Altro ostacolo per il quorum: gli italiani all’estero

Alla fine si può dire che chi voleva boicottare il referendum ce l’ha quasi fatta, almeno per quanto riguarda il quesito sul nucleare. Si sta parlando del voto degli italiani all’estero, inutile per quanto riguarda il nucleare poiché il quesito sul quale si sono espressi (si votava entro il 2  giugno) era stato riammesso e cambiato dalla Corte di Cassazione 24 ore prima, e difficilmente saranno conteggiati come voti validi.

D’altronde il messaggio da parte del governo (per bocca di Elio Vito, Ministro dei rapporti con il Parlamento) è chiaro: si stanno sì ristampando le schede, ma non per i residenti all’estero, che quindi per il quesito sul nucleare non potranno esprimersi. I votanti all’estero sono più di tre milioni e, come dichiara Di Pietro, il loro automatico non conteggio porta di fatto il quorum al 58%, quota irraggiungibile a detta del segretario dell’Idv.

Inoltre sono molte le segnalazioni dei residenti all’estero di difficoltà varie sul voto e non è certo la prima volta che il voto dei nostri connazionali non in patria crea qualche problema. Sempre a proposito di referendum, nel ’99 il referendum che chiedeva l’abrogazione per il voto di lista per stabilire  la quota proporzionale eletta alla Camera dei Deputati; all’epoca non si raggiunse il quorum (per 150000 voti) e scoppiò la polemica poiché, a fronte di circa 2 milioni di italiani residenti all’estero, solo lo 0,5% di questi erano realmente entrati in possesso del certificato elettorale.

La questione è spinosa e certo lascerà strascichi polemici, specie se il quorum non verrà raggiunto: Di Pietro annuncia battaglia in Cassazione per difendere i diritti degli italiani all’estero a cui è stato tolto il diritto di voto. Le urne devono ancora essere preparate dagli scrutatori, ma già friggono.

39 commenti su “Altro ostacolo per il quorum: gli italiani all’estero”

  1. Io vivo all’estero e ho votato… ma la scadenza era il 9 Giugno (almeno per me che sono a Dublino) questa mi sembra veramente una cazzata pazzesca. E qui mi fermo.

  2. Io vivo all’estero e ho votato… ma la scadenza era il 9 Giugno (almeno per me che sono a Dublino) questa mi sembra veramente una cazzata pazzesca. E qui mi fermo.

  3. Esattamente Erika: tu hai votato entro il 2 giugno, l’1 giugno la Corte di Cassazione ha dovuto riscrivere il quesito referendario legato al decreto Omnibus del governo che ha cercato di sottrarre il quesito ai cittadini. Quindi di fatto hai votato un quesito non valido e, per ragioni di tempo (Elio Vito dixit) il voto degli italiani all’estero per quanto concerne il quesito sull’atomo non sarà presente. EB.IT Staff

  4. Esattamente Erika: tu hai votato entro il 2 giugno, l’1 giugno la Corte di Cassazione ha dovuto riscrivere il quesito referendario legato al decreto Omnibus del governo che ha cercato di sottrarre il quesito ai cittadini. Quindi di fatto hai votato un quesito non valido e, per ragioni di tempo (Elio Vito dixit) il voto degli italiani all’estero per quanto concerne il quesito sull’atomo non sarà presente. EB.IT Staff

  5. Oddio non ho parole. Veramente allucinante. L’ambasciata ha comunque la mia scheda, tutte belle sigillate in una busta a parte. Sono incazzata. Sul serio. Quando pensi che le cose forse possono migliorare, ti rendi conto che poi c’e’ sempre qualcosa che le ferma. :(

  6. Oddio non ho parole. Veramente allucinante. L’ambasciata ha comunque la mia scheda, tutte belle sigillate in una busta a parte. Sono incazzata. Sul serio. Quando pensi che le cose forse possono migliorare, ti rendi conto che poi c’e’ sempre qualcosa che le ferma. :(

  7. Erika, non ti angosciare: se i vostri voti non saranno rilevanti, almeno alleggerirete il quorum. E sosterremo che vanno sottratti TUTTI gli elettori all’estero per quel referendum, compresi quelli che non hanno votato, perché per voi – compresi gli astenuti -quel referendum non c’era.

  8. Chiariamo un punto: solo un referemdum (quello sul nucleare) fa’ parte di tutti questi discorsi. Rimangono quello sul legittimo impedimento ed i due sull’acqua. Quindi almeno per 3 referemdum, chi ha gia’ votato puo’ stare tranquillo. Per il 4°, si vedra’ cosa decide sui ricorsi la Corte di Cassazione, che finora si e’ comportata lealmente.

I commenti sono chiusi.