Il regalo di Natale di Matteo

Forza, corri, c’è il piumino a 10 euro al Coin. Su, fai in fretta, c’è la promozione prendi 3 paghi 2 nel super-mega-iper centro commerciale sulle palline di Natale. E tu che leggi, cosa aspetti? Non vedi che arriva il Natale? Dovremmo essere tutti più buoni a Natale… o almeno così da piccolo ho sempre pensato. Perché, in fondo, la magia del Natale dovrebbe stare proprio in questo, nel fatto che i buoni ricevono i regali e i cattivi ricevono il carbone…

Una volta era così. Almeno nell’immaginario popolare. Eppure da quando qualche giorno fa ho incontrato Matteo (nome di fantasia) con la sua mamma, che si ritrova da sola a tirare avanti la carretta, ho un peso sul cuore che non riesco proprio a levarmi. Il papà di Matteo ha appena perso il lavoro e così una famiglia che stava bene è diventata una famiglia che sta male e fa fatica ad arrivare alla fine del mese.

Carla (sempre nome di fantasia) e suo marito non hanno mai fatto mancare nulla a Matteo e alla sua sorellina: nel limite del possibile, hanno sempre cercato di dargli tutto, a cominciare dalla cultura. Matteo ha 9 anni e come tutti i bambini ha diritto a vivere la sua età giocando, divertendosi, dando libero sfogo alla propria creatività. Eppure quando la mamma gli ha chiesto cosa volesse per Natale, lui ha risposto: un lavoro per papà.

E Carla è scoppiata a piangere perché avrebbe preferito di gran lunga che Matteo le chiedesse un giocattolo, un libro, un videogioco, qualsiasi cosa… per non spezzare il suo sogno… così hanno deciso che il giorno di Natale diranno a Matteo che il papà ha trovato lavoro. Ma rimane una magra consolazione. Perché, a meno di miracoli, il papà di Matteo non troverà lavoro per Natale, chi se lo prende a 44 anni?

Quando studi economia, ti dicono che il miglior tasso di disoccupazione è quello che si aggira intorno al 3%. Prima del 2001, quando era più basso, molti economisti americani addirittura si lamentavano. A loro, in fondo, non importa nulla delle vite che stanno dietro a quel 3%, loro uno stipendio, e anche bello alto, ce l’hanno.

Ecco, diceva Enrico Berlinguer: “Non sarebbe venuto il momento di costruire una società che non sia un immondezzaio?“, e lo diceva nel 1981. A distanza di 30 anni, questa società è peggio di un immondezzaio, è una fogna. Forse non è giunto il momento di fare qualcosa per cambiare?

46 commenti su “Il regalo di Natale di Matteo”

  1. Ecco come governi, finanza e padroni distruggono l’infanzia di molti per poter continuare a giocare al loro schifosissimo MONOPOLI con il nostro lavoro e le nostre vite. Carissimi – di cui sopra – vi auguro il peggior Natale che la storia potrà mai registrare.

  2. di quanto siamo tornati indietro..??? mi sembra di secoli…ed invece siamo nel 2011..che tritezza!

  3. Già la corsa al consumismo nataliazio impazza…..La scorsa settimana ritornando dal Policlinico Tor Vegata con l’autobus 500 e passando danti ai vari magazzini OVIESSE, GRANDI TAGLIE, MAJORANA,NEGOZIO DI GIOCATTOLI TOYS…,PRENATALed altri già tutti con le luminarie pendenti, un invito ad entrare comprare e, insomma, spendere…e la tredicesima ancora non è arrivata, se arriva!!!A me invece come regalo sono arrivate le bollette della luce, telefono, gas e la più salata quella dell’AMA, quindi la tredicesima di mio marito è già partita prima ancora di arrivare!!!!!

  4. quardate un po’ se i bambini devono avere questa ansia !!ma porca miseria dobbiamo assolutamente uscire da questa situazione

  5. il paese è ora in mano alle banche. “E intanto Paolo VI non c’è più, è morto Berlinguer, qualcuno ha l’aids, qualcuno il pre, qualcuno è post” cantava qualcuno.. non vedo via d’uscita.

  6. Si forse è da libro cuore.Intanto non dice una stronzata perche quanti padri di famiglia il populismo li ha portati alla dissoccupazione.I bambini di oggi non sono come eravamo noi sono molto più svegli e non troverei strano che uno di loro scrivesse una lettera del genere.Dove è la stanezza.l’unica cosa strana che trovo è il linguaggio usato per dire di non essere d’accordo.

  7. SAREBBE IL CASO DI RIVOLGERSI AL BERLUSCONISMO E A CHI CONTINUA A SOSTENERLO! AVEVA RAGIONE “CROZZA”. POVERI CRISTI, IN CHE MANI SIAMO STATI!!!! SPERIAMO CHE SPARISCONO DALLA POLITICA UNA VOLTA PER SEMPRE. SONO PEGGIO DELLA GRAMIGNA!!!!

I commenti sono chiusi.