanti la propria politica.

  8. Messora… insigne costituzionalista… che ne sa più della Corte Costituzionale al riguardo… wow, una fonte autorevole… mumble… è lo stesso che percepisce uno stipendio di 2500 euro al mese per la propaganda grillina al senato, scelto da Casaleggio (ipse dixit)? A quanto pare sì.
    PF

  9. chiarissimo. ma errato. l’organo che prende decisione di indirizzo politico è il parlamento, non il primo ministro che controfirma. è un atto che da legittimità formale. in qualsiasi caso, per qualsiasi legge il presidente del consiglio non potrebbe decidere di non firmare (infatti l’unico ad avere il potere di rinvio di una legge alle camere è il presidente della repubblica). essendo come ho detto che il primo ministro difatto non può decidere se firmare o meno, ma deve farlo, dimostra che lui non prende nessuna decisione di indirizzo politico e che quello è un atto puramente formale.
    si può legiferare senza governo.

  10. Balle. Leggiti l’art.71 della Costituzione. E ripassa la definizione di “indirizzo politico”. Qualora il Presidente del Consiglio non contro-firmasse, si andrebbe davanti alla Corte Costituzionale per conflitto tra cariche dello Stato (nello specifico, 1° e 4°). Caso di scuola affrontato in qualsiasi buon manuale di diritto pubblico. Il governo non può modificare la “situazione di fatto”. Una legge sul conflitto di interessi o elettorale la cambierebbero eccome. Basta arrampicarsi sugli specchi, please.
    PF

  11. Il “tutti” tientelo per te. Qua fino a prova contraria, a parte la prova provata che uno non ci legge quando ci dice di ricordarci che dobbiamo ricordarci di dire Qualcosa di Sinistra, non c’è nessuno che, carte alla mano, abbia smentito quello che abbiamo scritto.
    PF

  12. Ci vuole competenza e studio di ciò che si fa, non basta essere laureati ed avere master (a volte fasulli), ma la gavetta serve, in qualunque campo!!

  13. non vedo assolutamente cosa c’entri l’articolo 71.
    cmq io mi sono stufato di discutere dato che vi state arrampicando sugli specchi. si va davanti alla corte costituzionale per conflitto tra le cariche dello stato proprio in quei casi in cui il meccanismo istituzionali, ben lungi dall’essere perfetto, si inceppa perchè non è prevista la possibilità che il primo ministro possa non controfirmare, lo può fare di fatto ma non di diritto, e ciò e dimostrato dal fatto che se non controfirma si va davanti alla corte ( a differenza del caso della mancata firma del presidente della repubblica che è previsto dalla stessa costituzione e perciò non si va davanti alla corte) questo prova sufficentemente che la controfirma è un atto puramente formale.
    si può legiferare senza governo.

  14. In realtà, a leggi costituzionali e articoli della Costituzione, tu rispondi col blog di Messora… scusa, sai, ma non ha lo stesso valore. Del perché il presidente del Consiglio non possa modificare la situazione di fatto sta scritto nella definizione di “ordinaria amministrazione”. Quella della Corte Costituzionale, eh, non quella di Messora, famoso per la sua laurea in giurisprudenza.
    Non si può legiferare senza governo, lo dice la Costituzione e la giurisprudenza. fatevene una ragione.
    PF

  15. il sapientone di Grillo e’ come Berlusconi il padrone dell’italia

  16. Art. 89.

    Nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri proponenti, che ne assumono la responsabilità.

    Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei ministri.” SENZA GOVERNO NON SI PUO’ LEGIFERARE.

  17. da Lavoce.info : QUALI LIMITI PER IL GOVERNO MONTI?

    Come si è detto, non vi sono limiti precostituiti. È importante sottolineare che qualunque Governo dimissionario può, e anzi deve, utilizzare tutti i propri poteri per fare fronte alle situazioni di urgenza. Se, ad esempio, si verificassero particolari tensioni sui mercati e condizioni particolarmente avverse per il paese (ad esempio con una forte risalita dello spread), è da ritenersi che il Governo Monti, pur dimissionario, dovrebbe adottare tutti gli atti necessari a tutelare gli interessi nazionali. Ovviamente, in simili ipotesi, è da ritenersi che ogni atto sarebbe il frutto di un confronto con la presidenza della Repubblica e con le forze politiche rappresentate in Parlamento, come vuole la correttezza costituzionale.

  18. Suddivisione dei poteri. Con le firme e controfirme si sancisce il non abuso di uno dei poteri. Non è nemmeno diritto, ma quasi semplice educazione civica da scuola media.

  19. È quando il parlamento promulga una legge con cui delega l’esecutivo ad elaborare un decreto legislativo, come si fa? E quelle questioni che solitamente sono risolte fon un decreto della presidenza del consiglio dei ministri, come le si affrontano? In certi casi il parlamento, pur essendo l’organo che esercita il potere legislativo, delega al governo. Che credibilità hanno questi cento e passa parlamentari che scaldano una sedia e pretendono che si vada avanti senza l’esecutivo (uno dei tre poteri alla base della nostra democrazia) ripetendo a pappagallo ciò che dice loro un comico sempre più delirante?

  20. E in Belgio come han fatto? Ah bella la copertina dell’Unità di ieri! Voi di sinistra? Siete come i sovietici di Stalin e i cinesi di Mao? Piegati al pensiero comune? Berlinguer e Pertini si rivoltano nella tomba, loro si han lottato per la libertà! Voi anadate avanti con i Letta Bersani e D’alema, Violante ecc ecc BRAVIIIII!

  21. 2 giorni fà ho potuto riscontrare che la 7 sta iniziando a far vedere da quale parte sta……..la giornalista del tg7 delle 13,30, parlava delle offese di Bennato verso le donne dopo che questa cosa era stata chiarita dallo stesso in tanti modi….

  22. @Marco Taccone. Il Belgio è una monarchia, l’Italia no. Il Belgio è uno stato federale, l’Italia no. Il piatto nazionale belga sono le cozze, quello italiano la pizza. Loro parlano francese, fiammingo o tedesco, noi italiano. Magari abbiamo anche una Costituzione differente?

  23. l’articolo di messora esponeva delle argomentazioni citando proprio “leggi costituzionali e articoli della costituzione”, non puoi essere d’accordo nel merito ma considerale immondizia solo perchè l’ha scritte lui è da idioti.
    in ogni caso alle tue “leggi costituzionali e articoli della costituzione” io ho risposto in merito. tu hai motivato la tua tesi citando l’articolo 89 e larticolo 71 (che non ha niente a che vedere con l’argomento peraltro) e io ti ho risposto in merito a quei due articoli smontando la tua tesi.
    con l’atto formale della controfirma ( ti sfido a dimostrarmi che non è un atto puramente formale) non è il presidente del consiglio a “modificare lo stato di fatto” ma è il parlamento che ha votato e approvato la legge a farlo. lo dimostra, e lo ripeto l’ennesima volta ( magari rispondi in merito), il fatto che se il primo ministro non controfirma si va davanti al corte costituzione per conflitto tra poteri proprio perchè lui di diritto non può non controfirmare, mentre non si va davanti alla corte se è il presidente della repubblica a non firmare dato che ciò è previsto esplicitamente in costituzione.
    si può legiferare senza governo.

  24. Inutile… Mi sembra che, pro o contro la “balla”, ci siano parecchie interpretazioni.

  25. Lucia,per me la 7 è da tempo che combatte il(solo)il Pd.Questa rete ha inseguito notte e giorno Grillo(facendogli una bella campagna elettorale) che a sua volta faceva finta di ritrarsi ma che immancabilmente appariva in tv con i suoi comizi oceanici per ore intere,mentre si dileggiava Bersani dalla Gruber da Santoro-Travaglio alla7 ci si schierava apertamente alle Primarie con il democristiano Renzi futuro segretario della non lontana futura rinascita della nuova Forza Italia…dopo aver squassato il Pd naturalmente…in poche parole hanno “pompato”e leccato chi poteva danneggiare sopratutto Bersani(Ci ricordiamo di Ingroia e lo spazio mediatico ricevuto purchè sparasse su Bersani?)Fermiamoci qua,l’elenco sarebbe molto lungo…per fortuna Bersani è ben corazzato e coraggioso…non so un’altro al suo posto a che limite di sopportazione arriverebbe

  26. I Poteri dello Stato sono 3: legislativo, esecutivo e giudiziario; e devono esserci tutti e 3. Ma qui si vuol fare politica senza conoscere una mazza di costituzionalismo e sistemi politici. Grillo, un buffone qualunquista era ed un buffone qualunquista rimane.

  27. Si può emanare leggi ordinarie del Parlamento, che poi però necessitano di regolamenti attuativi (per l’efficacia) che sono decreti e decreta il Governo. Senza contare che l’amministrazione dello Stato va avanti perché ci sono i Ministeri, i quali però necessitano -per lavorare- di elementi politici: Ministri, Vice-ministri e Sottosegretari.

  28. I poteri di uno Stato sono 3 e servono tutti! Ma dove si credono di essere? Qui si vuol far politica senza conoscere una mazza di costituzionalismo e sistemi politici. Grillo, un buffone qualunquista era ed un buffone qualunquista rimane.

  29. L’amministrazione dello Stato, in questo momento, sta funzionando perché c’é un Governo: senza i Ministeri non si fa nulla e senza la componente politica del Governo i Ministeri non possono lavorare. Inoltre: il Parlamento può votare Leggi Ordinarie che però poi necessitano di regolamenti attuativi per essere efficaci (non valide: efficaci) i quali sono Decreti ed a decretare é il Governo. Sono tantissime le cose che non si possono fare senza un Governo. Ma qui si vuol fare politica o si gioca a risiko?

  30. Voglio vedere poi come ce la sbrigheremmo senza, visto che per il funzionamento dei Ministeri (quindi dell’intera amministrazione statale) é indispensabile la componente politica del Governo: Ministri, Vice-ministri e Sottosegretari.

  31. Voglio vedere poi come ce la sbrigheremmo senza, visto che per il funzionamento dei Ministeri (quindi dell’intera amministrazione statale) é indispensabile la componente politica del Governo: Ministri, Vice-ministri e Sottosegretari.

  32. Non si può legiferare ,e’ una balla siamo in pieno stallo.la colpa e del M5s,solo l’umilta di un grande uomo che veramente ama il suo paese poteva sottostare a a quella commedia in streaming .Era tutto deciso dall’inizio.Non volevano fare le riforme e non vogliono farle solo ammuina.

  33. Esimio Pierpaolo Farina, sono davvero dispiaciuto per il fatto che, non sapendo controbattere alle mie argomentazioni, ha dovuto cancellare il mio commento. Pazienza, lo ripubblico.

    PIERPAOLO FARINA E LA BALLA CHE NON SI PUO’ LEGIFERARE SENZA GOVERNO.

    Per stessa ammissione del suddetto, il Governo dimissionario rimane in carica fin tanto che non c’è il giuramento del nuovo Governo.
    Secondo Farina, l’attività del Governo dimissionario è circoscritta al “disbrigo degli affari correnti”. Non solo non esiste una definizione normativa di “affari correnti”, ma nemmeno esiste alcuna norma che preveda che il Governo dimissionario debba limitarsi a tali atti. Ma ammettiamo che sia così. Il Governo dimissionario dovrebbe quindi astenersi da tutti quegli atti discrezionali e politici che, in quanto tali, devono essere rinviati alla gestione del successivo governo.
    L’interpretazione dottrinale di “affari correnti” ha però confini molto elastici e a volte il Governo stesso si pone degli autolimiti, talora contenuti in direttive del Presidente del Consiglio, quindi nella più ampia discrezionalità dello stesso Governo dimissionario. Ma passi anche questo, una domanda (retorica) nasce spontanea: è un atto discrezionale e politico controfirmare una legge approvata dal Parlamento (per esempio una legge elettorale che tutti i partiti ‘solo a parole’ dicono di volere)? Certamente no, quest’ultimo è un atto di esclusiva legittimità formale, al quale peraltro il Ministro non può sottrarsi.
    Vorrei inoltre far notare che lo stesso Bersani gargamella (non che per me sia un individuo credibile, ma probabilmente lo è per chi scrive su un blog con questo nome), al minuto 27:30 di questo video allegato, ammette la possibilità che si possa procedere senza Governo (http://www.youtube.com/watch?v=FBftBmRaQ4M). Se questo non dovesse bastare (ai più faziosi), vorrei solo ricordare che il Governo Prodi, pur essendo dimissionario a causa di un voto di sfiducia del Parlamento, dovette occuparsi di questioni politicamente assai delicate. Su tutte, la gestione della crisi in Kosovo, con concessione delle basi alla Nato e dell’emergenza rifiuti in Campania.

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