Caro Massimo, Casini non è Moro. E tu non sei Berlinguer

Caro Massimo,

leggo che dopo il tuo comizio con Pier Ferdinando Casini a Macerata per la chiusura della campagna elettorale, si riaffacciano all’interno del Pd le tentazioni centriste con chiusura a Sinistra per un eventuale alleanza di centro-centrosinistra contro Berlusconi. Che dire, complimenti per la prospettiva politica di lungo periodo, nulla da eccepire, mi chiedo però se non fosse stato più opportuno, di fronte ad una scadenza elettorale così importante, evitare di assumere comportamenti che potessero invitare il nostro elettorato (eroicamente tornato al voto dopo anni di delusioni e scelte sbagliate da parte della classe dirigente di cui fai parte) a starsene a casa in questi due giorni.

E dire che eri proprio tu a dire, nel lontano 1992, precisamente il 23 gennaio: “Il fatto che non si comprenda che la questione morale è in questo Paese, forse, la fondamentale questione politica, dimostra la cecità di una classe dirigente: ed è un dramma per l’Italia.”

Perché sinceramente io non concepisco che, pur di battere Berlusconi, si facciano accordi con chi per 12 anni (Casini) e 16 anni (Fini) ha contribuito al rafforzamento elettorale e al consolidamento culturale del Berlusconismo nel Paese. Anche perché, come dimostrano Milano e Napoli, quando si fanno accordi con questa gente, non facciamo altro che svendere un altro pezzo dei nostri valori, della nostra storia, perdendo per strada un’altra quota consistente del nostro elettorato. Senza recuperarne nemmeno uno in quello cosiddetto “moderato”.

Rifiuto anche il paragone che alcuni fanno tra l’ennesimo pasticcio in salsa Dc e il Compromesso Storico tra Moro e Berlinguer, per un motivo molto semplice: Casini non è Moro e tu, soprattutto, non sei Berlinguer. Sei carismatico, sei stato “un nano” (per usare la celebre espressione di Togliatti nei tuoi confronti), hai esperienza, ma negli ultimi 20 anni hai accumulato una serie di disastrosi fallimenti politico-morali che hanno distrutto l’egemonia culturale della Sinistra in Italia e hanno consegnato il Paese al Berlusconismo. Del resto, solo in Italia un partito cambia ben 4 volte nome e identità, mantenendo la stessa classe dirigente (salvo i deceduti). Da noi i colonnelli sconfitti, vengono promossi generali. E la perpetuazione della classe dirigente al potere.

Mentre quelli come te rimangono comunque una risorsa nel partito, diventando dei padri nobili, tu ancora pretendi di insegnarci come si vince, avendo alle spalle solo sconfitte. Il che è veramente paradossale. Anche perché, permettimi, Enrico non si sarebbe mai messo al telefono per far entrare le cooperative in possesso di una banca. Berlinguer dava l’esempio: e il fatto che tu rifiuti qualsiasi confronto con i cittadini a qualsiasi dibattito pubblico al quale presenzi, tacendo e fuggendo nella tua autoblu, è solo la prima gigantesca differenza con quel Berlinguer che non smetteva mai di stare TRA LA GENTE.

Non è rincorrendo le proposte della Destra che si vince. Non è attraverso quella che Berlinguer definiva “la folle corse verso il centro, e quindi verso Destra, dei partiti di governo” che si può tornare a governare (bene) questo Paese. La Sinistra non vive e non vince senza valori ideali: e se cominciamo a svenderli per i bilancini elettorali, questa gloriosa parentesi di riscossa civile e popolare rimarrà, appunto, solo una parentesi, e per l’ennesima volta riuscirete a sprecare un patrimonio immenso di giovani, di speranze, di passione, che non aspetta altro di essere preso in considerazione per ridare dignità a questo Paese.

Io non sono di quelli che dice “ve ne dovete andare tutti a casa”, perché io sono ancora convinto che un contributo in termini di elaborazione teorica, di esperienza, di “saggezza” la tua generazione può ancora darla ai ventenni come me. Se però continui con queste inspiegabili aperture a Casini, che ha rappresentanza in Senato grazie ai voti di Cuffaro, quindi della Mafia, e che sulla giustizia non ha un concetto molto diverso da quello berlusconiano (a parte i proclama elettorali buoni per i polli) non fai altro che favorire le divisioni della Sinistra.

Da un leader della Sinistra come te mi sarei aspettato in queste ore un appello chiaro e forte a non sprecare un solo voto, ad andare a votare, anziché perdere ancora tempo sui destini e le civetterie degne di una dama ottocentesca del Terzo Polo, che al suo interno ha impresentabili tanto quanto il Pdl. Politici come te avrebbero dovuto impiegare il proprio tempo televisivo a invitare gli elettori a non disertare le urne essendo la situazione assolutamente in bilico (anche se io ci credo convintamente nella vittoria di Giuliano e Luigi a Milano e a Napoli).

Vota e fai votare”, martellava la propaganda del vecchio Pci. Non era uno slogan, ma era una chiamata alle armi. “Noi abbiamo le Mani Pulite” recitava un famoso manifesto del Pci, che gli fece vincere le amministrative del ’75. Non era uno slogan, era pratica politica quotidiana, nella convinzione che per poter chiedere il voto ai propri elettori, bisognava dare esempi di onestà e coerenza anzitutto.

Perché noi giovani, come diceva Sandro Pertini, dei sermoni di voi politici non sappiamo che farcene.

Con sincera amicizia,

Pierpaolo Farina

26 commenti su “Caro Massimo, Casini non è Moro. E tu non sei Berlinguer”

  1. più gli elettori danno indicazioni che preferiscono andare verso sinistra, più i dirigenti corrono appresso al centro. ma cavolo, dovrebbe essere casini, semmai, a correre appresso a noi. fino a che c’è una legge elettorale con premio di maggioranza, o no?

  2. d’alema ha sempre lavorato nell’ombra per poi comparire nel momento meno opportuno, è arrogante, antipatico e non ha nulla da dire se non attaccare gli altri…..anche lui dovrebbe andarsene come il cavaliere!!!! se vogliamo vincere e soprattutto VOGLIAMO RIMANERE AL GOVERNO per più di una settimana devono mettersi in testa che non si governa esclusivamente parlando male di Berlusconi ma si governa con dei programmi seri….speriamo che lo capiscano!!!!

  3. Non ha capito un cazzo….come tutto il PD. La bussola gliela stanno offrendo gli elettori, che a questi ballottaggi hanno votato uomini che non erano certo stati indicati dal PD….il vento sta soffiando…a Sinistra….e questi vanno a leccare il culo a Casini e Fini….congratulazioni vivissime!!!

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