Il pareggio di bilancio ora è legge costituzionale

A nulla sono valsi gli appelli e le lettere aperte: il PD non si è astenuto e il pareggio di bilancio è diventato legge costituzionale. Morale, per dirla alla Bersani, d’ora in avanti saremo “castrati da ogni politica economica.” Il perché il segretario del PD abbia cambiato idea, con l’avvento di Monti, non l’ha voluto spiegare: sta di fatto che con il voto di oggi quel che resta della politica italiana ha deciso, senza permettere ai cittadini di esprimersi in merito, sul suicidio della politica a favore dell’economia e, soprattutto, delle banche.

E’ di un’ora fa la notizia che il Fondo Monetario Internazionale prevede il pareggio di bilancio per il nostro Paese non entro il 2013, bensì nel 2017: ci aspetterebbero, quindi, per rispettare la nostra “nuova” Costituzione, altri 5 anni di manovre lacrime e sangue.

Avevo scritto il 12 aprile una lettera aperta a Pierluigi Bersani al riguardo, chiedendogli di astenersi e permettere così il referendum confermativo. Motivavo anche, pareri di premi nobel ed economisti tutt’altro che marxisti, il perché fosse una follia inserire il pareggio di bilancio in costituzione. Nessuna risposta. Che poi uno si chiede cosa diamine se li faccia uno twitter e facebook, se poi non usa lo staff per tenere i contatti con i cittadini. Soprattutto, che cosa ti segua a fare su twitter… per farti sentire importante?

Paul Krugman, premio nobel per l’economia nel 2008 (ottenuto perché aveva previsto la crisi dei derivati, inascoltato e deriso dai colleghi di mezzo mondo) sul New York Times ha parlato di “Suicidio Economico dell’Europa“.

Ecco, con il voto di oggi, oltre al suicidio economico dell’Italia, Bersani ha decretato pure la fine di quel “primato della politica” tanto caro a D’Alema, aprendo la prima crepa nel ridicolo argine che stanno cercando di opporre alla c.d. “antipolitica”.

Penso a quando l’anno prossimo questa gente mi chiederà il voto. Penso al gesto dell’ombrello che gli farò, con pernacchia al seguito, quando mi daranno, per l’ennesima volta, del qualunquista e del tafazzista.

Si chiedeva Enrico Berlinguer nel 1981 se non fosse venuta l’ora di costruire una società che non fosse un immondezzaio, come era invece quella costruita sul votare “turandosi il naso”. Mi dispiace, io il naso non me lo turo più. E a voi del PD non vi voto più.

9 commenti su “Il pareggio di bilancio ora è legge costituzionale”

  1. 1 – leggete l’articolato
    2 – il Pd non ha i voti sufficienti per opporsi. È cambiato il primo ministro, non la maggioranza.
    Potevano non votare? Forse. Ma a che sarebbe servito?
    Votare invece ha fatto si che la norma non fosse tassativa.

  2. P.s. Tutte queste persone che offendono e sputano parolacce sanno davvero che cosa comporta questa nuova norma?
    Mi piacerebbe me lo spiegassero.

  3. Ciao Cristina, il fatto è che una modifica della Costituzione necessita dei voti di 2/3 e non della maggioranza. Se ciò non accade si va al referendum. PD, PdL e i partiti di centro, tra cui ApI e FLI, hanno di fatto tolto la possibilità al popolo di esprimersi su una questione molto importante.
    LB

  4. PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE ….. INGIUSTA E TERRIBILE SITUAZIONE KAFKIANA!!

    Sviluppando uno scenario neanche tanto assurdo … si potrebbe dire che:

    1. Per anni … coloro che in Italia non hanno pagato le tasse: TANTI BANCHIERI, … TANTI EVASORI, … TANTE PERSONE LEGATE ALLA MALAVITA ORGANIZZATA … etc., etc., hanno potuto disporre di ingenti somme di denaro da investire … ad esempio in titoli di stato!

    2. Quindi, … una delle concause (non la sola) dell’indebitamento statale … è dovuta proprio al progressivo indebitamento statale a causa degli interessi pagati agli investitori sui nostri titoli!

    3. Pertanto, …. giacché tra coloro che hanno maturato ingenti interess …i ci sono anche: BANCHIERI, … MALAVITOSI …. E GLI EVASORI… inserendo nella Costituzione il pareggio di bilancio, ……ebbene,….. si sancirebbe un’insanabile ingiustizia, ossia: vengano chiamati a pagare il debito del bilancio statale (Euro 32.000 procapite c.a.), anche quei cittadini onesti, con lavoro subordinato e prelievo fiscale direttamente in busta paga … che con quel debito statale non hanno nulla a che vedere!!!

    CITTADINI ITALIANI … L’INSERIMENTO DEL PAREGGIO DI BILANCIO IN COSTITUZIONE … E’ UN’ENORME INGIUSTIZIA CONTRO I LAVORATORI DIPENDENTI …… ED A FAVORE DEI DISONESTI CHE HANNO CREATO IL DEBITO !!!

    RIBELLIAMOCI A QUESTA INSOPPORTABILE INGIUSTIZIA !!

    Ulisse Scintu

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