Torna Scajola, ministro a sua insaputa

A volte ritornano. Anzi, quasi sempre. Se poi si tratta di Claudio Scajola, che passerà alla storia per aver dato a Marco Biagi del “rompicoglioni che voleva il rinnovo del contratto di consulenza“, è quasi una certezza che qualche altro scandalo lo coinvolgerà e sarà costretto alle dimissioni, per poi ripresentarsi qualche tempo dopo, come se nulla fosse, arrogante e superbo come tutti quelli del suo calibro.

Ed è infatti con la stessa arroganza e superbia di sempre che pretende, al pari di uno Scilipoti qualsiasi, un posto nel governo. E Berlusconi è pronto ad accontentarlo: vuota, da dicembre, c’è la poltrona di Ministro per le Politiche Comunitarie (poi ci si chiede perché contiamo due di picche in Europa… non c’è il referente italiano). Una poltrona su cui pesa il diktat della Lega, che non ci vuole nessun meridionalista (già deve sopportare il nuovo ministro dell’agricoltura, Romano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa) e quindi perché no, Scajola, ex-dc e forzista della prima ora, sarebbe perfetto per mettere d’accordo tutti.

La strategia studiata dal Cavaliere per riabilitarlo di fronte all’opinione pubblica è la seguente: utilizzerà la figura del proconsole ligure per attaccare ancora la magistratura, rea di aver “sottratto per lungo tempo alla politica una persona per bene infangandola con accuse che poi si sono dimostrate destituite da ogni fondamento”, trasformando Scajola in vittima della mala giustizia, uno che “ha pagato fino troppo per non aver commesso nulla”; per farla breve, un “martire”. L’opinione pubblica, che ancora oggi, secondo i sondaggi di Berlusconi, non vede di buon occhio Scajola, non potrà che cambiare idea. A qual punto basterà attendere il momento giusto – che sarà prima dei referendum perché il colpo mediatico contro la magistratura servirà in quel momento – e Scajola sarà di nuovo ministro.

Intanto quell’appartamento comprato a sua insaputa da non si sa bene chi rimane là, a sua disposizione. Nessuno pare voglia comprarlo. Eppure, a sentir Scajola, la vista Colosseo dovrebbe essere molto ambita.

La domanda qualificante è una, però: quanto tempo ancora intende il Capo dello Stato sopportare questo infame mercimonio di cariche pubbliche? Ai posteri l’aruda sentenza. Non troppo posteri, però, Napolita’…

25 commenti su “Torna Scajola, ministro a sua insaputa”

  1. Non spetta a Napolitano sciogliere le camere. E’ compito del cittadino schiodare il sedere dalla pltrona e scendere in piazza…

  2. scusate, se si va’ ancora dietro allo scioglimento delle camere ,invece di fare politica altri 50 anni si sta’ all’opposizione,invece di fare gossip si faccia un vero programma per i lavoratori e per la gente,e fuori dalle scatole tutti i matusa,ma se ancora si litiga se stare con di pietro o con ventola , quando si crescera’

  3. @enrico..al di là di quello che dice la Costituzione, ha ragione Michele…perchè chi ci governa la costituzione l’ha letta? se in Italia esistesse ancora la democrazia allora sarebbe compito di napolitano sciogliere le camere…nella realtà dell’Italia di oggi se non ci muoviamo noi non lo faranno mai…

  4. concordo con Michele… Napolitano fa quello che può, ma la battaglia non può essere solo sua !!!!! i parlamentari dell’opposizione devono aprirsi una venuzza e cominciare a donare sangue a litri, sono pagati per combattere come i nostri militari e non per indignarsi, mentre il cittadino, che ha il diritto di indignarsi, deve farsi sentire anche lui !!!

  5. Venghino venghino signori è proprio appropiato a berlusca lui compra tutti fregandosene apertamente di tutto e di tutti.

  6. @EB staff ha ragione michele, se anche sciogliesse le camere il giorno dopo le elezioni sarebbe tutto uguale

  7. QUESTO GOVERNO RENDE TUTTO UNA FARSA, LA VERGOGNA NON BASTA IL RIDICOLO SU TUTTI I GIORNALI DEL MONDO PER UN SIGNORE CHE NON AMMETTE IL SUO FALLIMENTO

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