Sulle tangenziali milanesi un ritorno alle origini

Soprattutto durante l’ultimo Salone di Ginevra molte sono state le nuove auto presentate più “vicine” all’ambiente. Le case stanno investendo parecchio negli ultimi anni e non rinunciano a lanciare sul mercato auto ibride o puramente elettriche.

La Lombardia è una delle regioni più inquinate d’Europa, ogni giorno molti automobilisti passano in coda anche delle ore per raggiungere i luoghi di lavoro la mattina e le proprie abitazioni la sera. Il traffico è la croce di ogni milanese e non solo visto che la città attira verso di sé ogni giorno lavoratori non solo lombardi.

Il limite annuale del numero di giornate con valori oltre la norma per le polveri sottili è stato già raggiunto, e siamo solo a Marzo.

Ma i sindaci lombardi si distinguono per le idee fantasiose. Dopo l’enorme successo riscosso dall’ecopass a Milano, qualcuno ha pensato che ridurre i limiti di velocità avrebbe ridotto l’inquinamento. E’ così oltre al sindaco di Saronno che ha portato il limite in centro a 30 km/h, cercando di far cassa multando anche i ciclisti (ma non si doveva combattere l’inquinamento), ora arriva l’annuncio che il limite che era stato imposto sulle tangenziali dei 70 km/h verrà revocato.

Le tangenziali di Milano hanno 3 corsie più quella di emergenza per senso di marcia, molto più larghe di molte autostrade. Nelle ore di punta, e quindi maggiormente inquinate, è molto difficile persino avanzare. Si creano interi chilometri di coda. Gli automobilisti sono molto lontani quindi dal raggiungere il fatidico limite. Ennesimo tentativo per far cassa con le multe per eccesso di velocità, ormai una delle fonti più utilizzate dai comuni, privati dell’ICI, per cercare di salvare i bilanci comunali. E invece no. Le multe sono state “solo” 500. In aperta polemica Andrea Poggio di Legambiente che ha dichiarato un autogol clamoroso abbassare il limite unitamente alla promessa di non sanzionare i trasgressori. Ma allora che l’hanno messo a fare sto limite? Saranno state queste pressanti perplessità a portare alla decisione di riportare il limite a 90 km/h. Che dire. Un altro goffo tentativo fallito miseramente.