24 commenti su “Rottamiamo la precarietà, non il sindacato”

  1. 1° Maggio i tre sindacati sul palco bla bla bla per che cosa dire, che i lavoratori e i pensionati non sanno …che sono stati traditi e che nessuno di questi signori, saranno in grado di far riprendere il paese.La classe operaia andrà in paradiso ma a stomaco vuoto Grazie !!!!

  2. il percorso di Renzi è il seguente: partito popolare, margherita e pd. è un democristiano.

  3. Non condivido assolutamente l’impostazione di Renzi, tra l’altro ha detto “non si possono più pretendere le cose di vent’anni fa”. Mi piacerebbe capire perchè. E’ forse un delitto pretendere una retribuzione dignitosa? O pretendere che i capitalisti investano nel lavoro e non nelle speculazioni finanziarie? Oppure pretendere che uno possa anche tornare a casa vivo dal lavoro? E pretendere una politica fiscale più equa ? Consiglio a Renzi di entrare nell’UDC dove forse si troverebbe meglio!

  4. Questo accanimento sul sindacato. La sua responsabilità sulla spesa pubblica, sui privilegi di alcune categorie sociali. Sarei pronto a combattere contro, se ci trovassimo in un paese dove tutti i cittadini pagassero le tasse e l’evasione fiscale fosse l’eccezione e dove la corruzione praticamente non esistesse.

  5. mi sembra ke il signor renzi viva in qualche mondo parallelo. Vent’anni fa come oggi chiediamo un futuro non un lavoro come promessa bensì come diritto. Abbiamo diritto ad avere un futuro e di farlo con dignità. La lotta contro la miseria e l’ignoranza non è finita anzi

  6. renzi vuole rottamare i politici, al sindacato ci stanno già da tempo pensando bonanni e angeletti!

  7. E’ chiaro renzi è stato ad Arcore per una seduta spiritica dove si evocava il fantasma di craxi!

  8. Mi rivolgo al signor Ugo Serafini che è stato sicuramente un compagno d’altri tempi:”Le nuove leve non hanno sofferto, quello che hanno sofferto uomini come Pertini e Berlinguer e oltretutto sono cresciuti con un’immagine del mondo offerta da Berlusconui e le sue Tv, per cui è quasi impossibile che provino empatia per le condizioni dei comuni mortali”!

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