#PD, tra #Renzi ed #Emiliano non vi resta che piangere

Se ci fosse ancora qualche dubbio circa l’inconsistenza politica di Matteo Renzi, il suo viaggio negli USA li ha spazzati via tutti. Se poi ce ne fossero ancora su Michele Emiliano, le sue piroette e giravolte che nel giro di 48 ore lo hanno portato dalla foto con Roberto Speranza ed Enrico Rossi fino alla Direzione di ieri ad annunciare la sua candidatura a segretario ne hanno sancito la definitiva sentenza.

L’oramai ex-premier e segretario dimissionario del PD diserta la Direzione che fissava le regole per le candidature al Congresso: ennesima dimostrazione di come consideri il Partito niente meno di un comitatino elettorale personale. Risibile poi la motivazione ufficiale per cui andrà negli USA: incontrare chi fa innovazione, a partire dal fotovoltaico, quando da premier tagliò gli incentivi alle rinnovabili a favore di quelle fossili. Insomma, l’uomo che ha provocato due crisi di governo nella stessa legislatura, cosa che nemmeno Bertinotti, ha fatto esattamente quello che tutti ci aspettavamo: continua a lottare disperatamente per restare al potere.

Su Michele Emiliano, qualcuno ha parlato di bipolarismo politico, ma non serve Freud per diagnosticare il problema: trattasi di semplice “paraculismo” da prima Repubblica. Michele Emiliano e Matteo Renzi sono due facce della stessa medaglia: nel teatrino che è diventato il PD, si alimentano a vicenda. Il primo impersona l’arruffapopolo buono per portare gonzi alle primarie, l’altro le vince e si tiene il Partito, offrendo in cambio posti a lui e ai suoi.

Visto come è andata a finire, sembra quasi che i due si siano messi preventivamente d’accordo: prima Emiliano va alla kermesse organizzata da settimane da Enrico Rossi propedeutica alla sua candidatura alla segreteria del PD, la trasforma nel suo palcoscenico mettendo in ombra il padrone di casa, usa toni durissimi che stempera all’Assemblea nazionale del giorno dopo per poi firmare un comunicato in cui addossa la colpa della scissione a Renzi. E infine molla gli scissionisti e si candida a rappresentare la Sinistra nel PD. Un voltafaccia che è, appunto, speculare al modo di fare politica di Matteo Renzi, da perfetto democristiano.

Visto quel che si preannuncia al PD, lo dico ai superstiti che ancora nutrono qualche speranza di cambiamento: non vi resta che piangere. E se ancora vi ostinate a rimanere lì dentro, dopo tutte le batoste ottenute nonostante l’unica vera rottamazione di Renzi (quella dei valori della Sinistra), non c’è che dire: i veri Tafazzi siete proprio voi. Del resto, chi è causa del suo mal, pianga se stesso.

51 commenti su “#PD, tra #Renzi ed #Emiliano non vi resta che piangere”

  1. Banalità da codice Cencelli. Fuori del tempo, inutili, patetiche. Si sono suicidati ed hanno spianato la via al comico da sottoscala. Perfino il mio indistruttibile bicchiere mezzo pieno si sta incrinando

    • il comico avrebbe vinto comunque anche se non ci fosse stata questa spaccatura e non solo anche la destra unita darà il filo da torcere ad Renzi ed è questo quello che preoccupa ma Renzi ha fatto la sua scelta e la maggioranza del partito la condivisa ,la responsabiltà della rottura va divisa tra tutti i componenti che non sono riusciti a portare avanti un progetto ,certo la percentuale maggiore di responsabiltà ce l’ha il suo segretario era compito suo risolvere le problematiche all’interno del partito il fuori onda di Del Rio è alquanto chiaro

    • IL PD nacque zoppo. Al tempo ne parlai con tanti amici del PCI, ma erano convinti. La verità è che la DC puoi ferirla, ma ucciderla mai, fa parte del DNA degli Italiani. Ora la “nuova DC” esce con 22% dei voti, il “nuovo PCI” con il 10% ed il comico ride soddisfatto dall’alto del suo 30%. Le coalizioni poi saranno un altro capitolo di questa squallida storia.

    • Bravissimo Salvatore, finalmente qualcuno che mi fa sorridere. Detto questo il mio giudizio su Grillo non è politico è proprio come cabarettista, non mi ha mai divertito. Gusti, solo gusti

  2. non sono sorpresa me lo aspettavo ,il pd ormai non rappresenta più i lavoratori ,i ceti medio bassi ,penso che chi abbia deciso coerentemente di lasciarlo abbia fatto un grande gesto di coraggio ,dove porterà tutto questo ,mah non lo so ,Renzi è sicuro che non cambierà niente e che vincerà alla grande sul movimento cinque stelle unico suo pensiero fisso ,io penso che dovrebbe preoccuparsi di questa nuova destra che avanza e che è alquanto inquietante ,chi ha lasciato avrà un duro lavoro da fare per riconquistare l’elettorato di centro sinistra perso ,Bersani ne è cosciente e non è uno sprovveduto ,sarebbe stato più semplice rimanere ma se una persona non si ritrova più in quella che è stata la sua casa è giusto chiudere la porta e andarsene ,dovevano farlo a mio avviso molto prima ,auguro ad Emiliano di sconfiggere Renzi alle primarie

    • Condivido in una casa senza finestre l aria diventa irrespirabile e triste che parecchi si sono abituati all’aria sporca ma chi non vul morirai dentro e giusto cercare vie nuvo e dare ossigeno pulito a chi crede nella storia della sinistra

    • emiliano sa che se si presenta alle primarie sarà sconfitto e dirà:forza renzi ti appoggiamo,hai vinto.tanti soldini al governatore come con de luca.il 25% del pd sommato ai berlusconiani,verdiniani,alfanianoe casininisti potrbbero arrivare al 40%..tutto qui i calcoli di renzi..e emiliano avrà il suo bonus.preperatevi ad un altro ventennio insopportabile.il jobs schiavismo.

    • giusto,sembra che forse si candidi pure Orlando ,per me è gia stato aggiustato tutto a tavolino ,ci voleva uno della minoranza che si candidasse ,gli avranno promesso qualche contentino lui c’è stato e ha cambiato idea ,altro che amore verso il partito ,la lotta interna ,il partito non esiste più ,bisogna prenderne atto e avere il coraggio di andarsene e chiudere la porta .

  3. Ma domenica,Emiliano non si era anche incontrato a pranzo con Berlusconi??? (così mi è parso di aver sentito dal tg di rainews24!).A me è venuto spontaneo sospettare che gatta ci covasse…poi a sera i miei sospetti hanno trovato conferma…Gatta ci cova!(I soliti giochini…tipo ‘un due tre stella!’)

  4. Sembra quasi……? Non sembra: è sicuro !
    IL calcolo è semplice, secondo loro, per la segreteria vince Renzi lui come secondo capeggerà il suo gruppo parlamentare e così si sentirà importante.
    Come politico è inaffidabile !
    Come uomo evito ogni commento !!!

  5. “L’importante è cambiare lasciando tutto come sta”: è il motto del pd. In effetti, quando poi si decidono a cambiare, cambiano in peggio (vedi riforma costituzionale, Jobs Act, la Buona Scuole, ecc, ecc, ecc), dunque sarebbe meglio se se n’andassero da qualche altra parte a spaccare i c…….

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