Via Craxi a Milano? Pisapia sia intransigente
Se Piazza Berlinguer è stata fatta per giustificare una via a Craxi, no grazie. E nel caso, faremo le barricate. Non si intitolano vie o piazze a latitanti e corrotti.
Se Piazza Berlinguer è stata fatta per giustificare una via a Craxi, no grazie. E nel caso, faremo le barricate. Non si intitolano vie o piazze a latitanti e corrotti.
Feltri se la prende con i giovani di Utoya, incapaci ed egoisti. Noi ce la prendiamo invece con chi ancora gli fa scrivere certe cose su un giornale. Quei giovani sono dei martiri e degli eroi. Vergogna, vergogna, vergogna.
La strage in Norvegia è il punto di arrivo di dieci anni di politica della paura fondata su religioni contrapposte e solo l’inizio del risveglio del neo-nazismo che dalla croce celtica è passato alla croce cristiana.
L’incredibile storia di 32 dirigenti esterni assunti per chiamata diretta dalla Moratti con stipendi faraonici che vengono licenziati in tronco da Pisapia in nome dell’austerity. Il Giornale attacca, parlando di purghe pisapiane, ma il trucco c’è e si vede: l’autore del pezzo è il marito di una delle licenziate.
Giovanni Falcone è stato attaccato per 10 anni dallo Stato, dalla società civile, dai giornali, dalla mafia. “In Sicilia la Mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere.”, conclude nel suo libro “Cose di Cosa Nostra”. Ebbene, Giovanni Falcone è morto perché lo Stato non lo ha voluto proteggere.
di Michele Serra, da La Repubblica del 15 maggio 2011 “Se i figli delle vittime difendono i carnefici: Tobagi Alessandrini e Rossa stanno con Pisapia amico dei terroristi che uccisero … Leggi tutto