Ha sollevato tanti entusiasmi e qualche polemica l’iniziativa che abbiamo lanciato da qualche giorno di raccogliere le firme per una via ad Enrico Berlinguer in alcune città italiane. Le firme … Leggi tutto
Forse non ce ne rendiamo conto. Ma i fatti accaduti in sequenza in questi giorni a Verona, Torino e Firenze non possono essere presi alla leggera. Non possono essere derubricati … Leggi tutto
La leopolda bis, il Big Bang di Renzi, è iniziato da pochi minuti. E dopo aver attaccato Bersani, il PD e il centrosinistra nei primi 40 minuti, l’apertura di Davide Faraone è esaltante: “Dobbiamo imbarcare chi ha il macbookpro”. Insomma, chi non ha 1600 euro per un pc, politica non la può fare. Bell’inizio.
Doveva essere un aggiustamento. Ma il rimpasto di giunta varato da Matteo Renzi ha disegnato un monocolore Pd: 7 assessori su 8 sono del partito del sindaco, mentre l’ottavo è dell’Api di Rutelli, vicino a Montezemolo. Scatenata la Sinistra e anche la base del Pd.
La rottura era in essere oramai da mesi, a cominciare dalla gitarella ad Arcore del sindaco di Firenze e le sue posizioni pro-Marchionne. Ora arriva l’ufficialità con le durissime parole di Civati, che ribadisce le critiche all’ex-compagno di strada e rilancia: “Continuiamo a pensare al progetto, lasciamo a loro la discussione sulla leadership”.
William e Kate si sposano. E Renzi che fa? Non fa in tempo manco a mettergli l’anello, che subito gli mette a disposizione Firenze. Un paragone con i leader laburisti è d’obbligo: loro, per essere stati dalla parte di Diana 14 anni fa, non sono stati invitati al matrimonio. Ma siamo certi che questa lezione di stile in Italia nessuno la coglierà.