Se l’asse Parigi-Berlino distrugge l’UE

Ci risiamo. Dopo la vergognosa conclusione dell’affaire vertici UE (con la vittoria dell’insignificante duo Ashton-Van Rompuy), di nuovo l’asse Parigi-Berlino sbarra la strada ad un italiano per favorire i propri interessi, dimostrando così che l’Unione Europea non è diventato altro che il braccio amministrativo con cui le due potenze hanno coronato il sogno che secoli di guerre non sono riusciti a conquistare: il controllo dell’Europa. Assente sulla crisi libica, inesistente sul rispetto dei diritti umani, irrilevante sul piano economico, l’UE è diventata un inutile orpello burocratico, composto da burocrati super-pagati, alle dipendenze di Francia e Germania. A scapito di tutti gli altri paesi europei.

L’ultima notizia è che, in merito alla nomina del nuovo Presidente della BCE (poltrona che fino a ieri spettava al migliore, cioé in questo momento Mario Draghi), Francia e Germania non vogliono un italiano al comando e si stanno accordando per l’ennesima scelta di ripiego, facilmente condizionabile dai due paesi: l’insignificante Presidente della Banca Centrale del Lussemburgo,  Yves Mersch. La cui unica caratteristica è quella di essere lussemburghese e quindi, stando a quanto riferisce Bloomberg, “in quanto lussemburghese è in grado di comprendere tanto la mentalità tedesca quanto quella francese.

Insomma, grazie anche all’irrilevanza del nostro Premier (che tra bunga bunga e baciamano ai dittatori sta distruggendo il peso dell’Italia all’estero), l’Unione Europea è un’organizzazione atta a favorire semplicemente gli interessi francesi e tedeschi (e qualche volta inglesi, se non disturbano troppo). E gli altri? Sottomessi al loro dominio. La Germania vuole l’euro debole perché così esporta di più? Ecco che si indugia sul salvataggio della Grecia (costato 50 miliardi di euro in più a causa di Berlino, soldi anche nostri). E la Francia? Si è messa a fare compere da noi, diventando padrona praticamente dei principali asset economici (da Alitalia, svenduta a quattro lire da questo governo) fino a marchi come Gucci, Bulgari.

E qual è il rischio? Molto semplice: la retorica nazionalista riprende vigore. E l’UE, che era nata per porre fine ai conflitti interni e internazionali, rischia di diventare la causa di future rotture, guerre o dittature nazionali (non avendo nè la forza di impedirle nè l’autorità per farlo, pur alimentandone il fuoco).

Ora, per bontà nostra, conviene che Mario Draghi diventi governatore della BCE. O possiamo anche fare ora un bel funerale all’Unione Europea. Che se non è morta, certamente è moribonda.

 

24 commenti su “Se l’asse Parigi-Berlino distrugge l’UE”

  1. L’ULTIMA SPUTTANATA MONDIALE ERA…L’ASSE ITALIA GERMANIA GIAPPONE….MA E’ ANDATA MALE…VEDIAMO OGGI CHE SUCCEDE….MA L’ITALIA AGLI OCCHI DELLA LIBIA HA TRADITO PER LA SECONDA VOLTA…E IN ENTRAMBI I CASI IL GOVERNO ERA FASCISTA….RIFLETTIAMO GENTE RIFLETTIAMO….

  2. ma stanno litigando per chi deve comandare come bambini! I nostri grandi statisti ceh si riuniscono per ultimi per salvare il culetto flaccido di Silvione! Eppoi fanno la voce grossa! Invece di guidare la coalizione, o di dire non partecipiamo, sempre a rispettare i peggiori stereotipi che all’estero hanno su di noi!!! Però SIlvione è onesto 2Sono coinvolto a livello personale” ma lo sapevamo benissimo!!!!

  3. ma stanno litigando per chi deve comandare come bambini! I nostri grandi statisti ceh si riuniscono per ultimi per salvare il culetto flaccido di Silvione! Eppoi fanno la voce grossa! Invece di guidare la coalizione, o di dire non partecipiamo, sempre a rispettare i peggiori stereotipi che all’estero hanno su di noi!!! Però SIlvione è onesto 2Sono coinvolto a livello personale” ma lo sapevamo benissimo!!!!

  4. Yves Mersch non e insignificante e non e meno bravo che Draghi, Yves Mersch vieni di una Banca Centrale di un paese con il debito pui basso in Europa

  5. è esattamente così. Non contiamo nulla grazie alle tremende figure che il nostro capo di governo ci ha fatto. Ora poi, in questa guerra, siamo i più esposti a causa della vicinanza e dei precedenti storici con la Libia. E dobbiamo anche rendere conto del suo baciamano a Gheddafi, del “tradimento” fatto partecipando all’azione di guerra (che credo purtroppo fosse inevitabile) e di oggi del suo “dispiacere per Gheddafi”. Ci ha messo in una posizione pericolosa eppure continua a stare lì!

  6. Purtroppo,il sogno di avere un’Europa federativa dei popoli rimane in bel sogno! L’asse franco-tedesco lo sta a dimostrare. queste due nazioni pensano di usare l’U.E. per i loro calcoli elettorali nazionali.

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