Qui si rischia il Regime.

Dopo la proposta di abolire la norma costituzionale che impedisce la ricostruzione del partito fascista, dopo il manifesto dei “responsabili” copiato da scritti di gentiliana memoria, a chiudere il cerchio ci ha pensato Roberto Castelli: “con gli immigrati non possiamo usare le armi. Per ora.”. Non sono retorico nel dire che ho paura per la tenuta democratica di questo Paese. Si è tollerata corruzione, prostituzione minorile, indagini per stragi e mafia, compravendita parlamentare, leggi “ad personam”, vagoni “disinfettati” da persone di colore. Davvero l’Italia si ribellerebbe compatta a nuova marcia su Roma? Davvero tutti farebbero le barricate se venissero approvate nuove leggi razziali?
Cosa devono fare, cosa devono dire ancora perchè tutti prendano coscienza della gravità della situazione? Aggrapiamoci alle ancore della democrazia, il Presidente Napolitano, la Costituzione, L’Unione Europea! Rispondiamo al fascismo di ritorno , a chi vuole sparare su donne incinte e bambini con il coraggio dell’utopia di un mondo senza confini e barriere! Resistere Resistere Resistere! Oggi, come e più di ieri!

26 commenti su “Qui si rischia il Regime.”

  1. non si rischia ci siamo gia la storia ricordera questi anni come gli anni di un rincoglionimento di un intero popolo…

  2. maledetti stramaledetti, se esiste un dio, che li strafulmini,non meritano l’aria che respirano, sti’ banditi ci governano,legalizzano l’illegalita’

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