Aaron Swartz, genio al servizio dell’umanità

Si è impiccato, perché perseguitato politico nel suo paese, i democraticissimi Stati Uniti d’America, quelli che si vantano di essere la più grande democrazia rappresentativa del mondo: quella che ha dato i natali alla spettacolarizzazione della politica, ai processi mediatici, al decisionismo spacciato per modernità e all’ingresso in politica di potentati economici, che si comprano senza violare la legge interi pacchetti di parlamentari.

Aaron Swartz era un genio dell’informatica, che non aveva nulla da invidiare a Gates, a Jobs, a Zuckerberg: la differenza con i tre big dell’informatica mondiale sta nel fatto che Swartz non metteva il suo genio al servizio del mercato, per trarne ingenti profitti, ma al servizio dell’umanità intera.

Per questo due anni fa è stato arrestato come criminale informatico: era colpevole di aver avuto accesso all’archivio digitale JSTOR del Massachussets Institute of Technology nell’autunno del 2010. Aveva scaricato decine di migliaia di testi e documenti, non per uso personale, ma per diffonderle a chiunque avesse l’ambizione di sapere, conoscere, migliorarsi, pur non potendosi permettere le rette stratosferiche delle top universities americane.

Un affronto troppo grande alle regole del capitalismo maturo, che sostiene che l’università la possono fare solo i migliori (leggi: ricchi), la conoscenza e il sapere sono commercializzati come al supermercato (basta vedere i “prezzari” delle varie lauree: variano a seconda della qualità), ogni scoperta scientifica non è fatta per essere liberamente accessibile dall’umanità, ma per essere brevettata e sfruttata economicamente per mero profitto.

E così Swartz, che all’età di appena 14 anni co-sviluppò il Real Simple Syndacation (Rss) standard, rivoluzionando la distribuzione dei contenuti Web, è diventato il perseguitato politico numero uno, tanto che, nonostante il Mit avesse ritirato la denuncia, il procuratore capo Carmen M. Ortiz aumentò i capi d’accusa da 4 a 13, chiedendo una pena di 35 anni: cose che ricordano tanto le motivazioni della carcerazione di Gramsci (dobbiamo far sì che questo cervello smetta di funzionare per 20 anni).

Ma Aaron era pericoloso anche per altro: con Lawrence Lessing fondò Creative Commons, rivoluzione nel mondo delle licenze e del copyright. E dopo aver trascorso circa un anno a Stanford, abbandonò gli studi per fondare l’azienda di software Infogami, quella che una volta confluita in Reddit avrebbe trasformato il sito nel portale di social news che oggi è.

Nel 2007 ha lavorato insieme a Internet Archive per la realizzazione di una biblioteca online aperta, contenente il maggior numero di libri disponibili gratuitamente. Il risultato è OpenLibrary.org. Nel 2010, invece, ha fondato Demand Progress, il gruppo no-profit che portò al successo la rivolta contro le proposte di legge Sopa/Pipa lo scorso anno. Tra il 2010 e il 2011 ha collaborato con l’ Edmond J. Safra Ethics Center presso la Harvard University.

Quando ho fondato www.enricoberlinguer.it e ho creato il dataBerlinguer, nel 2009, mi sono ispirato proprio alla sua filosofia: diffondere informazioni, gratuitamente, a chi non poteva accedervi, usando il web. Anche se le case editrici vi hanno fatto incursione, con copia-incolla indecenti, per trarne “istant book“.

Se tutti i geni fossero come Aaron, il mondo sarebbe un mondo migliore.

23 commenti su “Aaron Swartz, genio al servizio dell’umanità”

  1. ” Mettitelo in testa, la speranza può essere pericolosa.
    La speranza può far impazzire un uomo. ”

    dal film “Le ali della libertà” di Frank Darabont

  2. Ne ha parlato anche la rubrica leonardo del TG3. La vicenda tragica di Swartz è la cifra di un capitalismo ottuso.sarebbe interessante sapere che cosa ne pensa Obama.<iframeSsrc="http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-a44fcc4a-c855-48dd-9015-d6f9ceba4940.html?iframe&quot; style="border:0px; padding: 0px; margin:0px; width: 100%; height: 100%;" allowfullscreen="true" webkitallowfullscreen="true" mozallowfullscreen="true"

  3. il mio cuore è addolorato………c’è ancora persecuzione politica per chi fa informazione……..forse l’hanno impiccato……non mi meraviglio più di niente……

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