Berlusconi si dimette. E QdS compie un anno.

Abbiamo iniziato qui, con “La Sinistra in Esilio“. Siamo arrivati oggi alle dimissioni di Berlusconi. Che neanche farlo apposta coincidono con il 22° anniversario della Svolta della Bolognina, quella che doveva traghettare il PCI oltre l’orizzonte. Dopo 22 anni siamo ancora ben ancorati al porto e all’orizzonte si vedono solo tempeste (finanziarie) e il probabile crepuscolo del capitalismo (che lotterà come il Cavaliere fino all’ultimo per sopravvivere e far pagare la crisi al popolo e non a chi l’ha provocata).

Riuscirà prima o poi la nave a salpare dal sicuro porto corrotto e invivibile del capitalismo per navigare verso altre mete? Chi lo sa. Un anno fa nessuno avrebbe mai pensato che il Nord Africa si sarebbe ribellato alle dittature fantoccio poste lì dall’Occidente per garantire i propri interessi; nessuno avrebbe previsto il downgrade degli USA e nemmeno che gli americani sarebbero scesi in massa contro Wall Street; soprattutto, ci avrebbero presi per matti se avessimo detto che la politica mondiale “sposa una specifica – e limitata – visione dell’economia che perpetua sistemi di diseguaglianza economica problematici nella nostra società”, come hanno fatto gli studenti di Harvard.

In quest’anno, anche grazie a Qualcosa di Sinistra, enricoberlinguer.it è diventato uno dei siti più visitati d’Italia: con una media di 30mila lettori/visitatori al giorno, abbiamo diffuso le idee di Enrico, cultura e idee come mai nessun’altro con i nostri limitati mezzi (questo sito costa 38 euro all’anno). Su facebook abbiamo incrementato i fan di Enrico di 150mila unità, aumentando del 496% le interazioni, che sono arrivate alla cifra record di 113.090.302. E ci avviamo a raggiungere i 250mila fan. Un successo, che ci ha permesso di far conoscere Enrico e le sue idee a decine di migliaia di ventenni come noi che sono nati dopo il Crollo del Muro di Berlino e sono da sempre stati orfani di una Sinistra in esilio.

Non ci fermeremo qui. Andremo avanti, a gennaio partiremo con un grande upgrade del sito (e per questo vi chiederemo 1 euro simbolico a testa per sostenerlo), trasformando EB.IT in una super-piattaforma multimediale che unirà esperienze, idee e storie differenti, per marciare uniti verso nuove conquiste. E per dire NO ai privilegi, alle ingiustizie, ai prepotenti e ai corrotti che esistono non solo in questo Paese, ma in tutto il mondo.

Diceva Enrico che “Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e l’ingiustizia.” Noi ci crediamo e continueremo a lottare, nel nome di Enrico. Voi cosa avete intenzione di fare? Continuare a rimandare, nell’attesa di qualche uomo della Provvidenza o di un nuovo Enrico? Dovremo rimboccarci noi le maniche e darci da fare, perché un’occasione come questa non ci ricapiterà più. Possiamo mandarli a casa una volta per tutte, ma non possiamo farlo se avremo paura, se non ci uniamo, se non lottiamo compatti verso una nuova società.

Un ultima battuta, di commento all’uomo solo non più al comando. Parafrasando Churchill, mi viene da dire: “Curioso Paese l’Italia: il giorno prima 60 milioni di berlusconiani, il giorno dopo 60 milioni di anti-berlusconiani. Eppure questi 120 milioni di Italiani non risultano dai censimenti.”

34 commenti su “Berlusconi si dimette. E QdS compie un anno.”

  1. Se QdS compie un anno e Berlusconi lascia oggi…che peccato che non ci sia stato dieci anni esatti prima ;-)

  2. Non e’ ancora finita… intanto, auguri allo staff ed alla creaturina

  3. scusa scusa……cosa è oggi ? la rivincita degli onesti?ci state prendendo in giro? quali è chi sono gli onesti oggi in parlamento?uomini come berlinguer non c’e ne sono più ricrdatevelo i politici di oggi(sia di destra centro ò destra)sono tutti degli accattoni che ci prendono per il culo punto è basta

  4. io non sono berlusconiano(è ci mancherebbe altro) però non canteri tanto vittoria che adesso ci faranno un paiolo così.però adesso và bene ,io vorrei vedere se le stesse cose le fà berlusconi apriti cielo svegliamoci prima che sia troppo tardi quelli in parlamento fanno ciò che vogliono è ci incantano con le loro parole io non mi fido assolutamente anzi sono ancora più preoccupato di prima

  5. Lasciamo in pace Berlinguer perchè, se fosse ancora vivo, gli girerebbero parecchio i coglioni a vedere una sinistra guidata da una massa di idioti che non riescono a capire che un governo Monti non può essere considerato una vittoria condizionato come sarà da un senato in cui la maggioranza è sempre in mano a Berlusconi

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