Ricorrenze: i 70 anni di Gianni #Morandi

In questa settimana Gianni Morandi, cantante, attore e persino conduttore, ha compiuto 70 anni.
Parlare di questo artista, descrivere ciò che rappresenta per la nostra società, parlare dei suoi successi, della sua “eterna giovinezza” o, addirittura, delle sue grandi mani, risulterebbe inutile e ripetitivo.
E non solo perché ne scrivono e ne parlano tutti, tra giornali e televisione. Ma perché credo che “l’essere Morandi” sia insito in tutti noi. E’ una sorta di ricordo ancestrale: sin dalla nascita noi conosciamo – a memoria – almeno “C’era un ragazzo”.

Il mio primo “vero” concerto è stato proprio quello di Gianni Morandi, in un palatenda, con mia madre e alcune migliaia di signore per bene, madri di famiglia, che urlavano e buttavano fiori, e salivano sulle sedie, ed io lì, bambino, che non capivo cosa ci stavo a fare in quel posto.

Oggi Morandi è l’idolo di molti giovani grazie ai suoi “autoscatti” di vita normale, sinceri e onesti. Per questo credo che, oltre ad essere un grande artista, sia anche un “rivoluzionario”, perché in tempi di falsità, costruzioni, meccanicismi, furbizia e interessi personali, è riuscito a fare quello che nessuno fa: essere se stesso.

Caro Gianni, fattelo dire da un cantautore sconosciuto come me: i tuoi settantanni sono ininfluenti, sono solo una cifra per etichettare l’ennesima persona. In realtà, hai trovato la tua formula dell’immortalità.

Auguri.

https://www.youtube.com/watch?v=rKt_v_SLMQU