La guerra libica fra Nato ed Europa
Chi pensa che gli Stati Uniti siano per natura dei guerrafondai, che nella fattispecie odierna miri al controllo delle risorse energetiche della Libia, si sbaglia di grosso. Dopo la dispendiosa … Leggi tutto
Chi pensa che gli Stati Uniti siano per natura dei guerrafondai, che nella fattispecie odierna miri al controllo delle risorse energetiche della Libia, si sbaglia di grosso. Dopo la dispendiosa … Leggi tutto
La Parmalat è sempre più francese. Ma a ben vedere lo è anche l’Italia, esposta come non mai alle incursioni d’oltralpe per ottenere il controllo totale degli asset strategici del nostro Paese. E ridurci ad una nuova forma di sudditanza: quella economica.
Ci risiamo. Se la corsa per la BCE di Mario Draghi era tutta in discesa, ora Francia e Germania vorrebbero imporre la nomina del lussemburghese Mersch. Unica dote? Favorire gli interessi di Germania e Francia e nient’altro.
La progressiva perdita di credibilità dell’ONU, suffragata dai recenti eventi in Libia, è lo specchio dell’agghiacciante assuefazione alla guerra quale strumento di risoluzione delle controversie internazionali
“Le guerre sono combattute dalla più bella gente che c’è, o diciamo pure soltanto dalla gente, per quanto, quanto più ci si avvicina a dove si combatte e tanto più bella è la gente che si incontra; ma sono fatte, provocate e iniziate da precise rivalità economiche e da maiali che se ne avvantaggiano.” (Ernest Hemingway)
La X Mas sfila in piazza a Milano. E nessuno dice niente. VERGOGNA!