La guerriglia fa tremare il PDL: a Milano la Moratti è in caduta libera

Pensavano che lo scontro li privilegiasse, ma i Milanesi, a quanto pare, non dimenticano cinque anni di disastrosa amministrazione Moratti, che è in caduta libera nei sondaggi, tanto da dover contraddire il partito sui referendum (voterò 4 sì) e a ricorrere alla solita polemica con Pisapia (che al ballottaggio secondo tutti gli istituti di ricerca vince 52 a 47) dell’aborto e delle coppie di fatto. Nonostante una campagna elettorale pesante e pressante, la Moratti non riesce a sfondare e quel che è certo, freme di ira Ignazio La Russa dagli USA, che la vittoria al primo turno se la sogna. E, se Berlusconi continua a radicalizzare lo scontro con le istituzioni trasformando il voto amministrativo in un referendum su se stesso, anche al secondo.

Anche l’ultima dichiarazione pubblica del sindaco di Milano, alle prese con lo scandalo della bat-casa del figlio e l’attacco frontale dell’arcivescovo di Milano su immigrati e impunità, rivela il timore di non farcela: infatti, dopo che domenica aveva ricevuto l’investitura ufficiale su un delirante Berlusconi che parlava di nuova moralità, oggi smentisce il premier e il candidato Lassini, autore dei manifesti anti-giudici “Via le BR contro le procure“, che a livello nazionale sta portando Napolitano alla soluzione finale: le elezioni anticipate.

Quel che è certo, a Milano, è che i cosiddetti voti moderati si stanno spostando sul Terzo Polo, mentre Pisapia, la cui presenza sulla scena elettorale a dire il vero si nota poco, vive di rendita il momentaccio del sindaco uscente, ma non riesce ad intercettare gli elettori storicamente astensionisti e che, seppur di Sinistra, non vanno a votare da anni. Cosa che invece, a sorpresa, sta facendo Mattia Calise, il candidato sindaco del Movimento 5 stelle, che a soli 20 anni sta aumentando lentamente, ma considerevolmente, i consensi alla sua lista, nonostante la criminalizzazione di settori della Sinistra benpensante, che cercano già di intestargli l’eventuale sconfitta di Pisapia (anzichè parlare dei loro programmi, il che mi pare geniale per aumentargli i consensi di quelli che non vedono grandi differenze tra centrosinistra e centrodestra, anche alla luce della recente affittopoli).

La vittoria a Milano si deciderà sul filo di lana. Un consiglio a Pisapia e compari: forse non è il caso di insultare oltre modo i c.d. “grillini”. Non sarebbe infatti molto geniale e coerente insultarli oggi per chiedergli il voto domani.

25 commenti su “La guerriglia fa tremare il PDL: a Milano la Moratti è in caduta libera”

  1. Speriamo che il centro sinistra (o quel che ne rimane) non abbia paura di vincere…che si impegni e si presenti finalmente forte e compatto, con l’appoggio anche delle figure nazionali, mica come in Sardegna per le regionali…

  2. anche se non fosse di destra, la moratti sarebbe comunque il peggior sindaco che Milano abbia mai avuto, spero la gente si svegli!

  3. speriamo che il ‘solito’ d’alema non tiri fuori berlusconi dalla fogna. un’altra volta.

  4. la moratti aveva possibbilità di vincere solo se le elezioni erano per il 6 gennaio

  5. ha puntato tutto, sull’ estetica, della città…. brutta lurida…. ha dimenticato, il sociale !! ma molti milanesi,se la cercano, tutt’ ora !! e non sono, nemmeno incentivati !! parlo di gente povera…. è questa, la rabbia più grande !! l’ ignoranza….<3

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