Addio Alle Armi

“Siccome di guerre ne ho fatte troppe, sono certo di avere dei pregiudizi, e spero di averne molti, di pregiudizi. Ma è persuasione ponderata dello scrittore di questo libro che le guerre sono combattute dalla più bella gente che c’è, o diciamo pure soltanto dalla gente, per quanto, quanto più ci si avvicina a dove si combatte e tanto più bella è la gente che si incontra; ma sono fatte, provocate e iniziate da precise rivalità economiche e da maiali che se ne avvantaggiano. Sono persuaso che tutta la gente che sorge a profittare della guerra e aiuta a provocarla dovrebbe essere fucilata il giorno stesso che incominciano a farlo da rappresentanti accreditati dei leali cittadini che la combatteranno.”
(Ernest Hemingway, dall’Introduzione di “Addio Alle Armi”, 30 giugno 1948)

Avevo pubblicato queste parole sul mio blog il 18 aprile 2010, per commentare la liberazione dei medici di Emergency arrestati dal governo afghano. Le ripubblico ora, che è scoppiata la guerra in Libia. Perché continuo a pensarla come Hemingway, nonostante tutto.

12 commenti su “Addio Alle Armi”

  1. Democrazia della rapina? Si, si hanno del petrolio che ci serve, e noi lo paghiamo. Vorremmo che democraticamente non vada nelle tasche di solo Gheddafi. Quale aiuto proporreste a questo popolo alla merce di un sanguinario dittatore, senza usare forze militari adoperate per appunto “fucilare il maiale” della situazione?

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