Cacciari: “Il PD accetti Montezemolo leader”

Non avevo fatto nemmeno in tempo a parafrase Montanelli: “Montezemolo lasci perdere la politica. Non è affar suo.”, che subito Repubblica ieri rendeva noto il ticket Montezemolo-Cacciari per salvare l’Italia. E oggi campeggia su tutti i quotidiani online le parole dell’ex-sindaco di Venezia, che ha dichiarato: “Il PD accetti Montezemolo come leader“.

Eccoci, pronti, dove sta il martello per continuare a martellarci i cosiddetti? Ma Cacciari non si era ritirato dalla politica dopo la vittoria di Bersani al Congresso nel 2009? Non era quello che voleva che il Pd appoggiasse a candidato sindaco Albertini (!!!), ovvero quello contro cui aveva imbastito 2 campagne elettorali e 10 anni di opposizione consiliare a Milano? Sì, è sempre lo stesso, tra una declamazione di Nietzsche sulla bella morte e l’altra ai funerali di amici e parenti, il filosofo che non ne ha mai azzeccata una in vita sua ritorna a proporre l’improponibile, rasentando poca intelligenza. Cacciari è uno però che ha la stessa sindrome di Cossiga: è un imbecille, ma appena apre bocca i giornali fanno a gara per dargli la prima pagina e lo guardano con occhi trasognati nell’attesa di ricevere la somma verità filosofica. Che si rivela puntualmente una boiata.

Diceva Gaber: “Vorrei dire, mi pare forse a Platone, che il politico oggi è sempre meno filosofo e sempre più coglione.”, ecco, Cacciari ha superato sia la fase del filosofo che quella del politico: ha raggiunto il terzo stadio dell’evoluzione, assieme ai suo ammiccanti amichetti reazionari e conservatori. Un giorno va col Terzo Polo, l’altro ancora detta la linea al PD, il giorno dopo fa duetti filosofici con Montezemolo. Ora finanche il ticket.

Alla domanda se il progetto di Montezemolo non si scontra con un’area già occupata dal Terzo Polo, Cacciari ha replicato: «Il Terzo Polo non ce la può fare da solo, perché nonostante la buona volontà che ci mettono Fini, Casini e Rutelli, essi appartengono a una stagione politica che abbiamo alle spalle».

Per la verità, è la stessa stagione nella quale ha vissuto Montezemolo, quella dell’assistenzialismo industriale, della Fiat azienda di Stato e del «lavoriamo tutti per Agnelli». Per tacere della parabola confindustriale, che Montezemolo ha percorso interamente, schierato da una parte precisa.

Del resto con i suoi 64 anni nemmeno lui è più un giovincello. Ma l’Italia non è la Spagna dove uno Zapatero, con 13 anni meno di Montezemolo, annuncia il ritiro. In Italia il presidente del consiglio Berlusconi festeggia quest’anno le 75 primavere e ha tutte le intenzioni di ricandidarsi nel 2013, quando le candeline da spegnere diventeranno per lui 77. Da questo punto di vista Montezemolo è a posto. Resta da vedere se Gianfranco Fini che ha 59 anni e soprattutto Pierferdinando Casini che ne ha 55 si considerano davvero «di una stagione politica che abbiamo alle spalle», come dice Cacciari. E se faranno un passo indietro. Difficile crederlo.

Tanto che lo stesso filosofo annuncia che “Montezemolo aspetta la data delle elezioni per buttarsi in politica” (esattamente come fece Berlusconi nel ’94) e userà la stessa retorica berlusconiana dell’uomo del fare contro gli uomini del magna magna generale (e del bunga bunga in taluni casi). Ora si spera che il PD eviti di stare ad ascoltare queste Sirene attempate e nemmeno tanto attraenti e si dia la sveglia, dando un segnale di discontinuità (magari votando a favore dell’arresto di Tedesco).

In caso contrario, concedetemi una battuta: a quanto pare, i Maya nel 2012 rischiano di essere la nostra unica speranza.

33 commenti su “Cacciari: “Il PD accetti Montezemolo leader””

  1. Esiste un limite di sopportazione anche per le str…upidaggini, quello odierno l’ho già superato da ore… Montezemolo leader, Lele Mora senatore, Berlusconi innocente, la Polverini a bordo di un catamarano che dice: ”Salutatemi i tunisini”… e la giornata nn è ancora finita.

  2. Montezemolo è un signore ed una persona per bene. Spero che, proprio in virtù delle sue doti e della sua immagine, non commetta l’errore di mischiarsi a quella marmaglia al di là dello schieramento. Montano castelli di sabbia su chiunque e con le cose più riprovevoli e compromettenti, anche se non legalmente rilevanti. Presidente resti in Ferrari che è meglio per lei!!! Questa qui è gente di PESSIMO affare!!!

  3. non c’è scelta,per continuare berlusconi basta candidare uno tra bersani,dalema.ferrero ecc. l’imbecille cossiga nel 1998 ‘è tornato utile .per liberarci di berlusconi tutte le alleanze sono buone. la sinistra in italia difficilmente divenderà maggioranza.

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