Moschee a Milano? Il PDL le ha approvate nel Pgt 2010

Garanzia di luoghi di culto per tutte le religioni rappresentate in città, di ogni culto”. L’impegno non è estrapolato dal programma di Giuliano Pisapia, che secondo la Lega vorrebbe riempire Milano di minareti, ma dal Pgt firmato Letizia Moratti e approvato dalla maggioranza in Comune. Che, con due emendamenti approvati dalla maggioranza nel giugno 2010, prevede la realizzazione delle moschee e anche “le aree di sosta per i nomadi”.

L’unico consigliere del Carroccio della scorsa legislatura, Matteo Salvini, candidato in pectore per succedere a De Corato, era assente alla votazione perché impegnato nel suo incarico di europarlamentare (c’è stato un periodo in cui era deputato nazionale, europarlamentare e consigliere comunale). Sarà che gli impegni europei lo assillano, ma a Salvini è sfuggito che il Piano del Governo del Territorio imposto dalla giunta Moratti che ha sostenuto per 5 anni, prevede proprio la costruzione di un grande centro multiculturale per assicurare la libertà di culto.

A chi poi dice che la vittoria di Pisapia porterà alla costruzione di decine di moschee, va ricordato che a Milano di moschee ce ne sono già dieci, tra abusive e non. Tutte sorte in questi anni in cui il comune è stato guidato proprio dal centrodestra. Da viale Jenner a via Padova, poi Cascina Gobba, via Quaranta, via Stadera, via Meda e altre. Luoghi di culto. Indispensabili in una città che aspira a tornare a essere una metropoli europea, tanto che la giunta di Letizia Moratti ha dovuto far fronte al problema e ha inserito nel Pgt la “garanzia di costruire luoghi di culto per tutte le religioni rappresentate in città”. Approvato dal consiglio a maggioranza pidiellina (28 consiglieri).

Così come approvati dalla maggioranza due emendamenti al testo che hanno specificato come la garanzia è “per ogni culto”. Così a Milano oggi è riconosciuto il diritto per tutte le religioni di richiedere aree dove poter realizzare i propri luoghi di culto. Un Pgt fortemente voluto da Carlo Masseroli, assessore ciellino della giunta morattiana, in pieno accordo con il sindaco e con la maggioranza.

Eppure i manifesti della Lega recitano “Milano zingaropoli con Pisapia, più campi nomadi e la più grande moschea d’Europa”.

Pisapia, che non è scemo, ha capito il giochino ed è passato al contrattacco: “Mi accusano di voler prevedere una struttura multiculturale e multietnica dicendo che comporterebbe decine di moschee, la zingaropoli; ma dovrebbero considerare quanta credibilità ha questa affermazione. Bossi e tanti elettori della Lega non sanno che il centro multiculturale è già previsto dal piano di governo del territorio approvato dal centrodestra”.

Insomma, avvisate i leghisti e Salvini, ma soprattutto i cittadini eventualmente terrorizzati dalla Moschea: anche qualora vincesse la Moratti, che ha inscenato una patetica televendita con il Cavaliere (meno tasse, no ecopass e chi ne ha più ne metta), la Moschea verrà costruita. Pace e bene, fratelli.

 

53 commenti su “Moschee a Milano? Il PDL le ha approvate nel Pgt 2010”

  1. assurdo che per una volta che fanno qualcosa di cui andar fieri, devono mentire per avere la speranza di vincere. Convinto che la loro campagna elettorale proseguirà nella menzogna e nella demonizzazione di Pisapia, e convinto che questo porterà ad un nuovo sindaco a Milano

  2. penso che a Milano una moschea decente sia un diritto dei Musulmanii, non vedo perchè debbano pregare per strada sulla viale Jenner dove vanno i cani a pisciare. Siamo tutti figli di un dio solo a prescindere dalle religioni! e sempre che dio esista e ci dia una mano!

  3. Ed eccoli pronti di nuovo a buttare fango, a promettere cose che non manterranno, credo che i cittadini di Milano non hanno bisogno di comizi, non hanno bisogno di programmi elettorali, non hanno bisogno di illusione, basta che aprano gli occhi e guardano la loro città, ha perso lo splendore e la sua creatività, se poi vogliono fare un analisi ancora più attenta basta che guardano anche il loro portafoglio e si trovano poveri costretti ad immigrare in periferia perchè quel libero mercato senza regole ha fatto solo lievitare i prezzi e non ha dato nemmeno un posto di lavoro, questa è la Milano del berlusconismo, un eterna bugia che cammina, e non sono le ideologie ad affossarla, non sono i comunisti o gli zingari e nemmeno gli immigrati ma solo e soltanto chi ha governato, provate a guardare i loro conti correnti, provate a chiedervi come si possono spendere tutti questi milioni di euro che con gli stipendi da sindaco non si può nemmeno recuoerare una parte, provate a chiedere alla lega che fine ha fatto la sua moralità, o il suo stare con la gente, si è facile diffondere paure, il difficile e creare con le paure, dico meglio i sogni sanno di prospettiva pulita…BUONA VITA

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