Su Qualcosa di Sinistra e dintorni

Ohibò, non mancasse l’oscuramento totale su Wikio di questo blog, che in 4 mesi rischiava di entrare nella top20 dei blog di politica più letti d’Italia e tra i primi 100 nella classifica generale, con picchi di 4500 visitatori al giorno, ora ci accusano pure di fare “i furbetti del quartierino“. Già siamo sotto tiro dai leghisti sudisti (pieni di rimpianto per Ferdinando II detto ‘O Lasagnone) per gli elogi al Garibaldi socialista, tutto mi sarei aspettato, tranne che ricevere critiche simili da un nostro lettore/editorialista.

Saremmo furbetti del quartierino perché avremmo pilotato i commenti agli articoli “controcorrente“, presentandoli in maniera “sibillina” su facebook. Questo perché ci siamo limitati a dare la parola a voi lettori, dicendo che, per quanto ci riguardava (soprattutto su Basta con Berlinguer), non ne condividevamo i contenuti. E che cosa si aspettava l’autore? Che sulla pagina fan di Enrico Berlinguer, legata ad EB.IT – Il Primo Sito Web su Enrico Berlinguer, pubblicassimo così, senza avvertenze per l’uso, un articolo dal titolo “Basta con Berlinguer”? Saremmo o pazzi o stupidi. Non siamo né l’una, né l’altra cosa.

Di quei 131.000 e passa fan sulla pagina di Enrico, è probabile che ci sia qualcuno che abbia poco cervello. Lo si evince spesso dai commenti-slogan che lasciano (e che solo in minima parte wordpress importa da facebook). Detto ciò, siccome non riceviamo 2500 commenti ad ogni articolo (che è la media dei nostri visitatori unici ogni giorno), è probabile che ce ne siano almeno 2000 di quei lettori che evidentemente condividono e un cervello ce l’hanno. E se c’è qualcuno che insulta, si qualifica da solo. Di insulti il sottoscritto ne ha ricevuti e ne riceve a iosa, eppure non ne faccio un dramma.

Ora, siamo un blog di giovani nati appena prima, durante e appena dopo la Caduta del Muro di Berlino: è ovvio che abbiamo una formazione totalmente diversa da chi è nato negli anni ’50, ’60 e ’70. Diverso, però, non significa inferiore, difatti rivendichiamo una certa libertà di pensiero rispetto a certi inquadramenti ideologici che pesano come macigni sulle analisi di alcuni duri e puri.

Saremo anche “disarmanti”, ma sinceramente ho trovato più disarmanti (o da TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio) alcune vecchie glorie del movimento studentesco degli anni ’70 che indicavano Ciampi come il mandante del mostro di Firenze o se la prendevano con “i compagni che hanno comprato casa, diventando padroni di qualcosa, non capendo che così non hanno nemmeno più un padrone di casa con cui prendersela.

E potrei andare avanti con le corbellerie di questi “santini”, il cui spessore culturale e politico non arriva nemmeno a coprire una calza di Berlinguer o Pertini.

Detto ciò, Qualcosa di Sinistra è aperto a tutti i suoi lettori che vogliono dire qualcosa (di sinistra): c’è un modulo apposito. Chi ha scritto ha preteso una rubrica per esprimere le sue idee. Gli è stata data. Più democrazia di così, si muore. Pretendere che si concordasse pure con quello che veniva scritto è decisamente un po’ troppo, soprattutto se si spara ad alzo zero contro Berlinguer (nel blog legato al suo sito).

C’è gente che non concorda con quello che si scrive? Gli si risponde, nel merito, o li si ignora (se sono proprio deliranti). Per ogni invasato bacchico che se ne va, ne arrivano 100 di sani di mente.

La ragione sociale e politica di questo blog? Sta tutta nelle parole di Pertini:

Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste. Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vuole due qualità a mio avviso cari amici: l’onestà e il coraggio. L’onestà… l’onestà… l’onestà. E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto. La politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo; se c’è qualcuno che dà scandalo; se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato.

E in quelle di Berlinguer:

Non si può rinunciare alla lotta per cambiare ciò che non va. Il difficile, certo, è stare in mezzo alla mischia mantenendo fermo un ideale e non lasciandosi invischiare negli aspetti più o meno deteriori che vi sono in ogni battaglia. Ma alternative non ne esistono.”

Troppo poco? Forse. Ma per i tempi che corrono, consiglio ai critici di accontentarsi. O di cambiare blog di riferimento.

22 commenti su “Su Qualcosa di Sinistra e dintorni”

  1. Sono un “non più giovane” (ahime’), ma condivido parola per parola questo post.
    C’è gente che la sinistra l’ha usata (in buona o cattiva fede lo sanno solo loro, ma tant’è) come trampolino di lancio per entrare nei salotti buoni o in RAI, ma c’è anche TANTA gente che a sinistra è rimasta, anche quando c’era solo da rimetterci.
    Ora, pretendere di rifare oggi gli stessi ragionamenti di 40 anni fa, con gli stessi strumenti ideologici è come pretendere di ascoltare i dischi a 78 giri col lettore CD.
    Oggi EB e nonno Pertini non ragionerebbero come 40 anni fa: erano persone intelligenti e, fermi i VALORI, avrebbero adeguato i ragionamenti alle mutate condizioni.
    Andate avanti! Ascoltate tutti, ma poi andate avanti con coerenza ai VALORI di EB, applicati all’OGGI, come tentate di fare.
    E se sbaglierete non ha importanza: la verità è nella sua ricerca!

  2. tutto molto interessante, vorrei suggerire un’accortezza per migliorare l’usabilità del blog, penso che sarebbe meglio che usaste il bianco o cmq un grigio molto chiaro come colore del font che usate per scrivere gli articoli, lo sfondo nero è molto elegante però quello che ci scrivi sopra risulta essere molto poco leggibile se si usano colori poco chiari.

  3. ma perchè dovrebbe essere necessario “sporcare” il blog con articoli negativi su persone con forte carisma che noi amiamo????? Siamo faziosi, sì, vogliamo solo cose e commenti positivi

  4. Adeguare ai tempi senza stravolgere i valori che caratterizzano la sinistra.

  5. Per la grafica del blog: dopo aver rifatto quella di EB.IT, ora stiamo lavorando a quella di QdS. Speravamo di riuscire a lanciarla per il 17, ma forse ci vorrà ancora un po’ più di tempo. Vi prennunciamo, cmq, che ci sarà certamente più rosso di ora. :) EB.IT STAFF

  6. sta sindrome del pluralismo: ntuculu al pluralismo! Siamo d’accordo che ci fa schifo sto governo? E dobbiamo pure dar retta e ammetter repliche pro? Che, nei loro blog pubblicherebbero una nostra contestazione? Allora che metà curva romanista abbia bandiere laziali! Ma finiamola con ste buffonate!!! Ma che cazzo ci stiamo facendo spappolare il cervello oltre che le palle da una banda di satiri ultrasessantenni!!!!

  7. @Brunella, Ornella e tutti i “tifosi”
    Non esistono ( e credo che Enrico e Sandro approverebbero) personaggi “intoccabili”. Anche loro avranno fatto i loro errori, erano UMANI. E discutere dei loro errori è PREZIOSO, proprio per non rifarli.
    Ma discutere non significa che ciò che io dico è il Verbo.
    Se qualcuno pretende di essere interprete del Verbo, vada altrove, e si faccia eleggere PAPA (che anche lui, peraltro…)
    Insomma, impariamo a mettere in discussione TUTTO, anche EB o Pertini. Ma usando il cervello, e con l’umiltà di chi espone sue OPINIONI, e come tali OPINABILI.

  8. …che gli articoli contro Berlinguer e contro Saviano li pubblichino sul facebook di ferrara e non rompano le palle…;-)

  9. Dopo Ferrara, Bondi e rinnegati vari, ci mancava quello che vorrebbe legittimare i Calearo, salvo poi dire che a sinistra ci si trovava per caso, o che non è mai stato comunista,

    BASTA lo dovremmo dire noi, a sti pagliacci che polemizzano a sinistra per accreditarsi a destra, troppi ne ho conosciuti che facevano perfino gli estremisti e che alla prima occasione si sono accomodati su una poltrona di destra, o di centro,

    BASTA, trovatevi un lavoro, non se ne può più, essere di sinistra non è un hobby, è una scelta,non un’atteggiamento da cambiare a seconda delle convenienze.

  10. in più di 30anni che seguo un po la politica ho sempre sentito dire,soprattutto nell’ ambiente dei lavoratori, che tutti sono comunisti o almeno di sinistra, che odiavano la democrazia cristiana, che tutti odiano berlusconi e company…….riflettete………ma tutti questi comunisti o come si definiscono dove cazzo sono????? visto che a governare questo paese c’è sempre stato tutt’ altro……fate un’ esame di coscienza prima di blaterare……

  11. purtroppo, e ve lo dico di cuore, quando beccano la sedia diventano tutti, se non uguali, simili. qua nella bassa romagna il PD continua a campare di rendita (la gente crede che siano gli eredi del buon ENRICO)… in realtà fanno e disfano a loro oiacere, sulla nostra pelle, sono ottusi e non amano nè il confronto, nè la critica. anzi, li evitano accuratamente e, alla lunga, sono una OLIGARCHIA qualsiasi che si arrocca nel proprio delirio di potere…

  12. Quel “Basta con Berlinguer” era una emerita schifezza, teorizzava tutto quello che c’è stato di immondo contro il movimento della sinistra democratica, la parte svolta da un estremismo violento e sospetto nelle sue finalità, che ha contribuito con gli artefici della teoria della tensione a boloccare il rinnovamento dell’Italia. Io non solo gli avrei messo il pacato commento critico che avete fatto, ma neanche lo avrei pubblicato!
    Quando gente che si dichiara “comunista” dipinge una caricatura di comunismo che somiglia a quella che ne fanno i reazionari, quando negli slogan, nei metodi e nell’azione è identica a Forza Nuova (o meglio alla sua vecchia versione “Terza Posizione”) o ai NAR, c’è qualcosa che non torna! o no?!
    Ai tempi di Berlinguer li chiamavamo provocatori.

  13. E’ vero il PD è un’altra cosa, ritrovare la dirittura morale la cultura e la capacità politica che aveva berlinguer è molto difficile, ma se ne continuamo a parlare forse a qualcuno verrà voglia di ripercorrere le sue orme, a vantaggio di tutti, vista la classe politica che ci governa.

  14. Ho 62 anni. Votavo per il P.C.I. di Berlinguer, … non ho mai avuto dubbi e,continuo a non averne, su questa pagina. … Va bene così. andate avanti. … Forse non cambierete la realtà politica attuale, ma almeno siamo costretti a confrontarci con un passato in cui uomini come Enrico Berlinguer, negli anni 70, parlava di “problema morale”in politica.

  15. Non leggete le cose che non vi piacciono, lasciatele leggere a chi interessa quello che vuole. Se volete solo criticare guardate ferrara, ci sono argomenti…

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