“Naturale è riprodursi”: perché questa è una grossa bugia.

Elizabeth Anne Lloyd, nel suo libro The case of the female orgasm: bias in the science of evolution (Harvard University Press) analizza uno degli argomenti più dibattuti da antropologi, evoluzionisti e sessuologi, l’orgasmo femminile. Di studi su questo argomento ce ne sono a migliaia e arrivano a conclusioni diversissime tra loro: si tratta di un vero e proprio puzzle biologico ed evolutivo, non perché non esiste come molti (uomini) credono, ma perché l’orgasmo femminile non ha nessuna utilità ai fini della riproduzione. Una donna può rimanere incinta senza provare l’orgasmo e per le femmine di alcune specie animali l’atto sessuale è addirittura doloroso, ma allora, perché?

Una risposta ancora non esiste e non sarò certo io a darla, voglio invece andare ancora un po’ oltre.

Il fatto che in molte altre specie animali esista l’omosessualità dovrebbe ormai essere cosa assodata, come dovrebbe essere ormai chiaro che avere rapporti sessuali finalizzati esclusivamente alla riproduzione è una barzelletta degna del Bagaglino. Ancora, perché?

Non si sono mai sentiti esseri umani miagolare sui tetti di notte, né risalire i fiumi a digiuno assoluto. Non andiamo in calore né abbiamo una stagione preferita per l’amore e anche quella dell’estate o dei black-out è più leggenda che verità. Ci sono è vero periodi fertili per le donne e periodi meno fertili, ma il metodo Ogino Knaus come contraccettivo fa a gara con la chiesa cattolica.

Esiste la masturbazione, compresa quella reciproca, e i giocattoli sessuali non li abbiamo inventati noi 30-40 anni fa, esistono più o meno da quando esiste il sesso: i ricercatori dell’Università di Tubinga (Germania) hanno ritrovato (e ricostruito) nel 2004 i frammenti di un dildo in pietra risalente a circa 28mila anni fa.

Non ci sono molti altri animali che praticano il sesso orale: i bonobi fanno eccezione, ma diciamocelo, sono anche dei gran sporcaccioni.

More ferarum in latino significa “alla maniera degli animali”: così si chiamava la pecorina ai tempi di Cesare e Nerone. Gli animali hanno certamente meno fantasia rispetto agli esseri umani ma hanno soprattutto degli ostacoli morfologici che gli impediscono di assumere posizioni diverse durante l’atto sessuale. Per uomini e donne questi limiti non esistono, in linea di massima: pensate ad Amici Miei Atto II e la relazione tra il Conte Mascetti (Ugo Tognazzi) e la contorsionista Carmencita (Carmen Elisabete Dias da Silva)…

La diversità ma soprattutto l’immenso bacino di possibilità a cui possiamo attingere nel corso della nostra vita sessuale sono una cosa rarissima. Anzi unica, ma profondamente naturale. Ci siamo evoluti in un modo tale che il sesso non può essere più definito come puro sinonimo di riproduzione: è una falsità che viene diffusa in malafede perché è impossibile attraverso l’esperienza diretta e la conoscenza che abbiamo della nostra natura oggi, pensare che l’omosessualità sia una malattia, una deviazione o che  non si debba fare l’amore solo per provare e far provare piacere. La natura ci ha dato strumenti e capacità che non ha dato così in abbondanza a nessun altro, ci ha anche donato la meravigliosa possibilità di innamorarci e di amare una sola persona per un mese o a volte per tutta la vita.

Il sesso è fisiologico, come lo è urinare. Però non pisciate per strada mi raccomando, che poi se per caso passa Giovanardi gli fa schifo perché gli par di vedere due donne che si baciano…

4 commenti su ““Naturale è riprodursi”: perché questa è una grossa bugia.”

  1. una falsità diretta alla perpetuare la subordinazione femminile al dominio e potere dell’uomo … non a caso la prima vera emancipazione feminile è quella della sottrazione al controllo maschile del corpo della donna attraverso la libera scelta della pillola anticoncezionale. Da quel momento la donna ha avuto la posizione di emancipazione reale. Da quel momento l’uomo e la donna hanno iniziato a condividere e scegliere INSIEME se  volere un figlio. Tutta la discussione da parte degli uomini ed anche la legislazione sul concepimento è tutta diretta non alla condivisione … ma al controllo della donna.

    • Biologia, antropologia, archeologia, entomologia, evoluzionismo dimostrano che la sessualità umana non è sinonimo di riproduzione. Ripensare alla nostra cultura religiosa del sesso in modo “scientifico” non so se sia di sinistra o da Vanity Fair (magazine, fra l’altro, superiore alla media, quindi grazie del complimento), penso però che sia ragionevole perché dimostrato e dimostrabile nei fatti e nelle migliaia di studi pubblicati finora. Ovviamente è sottinteso che il sesso è una scienza seria, ma a noi ci fa ancora ridere come ai bambini dell’asilo.

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