Si ricandida… Invece no… Forse si…

 

Si ricandida, no non si candida più, invece si….

Questo è il tamtam che si sussegue sulla rete e sugli organi di informazione.

Ebbene si, stiamo parlando di quella persona che è “scesa in campo” esclusivamente per i propri interessi personali, quella dei festini e rinviata a giudizio per concussione e prostituzione minorile.

La stessa che ha devastato la credibilità dell’Italia agli occhi del mondo, che raccontava barzellette e le sparava talmente grosse, che quando gli facevano notare che la misura era colma rispondeva, “ma io scherzavo”. Forse non si rendeva conto di ricoprire un ruolo istituzionale, credeva di essere il giullare di “cene galanti”.

Quello che è talmente preso dai suoi deliri di onnipotenza da smentire sistematicamente tutto e tutti, persino se stesso pur di avere ragione. Ragione che crede di poter piegare al suo volere come fosse l’ennesima donnina ascesa alla sua corte in cerca di fama e denaro.

L’uomo del denaro facile e dall’immensa generosità, purché ci sia qualche telecamera o giornalista accondiscendente pronto ad immortalare il suo gesto magnanimo, di plastica, finto come uno spot pubblicitario.

Lo stesso tizio delle campagne elettorali degli spot: operaio, studente, supereroe…

Perché non pensionato? Così invece di affondare questo paese si potrà godere tutti le gare di burlesque che vuole.

Il perseguitato dalla giustizia, l’unto dal signore, che odora di santità. Ma non abbiamo dimenticato la puzza delle sue stalle dove lavoravano mafiosi…

Baciamo le mani….

Come fece con quel dittatore sanguinario travolto dalla Primavera Araba

Era andato via per calcolo personale, le sue aziende rischiavano di essere travolte dalla furia dei mercati

Ritorna per calcolo, ha ancora un pò di affari personali da sistemare