Il Fallimento politico-morale dei presunti eredi di Berlinguer
“La Questione Morale è il centro del problema italiano”, diceva Enrico Berlinguer. E allora perché i suoi eredi (o presunti tali) continuano ad ignorarla?
“La Questione Morale è il centro del problema italiano”, diceva Enrico Berlinguer. E allora perché i suoi eredi (o presunti tali) continuano ad ignorarla?
Lo Statista. L’esule. Il perseguitato. Tre definizioni di Benedetto Craxi, al secolo Bettino, che fanno a pugni con la realtà dei fatti e con la verità.
Finirà che, fra qualche anno, Gramsci sarà solo il nome di una fondazione, Falcone e Borsellino il nome di un aeroporto, Pertini il nome di qualche scuola e monumento sparsi per l’Italia. Di Berlinguer si ricorderà solo la pessima riforma dell’università del cugino, o forse nemmeno quello. Quanto ad Ambrosoli, Siani e gli altri, al pronunciare il loro nome, la risposta più frequente forse sarà quella “Ambrosoli e Siani chi?”. E questo sarebbe già un successo.
FIAT. Fabbrica Italiana Automobili Torino. È sorprendente come, nel misero e deprimente dibattito odierno, nessuno si prenda la briga di far sapere agli Italiani che nessuna delle componenti di questo acronimo (che per oltre cent’anni è stato foraggiato con i soldi pubblici) è più vera.
Difatti, non è più una fabbrica (lo stabilimento di Mirafiori, che alla fine degli anni ’70 contava più di 60.000 operai, ora ne ha poco meno di 10.000); non fa più automobili (il maggior valore lo fa con altri prodotti e altre attività); non è più a Torino (il grosso è delocalizzato in giro per il mondo); soprattutto, non è più italiana.
Manca qualche minuto all’arrivo della Befana… e noi di Qualcosa Di Sinistra riceviamo il regalo più bello: in nemmeno due mesi di attività, occupiamo la posizione 89 (siamo nati esattamente … Leggi tutto
98 miliardi di euro: l’equivalente di tre finanziarie e all’incirca 10 tesoretti. A fronte di miliardi di tagli nei settori strategici del Paese (Università, Ricerca e Green Economy), questa somma potrebbe essere a disposizione del Governo per fare veramente le riforme di cui ha bisogno l’Italia. Ma i soliti conflitti di interessi e la solita commistione tra politica e affari, tra pubblico e privato (leggi Questione Morale) rischia di mandare in fumo investimenti per miliardi. In nome di chi e di quale mandato i partiti preferiscono regalare 98 miliardi alle società che gestiscono i circuiti di slot machines?