Franceschini: “Chi se ne frega se Fini è diverso, sì alla Grande Alleanza”

L’ultima perla dell’uomo che trent’anni fa, per le vie di Ferrara, urlava “L’Emilia è rossa, la faremo bianca” è questa: serve una legislatura costituente, bisogna mandare via Berlusconi, ergo dobbiamo allearci con chiunque sia anti-berlusconiano.

Assolutamente fantastico, direi: come quando, 5 anni fa, per vincere contro Berlusconi si imbarcarono impresentabili da Mastella fino a Caruso che votarono indulto, leggi bavaglio e poi alla fine fecero cadere il Governo Prodi. Fortuna che il vento era cambiato. Si sono intestati la vittoria alle amministrative e ai referendum, ma è chiaro che non hanno vinto loro. Ha vinto la società civile.

E come in passato, se continueranno a mettere l’aritmetica davanti alla politica, sperando di far leva sull’anti-berlusconismo e l’antipolitica (che va bene quando non è rivolta a loro), faranno vincere un’altra volta Berlusconi. E’ proprio la polarizzazione dello scontro che lo favorisce. E ancora non lo ha capito nessuno.

Finché andremo avanti a raccogliere gli impresentabili e chi li candida (Casini non dovrebbe essere più nemmeno nella lista, dopo aver rivendicato la candidatura di Cuffaro), finché si continuerà a non affrontare la Questione Morale, che resta insoluta da 30 anni (in realtà da 3mila, ma non andiamo per il sottile), continueranno a vincere i prepotenti, gli arroganti, i delinquenti. Non basta cambiare nome ad un governo per cambiare l’Italia.

In ogni caso, bravi, andate avanti così. L’ultimo che esce, chiuda la porta e si ricordi di spegnere la luce: sia mai che qualcuno si accorga delle macerie.

30 commenti su “Franceschini: “Chi se ne frega se Fini è diverso, sì alla Grande Alleanza””

  1. tutta la “politica italiana” è alla frutta(che schifo)!ci state traghettando verso un inesorabile qualunquismo

  2. dove sono gli uomini come Berlinguer – Moro e Almirante ……????????

  3. Cultura, potrebbe dire anche, che è il risultato ottenuto dai rapporti tra le molte diversità di pensiero, di progettare, di fare cose necessarie e cose superflue. Le cose superflue sono non solo SPRECO di ENERGIA, MA SONO inutili e dannose all’educazione democratica. L’educazione democratica è necessaria perché utile alla convivenza civile tra molte diversità. Democrazia politica è da vedere come utopia per poter essere capaci di camminare.

  4. LA DEMOCRAZIA si COSTRUISCE con la POLITICA nel rapporto rispettoso dei diversi PORTATORI di pensieri politici
    Sono 2400 anni che l’uomo cerca di costruire la democrazia. Una cosa certa però è quel pensiero che, si deve obbligatoriamente cancellare: che è la parola nemico. In troppi vedono il NEMICO solo perché è diverso o pensa diverso. La democrazia è COSTRUIBILE con tutti, DIVERSI INCLUSI. FINTANTO che DOMINA il: NO TU NO. CONTINUIAMO A FARE E COSTRUIRE SOLO POLEMICHE becere e barbarie.

  5. chi è in disaccordo ad alleanze con chi è diverso politicamente da noi, forse non è capace e non crede alle proprie capacità politiche per fare qualcosa per il proprio paese. ciao da guido

I commenti sono chiusi.