Il Peccato Originale

 

Ho provato a riflettere in questi giorni, alla luce del fiume di scandali e di maleodoranti liquami che partorisce l’attuale sistema Italia (politico-finanziario-sociale-culturale, senza eccezioni), su dove abbia sbagliato la Sinistra in questi ultimi 20 anni. Certo, che vi sia stata una rimozione culturale gigantesca che ha consegnato il Paese in mano alla destra è sotto gli occhi di tutti. Ma quando ha avuto inizio tutto ciò, qual è stato l’evento scatenante, il segnale di cedimento ai propri valori e alla propria storia, aprendo la strada al Berlusconismo?

Nella Prima Repubblica il confronto ideologico, politico, parlamentare tra i partiti era serrato e aspro, ma a nessun deputato della Democrazia Cristiana sarebbe venuto in mente di presentare un ddl costituzionale per abolire il divieto di ricostituzione del PNF, così come a nessuno sarebbe mai venuto in mente, per contrattare qualche poltrona in uno dei tanti traballanti esecutivi a guida Dc, di fondare un movimento e copiarne il Manifesto da quello fascista di Gentile, come ha fatto Domenico Scilipoti e l’allegra combriccola che tiene in piedi artificialmente questo governo.

Sono giunto dunque ad una conclusione. Il Peccato Originale di questa Sinistra è stato compiuto quel martedì 24 novembre 1993, quando Silvio Berlusconi, non ancora sceso in campo, dichiarava che come sindaco di Roma avrebbe preferito Fini a Rutelli. Lo stesso Fini che l’anno prima aveva festeggiato i settant’anni della marcia su Roma, tra svastiche, croci celtiche, saluti romani e camicie nere.La Sinistra della gioiosa macchina da guerra non mosse un muscolo, non protestò un attimo: di fronte alla provocazione almirantiana di tenere un congresso a Genova, città medaglia d’oro della Resistenza, la generazione precedente era scesa in piazza, pagando anche un prezzo di sangue altissimo di fronte alla repressione reazionaria democristiana (qualche gioioso riformista del Pd si ricorda per caso i morti di Reggio Emilia?), mentre quella nata dopo la Svolta della Bolognina non si era minimamente scomposta.

Oramai partigiani e repubblichini sono solo giovani mossi da ideali contrapposti, ma ugualmente rispettabili (come ci propone il revisionista Pansa, che miete vittime tra i giovani debosciati democratici), in realtà il fascismo non è mai esistito, semmai è esistito il mussolinismo, una dittatura dal volto umano che è stata presentata per pagine intere sul primo quotidiano nazionale.

La Resistenza Antifascista su cui è nata la Repubblica democratica viene ogni giorno delegittimata, insultata, infangata, proprio perché quel 24 novembre nessuno parlò, tutti stettero in silenzio: quello fu il primo di una lunga serie di silenzi, che hanno portato la Sinistra semplicemente a esistere solo sulla carta, una semplice etichetta, da appuntarsi al bavero della giacca, per definire se stessi in un mondo vuoto dominato solo da interessi.

Chi ha seminato il campo per questa conversione della Sinistra ad accettare, a convivere, con l’Italia del capitalismo senza regole, del familismo amorale, del disprezzo per il bilanciamento dei poteri è stato Bettino Craxi: e a maggior ragione trovo sia indecente che qualcuno provi a recuperarlo, sebbene, prima di battezzare Forza Italia, l’ex-segretario socialista si fosse opposto ad un’alleanza con i fascisti di Fini, che sventolavano cappi al suo indirizzo in Parlamento. Tutto ciò, però, deriva da una convinzione di fondo sbagliata di questa Sinistra, ovvero che per andare al governo si debba almeno, in prima istanza, adeguarsi alla Destra, non capendo che così perde solo ampie fette del suo elettorato, non recuperando nemmeno un voto nel cosiddetto “centro”.

L’obiettivo, che sento ripetere spesso, è “vincere”. Vincere, ok, ma per fare cosa? A questa domanda, pochi danno una risposta precisa. Bisogna anzitutto andare nelle piazze, forti di una grande credibilità e dando in prima persone l’esempio, che questa Italia del profitto sfrenatodell’occupazione clientelaredella caccia al diverso dell’impunità dell’establishment si può combattere e sconfiggere, ma a patto che le si contrapponga un’Italia della legalità, della solidarietà e dell’efficienza. Se non si comincia da noi, difficilmente si potranno cambiare gli altri. Anche perché, tra la copia e l’originale, gli Italiani hanno deciso più una volta da che parte stare.

Quel 24 novembre 1993 ha segnato la fine dell’orizzonte antifascista dell’arco costituzionale, grazie soprattutto al silenzio della Sinistra ufficiale. Da quel momento in poi l’anti-antifascismo è stato prima legittimato e in seguito canonizzato in tutte le sue forme, ideologiche, storiografiche e morali.


 

35 commenti su “Il Peccato Originale”

  1. Condivido in pieno questo articolo, nel 1993 se invece di D’Alema la sinistra avesse avuto ancora Enrico Berlinguer il berlusconismo non esisterebbe, la sinistra del 1993 non ha avuto ne’ le palle e neppure l’orgoglio di chiamarsi tale …. tutto il resto lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.

  2. … basti pensare Marinella che nel 1992 era iniziata la grande depressione economica e nessuno ne voleva parlare!!! … possibile che la sinistra non si sia accorta del fenomeno all’inizio che ben poteva essere superato??? … i politici ieri ed oggi hanno steso la loro frigida attenzione al tornacontismo personale (e di scranno!) … e non quella della collettività (preferendo posizionare i “problemi” nei cassetti)…

  3. E’ inutile continuare a prenderci in giro con chiacchiere e solo chiacchiere. Il peccato originale fu un altro: la megalomania di Bertinotti, che non capì che l’integralismo comunista non aveva più senso e che c’era un nuovo nemico da combattere, molto forte, che poteva essere vinto solo con la forza dell’unità. Gli errori, in politica, diventano subito “colpe”. Per questa ragione il politico Bertinotti è il responsabile dell’ascesa del nano. Ha spaccato la sinistra, l’ha fatta a pezzettini, ognuno ha cominciato subito a preservare il proprio orticello per far vedere agli altri che lui poteva essere un futuro nuovo faro-guida. Così ci si è esposti alle ironie di una destra sempre più prepotente e la frittata è stata fatta. Siamo stati derisi, presi per i fondelli, gettati nel ridicolo così come si diffondono i vari “cioè”, “tutta la vita”, “voglio dire”, “a 360 gradi” e così via. Anche certi personaggi tipo Vauro, per esempio: ieri sera non ha fatto “satira”, ha solo preso per il culo. A me così non sta bene.

  4. è vero quello è stato un errore capitale… bisognava scendere subito in piazza.. il pds (e pure gli altri) non hanno capito o forse,se hanno capito, hanno semplicemente sperato di sbagliarsi o hanno avuto fiducia negli italiani (e questo si che è un errore madornale….)

  5. La sinistra è diventata un minestrone di partitini, ognuno si coltiva il suo orticello, fregandosene del popolo. ecco perchè Berlusca rompe i marroni da 20 anni, solo perché non ha avversari. Meglio non parlare di quello stronzo di Bertinotti che ha distrutto un partito che era arrivato ad avere quasi il 10% di consensi.

  6. il peccato originale è stato quando la sinistra a smesso di essere di sinistra.

  7. Per me è cominciato con la morte di Enrico, che vola un muovo modello. Come ha sempre dimostrato e dimostra, la sedia continua ad essere importante anche se limitata ad un partito, ancorato a modelli arretrati, che non aveva neanche, nelle elezioni ultime, un programma diverso. A quel punto, il voto cade dove cade.

  8. Quando il nostro propose al suo interlocutore di andare a visitare papà Cervi, costui avrebbe dovuto accettare: avremmo perso probabilmente un valentuomo, ma ci saremmo altrettanto tolto “dai ball” l’Unico!

  9. Forse si dovrebbe parlare di peccati originali e lo dico con dispiacere. Se ne vogliamo indicare uno mi vien da dire il mancato varo della legge sul conflitto d’interessi.

  10. A chi dà le colpe solo a D’Alema o chi solo a Bertinotti: di chi sia sia, quel giorno nessuno fece una dichiarazione, si indignò, ribadì con una manifestazione di popolo il valore dell’antifascismo… e quel peccato originale lo paghiamo ancora oggi. EB.IT STAFF

  11. è stata l’ansia dell’essere accettati dopo il crollo del muro come se il muro lo avesse eretto la sx italiana, dopo la bolognina in qualsiasi dibattito televisivo e non ogni qualvola qualcuno di dx doveva interloquire con qualcuno a sx gli dava del “comunista”, e le risposte sono state: io non sono mai stato comunista ( veltroni) non che non era comunista, lo era stato suo padre ma nella sua libreria erano preponderanti i testi di darendhorf (fassino ) oppure revisionismo da sx (violante ), insomma hanno rinnegato la loro gente, invece di ribadire il grande lavoro di costruzione sociale che la sx ( il pci ) aveva dato al paese hanno fatto dim tutto per non rivendicarlo e farlo cadere nell’oblio….loro che sono cresciuti alle frattocchie. ipocrisia allo stato puro..!!!

  12. Il peccato originale e lo dico con dispiacere, è la perdita dei diritti che i nostri Avi con la loro vita sono riusciti ad ottenere, oggi, siam qua ad elemosinare e guardare intorno chi effettua il proprio dovere.

  13. Fascismo e antifascismo non appartengono al medioevo. La gente per le strade nell’immediato dopoguerra e poi ancora nel 1960 sotto Tambroni difendeva la libertà e la democrazia. Purtroppo, aver dimenticato la storia o, ancor peggio, vergognarsi di questa storia ha consentito l’avvento del berlusconismo. E’ questo che ha determinato l’impoverimento della classe più debole tanto che alla fine del mese non ha gli “sgei” per fare la spesa.

  14. Non ho capito cos’avrebbe dovuto fare la sinistra, scendere in piazza coi fucili? La sinistra allora ha fatto la cosa più utile che poteva fare e che lì non è scritta, ha vinto le elezioni perchè l’antifascismo allora era vivo e la gente ha capito ed ha votato unita il candidato di sinistra senza mettersi a storcere il naso perchè era rutelli.
    Oggi invece tutti si sono messi a fare i narcisisti e vogliono il candidato su misura (chi più di sinistra, chi più di destra, chi più giovane,chi più vecchio, chi donna, chi uomo, chi più cattolico, chi più laico) e infatti si tengono alemanno per sindaco che a roma stà facendo cose scandalose.

  15. Secondo me il vero peccato originale della sinistra stà nel fatto che dopo aver perso un’ideologia tutti gli elettori di sinistra hanno pensato che ci fosse un si salvi chi può e ora vogliono votare solo chi gli è simpatico o chi gli sembra più conveniente…

  16. Però fermiamoci un attimo………la colpa di qualcuno che sbaglia è di quel qualcuno……….altrimenti il berlusconismo vincerà sempre. Se il governo fa le cose brutte la colpa è dell’opposizione……se Berluscono fa le cose brutte la colpa è dell’opposizione……Berlusconi ha governato con la più GRANDE MAGGIORANZA della storia repubblicana. ha avuto LE TELEVISIONI dalla sua parte. non può essere colpa dell’opposizione. Scusatemi ma come si dice a roma “quando ce vò ce vò”

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