Sandro Pertini, l’ultimo socialista

 

«I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo. È con questo animo quindi, giovani, che mi rivolgo a voi: non armate la vostra mano. Armate il vostro animo»
(Sandro Pertini, socialista, partigiano, Presidente della Repubblica Italiana)

Tutte le volte che penso a Pertini, ringrazio il cielo che se ne sia andato prima di vedere lo sfacelo a cui portò la politica della modernità di Craxi. Sandro Pertini, infatti, se avesse visto quello che sarebbe accaduto dal 1992 in poi, probabilmente sarebbe morto di crepacuore.

Il Partito Socialista Italiano, il più antico partito politico italiano, nato nel 1892 per dare voce e speranza agli sfruttati, ai deboli, agli oppressi, costruito con il sangue di migliaia di giovani italiani morti per un ideale di società più giusta e solidale, veniva infatti spazzato via dalla scena politica italiana assieme a tutto il sistema politico della Prima Repubblica.

E non, come dicono i craxian-berlusconiani, per un complotto delle toghe rosse, ma semplicemente per una overdose di tangenti, fino allora legittimate e sopportate in virtù del tanto decantato anti-comunismo, che con la caduta del Muro di Berlino non aveva più ragione di esistere. Ma che sarà usato invece nella Seconda Repubblica come collante ideologico di una Destra incentrata sul populismo e l’autoritarismo berlusconiani, che tutt’ora non ha nulla da offrire al Paese se non la tutela degli interessi personali ed esclusivi del Cavaliere e dei suoi sodali.

Ecco, gli storici solitamente definiscono il nazismo, il fascismo e lo stalinismo come delle degenerazioni autoritarie del socialismo; io inserirei, tra queste degenerazioni, il berlusconismo, le cui fondamenta si reggono proprio sulla presunta modernità della politica di Craxi, latitante, corrotto e pure distruttore del Partito Socialista Italiano.

Perché la mutazione impressa da Craxi al PSI non fu mai accettata né condivisa da Sandro Pertini (come del resto da Nenni, che del satrapo garofanato era stato pure il primo sponsor). Del resto, Pertini, Nenni e tanti altri veri socialisti la galera se la sono fatta non perché rubassero, bensì perché combattevano un regime che per 20 anni ha negato libertà e democrazia all’Italia, conducendola al punto più basso della sua storia. Bettino Craxi, se non fosse scappato in Tunisia, sarebbe finito in galera invece per corruzione.

È la forza dell’Esempio che, a 21 anni dalla morte, ci fa ancora ricordare persone come Sandro Pertini: mai arrogante, mai altezzoso, mai superbo. E dire che ne avrebbe avuto tutti i motivi, visto e considerato che il co-fondatore del PSIUP prima e vice-segretario del PSI poi era erede dell’immenso patrimonio terriero del padre. E invece prese quanto aveva, lo vendette e con i soldi comprò la strumentazione necessaria per fare propaganda anti-fascista da Parigi; quando gli fu sequestrata, l’ufficiale gli chiese come mai un giovane come lui, che con quella cifra poteva vivere una bella vita a Parigi per parecchi anni, avesse speso tutto per una stazione radio clandestina che ora gli veniva anche sequestrata. Serafica la risposta di Pertini: “Lei non sa cosa significa lottare per un ideale.”

Probabilmente non lo sa più nessuno.

Napolitano scrisse un anno fa che: “Pertini seppe battersi «con pari tenacia contro la piaga della corruzione e per uno Stato più moderno al passo con le esigenze del processo di integrazione europea.”

Ecco, Pertini combatté contro la piaga della corruzione, cioè contro quella stessa piaga che Bettino Craxi non affrontò, ma lasciò che distruggesse se stesso e il suo partito. Pertini infatti era convinto che la politica dovesse essere fatta con le MANI PULITE, esattamente come Berlinguer; Craxi al riguardo aveva idee un po’ diverse che le sue condanne per corruzione ci confermano.

Ecco cosa diceva Pertini nel suo appello ai giovani: “Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vogliono due qualità a mio avviso cari amici: l’onestà e il coraggio. L’onestà, l’onestà, l’onestà. E quindi l’appello che io faccio ai giovani è questo: di cercare di essere onesti, prima di tutto. La politica deve essere fatta con le mani pulite. Se c’è qualche scandalo; se c’è qualcuno che dà scandalo; se c’è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi, deve essere denunciato.”

E nel suo discorso di insediamento, pronuncia queste parole, che di fatto sono le stesse alla base della Questione Morale posta da Berlinguer: “Occorre che la Repubblica sia giusta e incorrotta, forte e umana: forte con tutti i colpevoli e umana con i deboli e i diseredati. Così la vollero coloro che la conquistarono dopo 20 anni di lotta contro il Fascismo e 2 anni di guerra di Liberazione, e se così sarà oggi, ogni cittadino sarà pronta a difenderla.”

Sandro Pertini. A ben vedere, l’ultimo socialista degno di questo nome.

85 commenti su “Sandro Pertini, l’ultimo socialista”

  1. …..che meraviglia….a sentire queste parole ti viene ancora voglia di credere………

  2. Pertini era il migliore dei socialisti, grande amico di Enrico e, se ben ricordo, di suo padre Mario. Se il PSI fosse cresciuto a sua immagine e somiglianza insieme al PCI avrebbero fatto grandi cose. Invece arrivò Craxi e… sappiamo bene come è andata e ne paghiamo ancora le conseguenze.

  3. …..continuo a leggere quelle parole……..e mi viene una gioia dentro….. ma anche una tristezza….nel pensare …….chi adesso c’è al governo……….

    • Nel raccontare la storia di Pertini, ci sono così tanti eventi che parlare di Craxi si riduce a semplice antisocialismo viscerale da chi nella prima repubblica non ha mai condiviso valori di libertà, ma schiavo del potere comunista di Mosca. Mi sarei aspettato un ricordo di Pertini molto più per ricordare un grande paersonaggio della sinistra invece ogni cosa è buona per sparare contro Craxi. Nel nuovo secolo sinistra e socialismo sono sinonimi, e riconoscere pregi e difetti della prima repubblica senza essere di parte è la prima condizione affinchè l’italia abbia un vero Partito Riformista che si rivede nei grandi partiti di tradizione socialdemocratica

  4. C’è un branco di cani arrabbiati in cerca di poltrone e di potere quello che ITALIANI sempre più balordi hanno votato. Non è ancora niente quello che sta accadendo, preparatevi al peggio.Al mio paese c’è un detto:COME SI SUONA SI BALLA ..Meditate Gente Meditate !!!!

  5. la storia dell’umanità è piena di periodi di crescita e di regressione…dopo il medio evo arrivò lo splendore del rinascimento…come puo’ ‘sta storia di mal politica e mal costume durare all’infinito? Figure come quelle di Pertini, ma anche di altri rappresentanti della politica passata, e non sempre necessariamente della sinistra, DEVONO essere ricordate per trovarsi pronti al giro di boa. Sarò fuori dalla realtà ma non riesco più a pensare che il momento del capovolgimento di rotta sia ancora lontano…visto che ormai più a terra di così non possiamo più cadere

  6. parole fresche attuali ancora oggi… abbiamo avuto paura …o non siao stati capaci per responsabilità di un gruppo dirigente che 20 anni dalla fine del Pci… non seppe traghettare il meglio delle idee…ma solo il peggio degli uomini della prima repubblica … molti non sanno cosa scrisse Fassino nel libro”Per Passione” qualche anno fa…che vedeva Berlinguer come un vecchio giocatore campione di scacchi,e che questo dopo una partita lunga e estenuante con Craxi si rende conto che alla prossima mossa Bettino vincerà…solo la morte lo ha salvato…questa è la lezione sulla modernità dell’ex segretario di D.s…VERGOGNA.

  7. per forza ti visitiamo, siamo orfani di Enrico e vorremmo che ci fosse qualcuno vcon la onestà intellettuale di raccogliere il testimone da lui e far ripartire la corsa a quello che era un partito vero: IL GRANDE UNICO INIMITABILOE PCI

  8. Credo che persone che come Enrico e come Pertini potrebbero ricostruire l’Italia dalle fondamenta ma il berlusconismo ha portato il peggio della società al governo del paese. C’è solo da sperare di poter festeggiare bene bene il 25 aprile….il 6 viene prima!

  9. Dicono che ci siano due posti dove il comunismo funziona: in cielo dove, non ne hanno bisogno, e all’inferno, dove c’è l’hanno già. (Ronald Reagan)

    Il capitalismo è un’ingiusta ripartizione della ricchezza. Il comunismo è una giusta distribuzione della miseria. (Winston Churchill)

    Il comunismo è la più grande e sanguinosa illusione che l’umanità abbia partorito

    Il comunismo è l’esasperazione del cancro burocratico che ha sempre roso l’umanità. (Filippo Tommaso Marinetti)

  10. Pertini è stato un padre della patria, era un dirigente del CLN, ha perso un fratello in un lager tedesco e durante la guerra il PSI era un grande partito di sinistra. E’ stato il craxismo a buttare nel cesso il partito. Pertini divenne presidente perchè Berlinguer e il PCI vollero così e trovarono sponda in Zaccagnini, a quel tempo segretario della DC, uno dei pochi onesti. Craxi proponeva Antonio Giolitti, sicuramente non in grado di reggere la Presidenza della Republica ma facilmente manovrabile. Pertini non lo manovrava nessuno.

  11. La storia fa il suo corso: all’esasperazione di ogni cosa segue un cambiamento, che di solito, è il contrario di ciò che si è vissuto. A momenti storici di grande vigore morale, economico, politico ecc. seguono momenti storici di grande decadenza. Spero solo di poter vivere o almeno vedere quello che succederà, secondo me tra non molto.

  12. fa sempre bene ascoltare politici di tal levatura, che ormai non ci sono più… farebbe bene al cuore riscoprire gli ideali coraggiosamente proposti dal Compagno Enrico e farli nostri.

  13. Più che l’ultimo socialista, direi “L’ULTIMA PERSONA ONESTA” alla facciaccia di chi tra di noi “italiani” si riempie la bocca, con la frase ridicola “tanto sò tutti uguali”, questo per chi ha poca memoria, per chi vuole cancellare la nostra storia, per chi vuole ad ogni costo sopraffare svendere deridere le regole del vivere civile, per chi non ha rispetto degli altri. Questa persona ha contribuito a fare una Italia giusta una Italia condivisa da tutti. Un saluto Sandro

  14. quando saremo vecchi quelli di sinistra ricorderanno la rabbia, LE IDEE, le vittorie, le sconfitte, le passioni, LA LOTTA (CHE FORSE IN ESSI SARANNO ANCORA VIVE). Quelli si destra cosa ricorderanno???
    Noi avremo provato e forse saremo riusciti a cambiare il mondo! Voi vivrete di rimpianti.

  15. Concordo al 100% con le parole di Pertini, grande Presidente della Repubblica, paradossalmente per volontà del PCI e non del PSI di Craxi che era il suo partito di appartenenza.

  16. Ecco, questo post lo linkerei nella pagina di Napolitano, che dice che non siamo in guerra.

  17. il principio e’ giustissimo.ma la disonesta intellettuale di oggi e’ peggio del bunga bunga era…un grande Pertini uomo di altri tempi….

  18. Uomini così non me nascono più!!.. più riscopri il pensiero di uomini come Pertini,Berlinguer, Pasolini,…e più ti accorgi di come siamo finiti in una società priva di ideali e mossa solo dagli interessi privati!!!…Uomini che sapevano trasmettere dei valori e che oggi sono solo parole vuote!!

  19. Queste persone, erano pilitici nel DNA questi di ora invece, sono come i fruttivendoli, senza offesa x i fruttivendoli, pur di vendere ti fanno vedere la merce migliore ma quando arrivi a casa e apri il sacchetto, scopri che uno o due frutti sono buoni il resto è tutto marcio. Quindi si è costretti a mangiare quelli buoni prima che marciscono anke quelli.

  20. E’ stato un grande uomo; peccato che nessuno del PSI ne abbia raccolto l’eredità. L’ultimo periodo della sua esistenza, avrà ingoiato parecchi ‘rospi’ per la corruzione che ha coinvolto il suo partito (con Craxi in testa). Era giunto al punto di indicare nelle sue tant’è che, nelle sue ultime volontà, aveva espresso il desiderio di funerali privati, ai quali non far partecipare dirigenti del suo Partito.
    In parecchi italiani lo rimpiangiamo!

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