Indignatevi!

Lui, un ex-partigiano francese di 93 anni. Lei, la casa editrice, viene gestita in una mansarda da due ex-giornalisti a Montpellier. Lui è Stéphane Hessel mentre lei è la Indigène. Insieme hanno creato un successo editoriale che a Natale ha venduto oltre 650mila copie in Francia e ora è stato tradotto in quasi tutte le lingue (in Italia con il titolo “Indignatevi!”, edito da Add editore, 5 euro).

Il perchè questo libretto rosso di 32 pagine sia diventato in breve tempo un best-seller internazionale è ancora oscuro alle grandi case editrici, pentite di non esserselo accaparrato a suo tempo. Eppure la ragione è molto semplice: dice quello che i giovani di Sinistra vorremmo sentirci dire da una classe dirigente degna di questo nome.

Hessel, infatti, chiede alla società francese di recuperare i valori della Resistenza (ricorda concretamente i principi del programma economico del Consiglio nazionale di quel movimento) e di recuperare ambizioni e voglia di cambiare la società.

Il motivo di base della Resistenza era l’indignazione. Noi, veterani di quel movimento, chiediamo alle giovani generazioni di far rivivere gli stessi ideali”, scrive a pagina 11.

Punta il dito sul divario crescente fra i “molto ricchi” e i “molto poveri”, contro “la dittatura dei mercati finanziari”, contro l’erosione delle conquiste della Resistenza francese, vedi un sistema pensionistico solidale e il sistema di sicurezza sociale. Non mancano le allusioni dirette a Nicolas Sarkozy e la rabbia scatenata dalla sua politica fiscale, studiata “a misura” per favorire i ceti più abbienti. Si scaglia inoltre contro il trattamento riservato ai clandestini. E ai Rom, buttati fuori dalla Francia spesso senza neppure uno straccio di sentenza giudiziaria.

Vaneggiamenti di un estremista affetto da demenza senile? Non proprio. Vicino a Martine Aubry, segretario generale del Partito Socialista, Hessel è infatti sempre stato un intellettuale libero, ma senza gli eccessi e i toni di quelli che il conformismo bolla come estremisti. E’ certamente allergico ai cosiddetti “gauche caviar”, i circoli intellettualoidi della sinistra altolocata della città (da noi li chiameremmo Sinistra al caviale o Radical Chic), anzitutto perché, nato nel 1917 a Berlino da una famiglia di ebrei che nel ’25 si trasferì in Francia (padre traduttore di Proust in tedesco, madre pittrice).

Studente brillante, aderì alla Resistenza, venne catturato e inviato nei lager nazisti, ma riuscì a salvarsi gettandosi dal treno. Subito dopo la guerra lavorò al segretariato generale dell’ONU come redattore della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Dopo vari incarichi come ambasciatore e una vita all’insegna dell’austerità, senza esibizionismi o eccessi, Hessel si è costruito una credibilità che pochi hanno oggi in Francia. Tanto da diventare subito l’idolo di molti giovani, che non si riconoscono in una Sinistra sempre più lontana dalla gente e sempre più divisa per la corsa all’Eliseo, tra personalismi, rivalità e la solita stolta tentazione di apparire quello che non si è per andare alla conquista del cosiddetto voto moderato.

E dire che, quando la Sinistra fa la Sinistra, anche i risultati elettorali si vedono. “Indignatevi!” potrà avere lo stesso effetto rivitalizzante che ha avuto in Francia anche qui in Italia? Dipende. Perchè qui, come in Francia, c’è una classe dirigente che ha paura di affrontare il nuovo, semplicemente perché non sa come interpretarlo. Che poi quel nuovo non è altro che quell’antico afflato di libertà, giustizia e partecipazione che ha fondato la lotta contro le ingiustizie degli ultimi due secoli.

25 commenti su “Indignatevi!”

  1. IO SONO ONORATA DI ESSERE STATA FIGLIA DI UN COMUNISTA UOMO ONESTO ,INTEGRO COME SOLO QUELLI DI SINISTRA SANNO ESSERE,LUI NON C’E’ PIU’ IO NON MI IDENTIFICO PIU’ IN QUESTA SINISTRA QUINDI CREDO NELLE PERSONE CHE FANNO COSE GRANDIOSE O PICCOLE PER LA GENTE COMUNE……….CIAO PAPA’

  2. Ragazzi la domenica mattina venivano a casa a portarci il giornale L’UNITA’..quelli del partito..Ma che bello!! Come si fa a non rimanere Rossi?? Anche se oggi quel rosso e’ diventato ROSA..speriamo di poterlo riverniciare..ma con quei valori..

  3. Nn è una questione di Dx o Sx … è una questione di Vero o Falso, Giusto o Sbagliato, Verità o Menzogna … nn serve un libro ai Berlusconiani (nn sanno leggere), magari servirebbe ai politici itaGliani, visto e considerato che la vera e unica opposizione la sta facendo Fini, anche se nn ho capito se fa finta

  4. Ma molti lo abbia conosciuto Enrico, come molti hanno conosciuto Pertini Nenni e tanti tanti uomini e donnecome la Castellina ecc che hanno fatto forte il nostro partito il partito dei lavoratori, e lasciamo perdere perchè le persone che erano con noi sarebbero innoridita alla compraq vendita delle idee.

  5. io me lo auguro anche perchè ci stanno scavando la fossa, e nessuno reagisce questa e veramente una conferma che ce menefreghismo e ancora benessere quindi non vedano la necessità di campbiare

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