Antonio Gramsci, 22 gennaio 1891 – 27 aprile 1937

Oggi ricorre il 120° anniversario dalla nascita di Antonio Gramsci. Qualcosa Di Sinistra vuole ricordarlo con alcuni brani.

Il primo, scritto su “Passato e Presente”, è intitolato “I Costruttori di Soffitte”. Leggetelo. Vi lasciamo fare i dovuti paragoni con certe generazioni post-berlingueriane. E non ci riferiamo solo alla generazione dei D’Alema e dei Veltroni.

Una generazione può essere giudicata dallo stesso giudizio che essa dà della generazione precedente, un periodo storico dal suo stesso modo di considerare il periodo da cui è stato preceduto.

Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa, anche se assume pose gladiatorie e smania per la grandezza. È il solito rapporto tra il grande uomo e il cameriere.

Fare il deserto per emergere e distinguersi.

Una generazione vitale e forte, che si propone di lavorare e di affermarsi, tende invece a sopravalutare la generazione precedente perché la propria energia le dà la sicurezza che andrà anche più oltre; semplicemente vegetare è già superamento di ciò che è dipinto come morto. 

Si rimprovera al passato di non aver compiuto il compito del presente: come sarebbe più comodo se i genitori avessero già fatto il lavoro dei figli. Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente: chissà cosa avremmo fatto noi se i nostri genitori avessero fatto questo e quest’altro… ma essi non l’hanno fatto e, quindi, noi non abbiamo fatto nulla di più.

Una soffitta su un pianterreno è meno soffitta di quella sul decimo o trentesimo piano? Una generazione che sa far solo soffitte si lamenta che i predecessori non abbiano già costruito palazzi di dieci o trenta piani. Dite di esser capaci di costruire cattedrali, ma non siete capaci che di costruire soffitte.”

Il secondo, invece, è datato 11 febbraio 1917, e parla degli Indifferenti:
Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.”

Il terzo è tratto da una lettera di Gramsci alla madre, datata 10 maggio 1928
“Non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione […] vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente. La vita è così, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini.”

Infine, un bellissimo appello rivolto ai giovani del tempo, ma che vale anche per noi di oggi:

Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo.
Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza.
Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza.

Antonio Gramsci viene scientificamente ucciso dai fascisti, e muore a Roma, il 27 aprile 1937. Fu il primo Segretario del Partito Comunista d’Italia.

39 commenti su “Antonio Gramsci, 22 gennaio 1891 – 27 aprile 1937”

  1. Grazie Pierpaolo del tuo impegno politico, dal quale scaturisce un bellissimo lavoro che sempre mi emoziona. Sei, una delle poche giovani e vive scintille che tiene accesa in me la speranza di un futuro nuovo, e la certezza che quanto, nel passato, si è fatto di buono, non può essere finito e dimenticato.
    Marina

  2. bellissimo brano…non perchè sia Gramsci o perchè è comunista ma solo perchè è universale quello che dice, è utile per tutti!

  3. @Margherita: Perdonami, ma non sono per niente daccordo. Finchè noi di “sinistra” continueremo ad essere autoreferenziali e a guardare solo dentro al nostro orticello, andremo poco lontano. Io penso che non ci sia che da esser felici, se momenti come quello di Luca e Paolo, e quello di Benigni, vengono proposti davanti a 15 milioni di italiani in prima serata su rai1.

  4. Continuo a non capire come sia possibile! Questa a casa mia si chiama mafia. Sono stanco di essere preso in giro da un’ informazione boicottata da dirigenti, stanco di vedere un GRANDE FRATELLO(1984). Stanco di vedere giornalisti VERI scontrarsi mettendo a rischio il loro lavoro per una giusta informazione!(vediSANTORO) Ma cos’ e’ tutto ciò dobbiamo metterci in testa che c’ e’ troppa ignoranza nel nostro paese! …troppi “cervelli” addormentati da calcio, Belen,Ruby, e tutte ste c…te qua’. Berlusconi! …ma possiamo stare a perder tempo con Berlusconi?! Già dovevamo averlo fatto scappare per la paura di essere linciato dal popolo, e invece no!, lui continua a stare li perché tanto sa’ che l’ Italia dorme!!! Ma vi rendete conto?!! Informiamoci,capiamo,ma soprattutto Parliamo facciamoci sentire! Basta con le prese in giro! E soprattutto non diamo importanza al Vaticano, facciamoli finire nel dimenticatoio!
    (scusate se sono andato fuori tema, ma dovevo sfogarmi).

  5. Alcuni dirigenti della Rai all’odore dei soldi e alla vicinanza col potere hanno adattato il loro stile di vita ponendosi proni al servizio del potente di turno. Lo denunciano senza ritegno queste facce come il culo…………………………………………………………….aloha

  6. ADESSO CAPISCO PERCHè SIAMO MESSI COSI’ MALE…..SEMPRE A CRITICARE ,IO HO GRADITO IL BRANO DI GRAMSCI DA QUALSIASI POSTO SIA ARRIVATO O DA CHI SIA STATO LETTO.

  7. Le polemiche del centrodestra denotano la loro ignoranza e subcultura,Antonio Gramsci,anche se è il fondatore del P.C.I. è un grande della nostra storia ed è patrimonio di tutti gli italiani,anche di questi rozzi ed ignoranti ministri,servi e lacchè del cainano

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