Il problema non è il Trota, ma i 12.893 lombardi che lo hanno eletto

Dunque, Renzo Bossi si è dimesso, per altro confermando le sue lacune nell’uso del congiuntivo. Negli ultimi due anni è stato bersaglio di invettive, indignazione diffusa, satira e chi ne ha più ne metta. Lui chiaramente ci metteva del suo, per carità, eppure in questi due anni nessuno ha fatto una riflessione seria sul Trota. Ovvero, il problema non è il Trota, ma i 12.893 lombardi che lo hanno eletto a Brescia.

Sento i leghisti indignarsi a Radio Padania, eppure mi chiedo abbastanza ingenuamente: 12.893 voti non sono pochi, a maggior ragione se poi risultano essere il maggior numero di preferenze ottenute da un candidato leghista. Civati, candidato in pectore del centrosinistra in Regione, di preferenze a Monza ne ha prese 10.256, per dire. Insomma, il Trota è stato votato solo perché figlio di Bossi?

Non credo. Il fattore Bossi è importante, ma c’è anche un’altra componente, ovvero il livello culturale medio che oramai dilaga in vaste zone d’Italia (come al Nord si eleggono i Trota, al Sud si eleggono i Lombardo e i Cosentino, quindi hanno poco da festeggiare anche giù): un livello talmente imbarazzante che spiega anche perché Berlusconi è stato eletto tre volte Presidente del Consiglio e perché ora Monti venga salutato come salvatore della Patria.

C’è da dire che accostare Bossi a Craxi è ingeneroso: il Trota si è comportato in maniera più degna del figlio del corrotto e latitante garofanato, il che è tutto dire. La fissa però dei figli in politica, a cui tramandare lo scettro del comando, è figlia di una cultura neo-medievale che la dice lunga sugli umori italiani più profondi. Bossi del resto non è l’unico, pure Di Pietro ci ha regalato un figlio in politica, per altro già al centro di qualche scandaletto un po’ di tempo fa.

C’è da chiedersi, ora che si è dimesso il Trota, se si dimetteranno anche Boni, Penati, la Minetti e tutti gli altri indagati in Consiglio Regionale in Lombardia. Fossi in loro correrei a dimettermi: farmi dare lezioni di stile dal Trota non lo potrei proprio sopportare. Oddio, è pur sempre vero che “de gustibus non disputandum est…

13 commenti su “Il problema non è il Trota, ma i 12.893 lombardi che lo hanno eletto”

  1. come al Nord si eleggono i Trota, al Sud si eleggono i Lombardo e i Cosentino, quindi hanno poco da festeggiare anche giù! Ma che mancanza di stile che hai.Ma guarda che al Sud non festeggia nessuno.Hai rovinato un articolo.Sei troppo piccolo per scrivere di politica nazionale.Impara

  2. Massimiliano, non fare a me la predica. La colpa non è mai dello specchio, ma di chi ci sta davanti. Quanto ad imparare a scrivere di politica nazionale, ho abbastanza titoli, seguito e ragione per insegnarlo semmai agli spocchiosetti come te, sempre pronti a salire in cattedra. Al Sud non festeggia nessuno? Non si direbbe affatto. Ne ho letti fin troppi di commenti in questi giorni di “leghisti del Sud” che non vedevano l’ora di alzare i calici.
    PF

  3. Sono del sud , sono calabrese anche se vivo in toscana da oltre 30 anni..sono bastian contrario…sono per il trota e per tutta una serie di “imbecilli” che vengono eletti al sud..Cazzo il problema non sono il trota e gli imbecilli l’autentico problema è il “popolo” che li elegge sono stati regolarmente eletti!!rendiamoci conto! il “popolo” non ha più nessun senso critico viviamo , come giustamente sottolinea Farina in un epoca barbara, di un livello culturale e sociale infimo , …diciamolo pure siamo un popolo di debosciati, privi di qualsiasi “valore” sottolineo “valore”, quindi perchè prendersela con il trota??? quando un governo del cacchio viene vissuto come salvatore della patria? ..mentre una signora anzziana si suicida perchè le tolgono la pensione .. e altri perchè perdono il lavoro….quasi tra l’indifferenza della gente” Ecco cosa siamo … quasi complici di omicidi di stato! W Berlinguer

  4. Sei presuntuoso e con la tua eta’ ancora non puoi votare per il Senato.Imparara prima di scrivere.Non e’ un articolo per questo sito…andava bene per Novella 2000

  5. A parte che come uomo di sinistra le minacce non mi hanno mai sfiorato,primo. E secondo INSULTARE?Quello che ho scritto e’ PURA CRITICA ad un articolo.Non riesco a credere che su un sito di sinistra la critica venga minacciata e bannata.

  6. “Sei troppo piccolo per scrivere di politica nazionale” (che detto da uno che non mi conosce e non sa chi sono, già basterebbe per qualificarti degnamente sia come “critico” che come “uomo di sinistra”); “con la tua eta’ non puoi votare per il Senato.Impara prima di scrivere” (cosa, non si è capito: forse come usi te la punteggiatura e le lettere accentate, ma ne faccio a meno, preferisco il mio italiano corretto); “andava bene per Novella 2000” (non spieghi, non smentisci una sola virgola di quello che ho scritto, non spieghi perché mai la mia tesi, ovvero che il problema non è il Trota, ma chi l’ha votato e la cultura neo-medievale, sia sbagliata). Le tue non sono critiche: sono insultarelli da bambino della quinta elementare che protesta perché a scuola lo prendono in giro per le orecchie a sventola. Ma fammi il piacere. PF

  7. Massimiliano non so quanti anni hai né di dove sei. Io ne ho 25 e sono nata al nord. Mi vergogno da 25 anni di essere nata nelle stesse terre che hanno partorito un movimento come la lega. Mi vergogno che un terzo della mia regione sia leghista (primo partito in Veneto). Mi vergogno molto nell’essere accostata a questo tipo di “movimento popolare” e dell’immagine che ha dato per anni delle persone del nord: razzisti, omofobi, ignoranti e ladroni che si puliscono il culo con la bandiera.

  8. Si! il problema sta’ nella base elettorale della lega….è possibile che sia nata una sottocultura del genere? Gente rozza, stolida, xenofoba e razzista possibile che un minus come Bossi possa essere stato ministro della repubblica? Per non parlare dei vari Borghezio, Calderoli, Cota…..il Trota….no non é possibile…..ma che paese siamo……

  9. Già. Il problema non è il trota o il nano o gli altri innumerevoli…l’anomali di questo triste paese sono gli italiani…siamo noi

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