Forza #Macron, ma…

In Francia nessuna sorpresa: sondaggi ed exit poll sono stati confermati dal voto reale nelle urne e, quindi, Emmanuel Macron e Marine Le Pen andranno al ballottaggio del 7 maggio.

La rimonta di Jean-Luc Mélenchon c’è stata ma non è bastata per strappare il terzo gradino del podio del primo turno delle presidenziali francesi: François Fillon, nonostante lo scandalo che lo ha colpito in piena campagna elettorale, ha perso voti ma ha conquistato comunque un 20% secco contro il 19,4 del candidato di estrema sinistra. Letteralmente evaporato il Partito Socialista del presidente uscente Hollande e dell’ex-premier Valls (che hanno votato per Macron, come molti socialisti “di centro” del resto).

Mentre qui sarà subito una rincorsa a chi sarà più amico di Macron (in pole c’è l’ex-premier e segretario del PD Matteo Renzi), il dato politico di fondo è che le politiche neoliberiste a cui si sono generalmente assuefatti i partiti della sinistra europea negli ultimi 10 anni (parola d’ordine: austerità) sono le stesse che hanno portato Marine Le Pen dov’è ora. E forse anche oltre.

Perché l’altro dato che non va dimenticato è che Parigi non è la Francia, così come Londra non era l’Inghilterra al referendum sulla Brexit, New York non era gli USA nelle presidenziali americane e Milano non era l’Italia alle amministrative italiane (dove il centrosinistra vinceva ma perdeva Torino, Roma, Napoli etc.)

Una cosa scontata e vecchia come il mondo: la periferia e il centro votano in maniera differente, perché in maniera differente vivono la realtà quei rappresentanti del popolo che troppo spesso si sono dimenticati del proprio mandato elettorale, tradendolo come ha fatto Hollande in Francia. E consegnando di fatto l’opposizione al sistema e la lotta a difesa dei più deboli a una destra estrema neofascista, razzista, omofoba, oscurantista e reazionaria: lo stesso film di altre epoche storiche che nessuno di noi vuol rivivere.

Ed è anche per questo che, per quel che vale, si fa il tifo per Macron, ma il rischio è che la sua vittoria venga usata come scudo per non affrontare il vero problema di questa fase storica: il superamento del modello di sviluppo economico fondato sul neoliberismo, alla base di quelle diseguaglianze e ingiustizie su cui Le Pen e compagni hanno fondato e continueranno a fondare la propria base di massa per future vittorie.

Se non capiamo questo, non sarà solo l’Unione Europea a dissolversi: si dissolverà l’intero Occidente democratico così come lo conosciamo.

73 commenti su “Forza #Macron, ma…”

    • La Costituzione prevede anche di non andare a votare/consegnare scheda bianca o nulla. Non ha molto senso sperare di spegnere l’incendio dando l’estintore al piromane (metafora utilizzata dai compagni di Revolution, sezione francese della Tendenza Marxista Internazionale e da me leggermente reinterpretata).

    • Matteo Masum scusa, ma siamo fedeli al principio che, siccome per farci andare nell’urna c’è gente che è morta (e domani la ricordiamo), noi a votare ci andiamo sempre. E non faremo mai una X su un candidato fascista. In un ballottaggio puoi anche decidere di non andare, ma la logica del “meno peggio” si applica, dato che non è possibile scegliere il candidato preferito (nel nostro caso Melenchon, cfr articolo di martedì scorso). Tutto il resto sono elucubrazioni da “malattia infantile della sinistra”, per citare Lenin.
      PF

    • E quale sarebbe il “meno peggio” tra l’effetto e la causa?

      P.s. Citare Lenin, tra l’altro a casaccio, per giustificare l’opzione del voto all’emblema dell’arroganza padronale è quantomeno singolare. Bisogna saper comprendere quando il compromesso sfocia nell’opportunismo, e temo che in questo caso ciò sia già avvenuto.

    • Essere cittadini adulti significa sapersi prendere la responsabilità di decisioni difficili. Se non sporcarsi le mani significa consegnare la gloriosa Repubblica francese in mano ai fascisti, io mi sporco le mani e voto al centro (o anche la destra di Chirac/Fillon se necessario). Poi dal giorno dopo ricomincio a fare opposizione senza sconti.

    • Cittadini adulti, responsabilità, sporcarsi le mani. Il movimento operaio può e deve avere altri metodi di lotta, che non comprendono il voto per il candidato della borghesia finanziaria. Francamente, tutta ‘sta gloria nella Quinta Repubblica non la vedo.

  1. A me non è che frega più di tanto però una pagina che si chiama “qualcosa di sinistra” e dice forza Macron non si può proprio sentire, visto che è l’equivalente di un Piddino

    • C’è un MA subito dopo (e un articolo da 4mila battute poi). Leggerlo non sarebbe male prima di commentare. Così, giusto per non sembrare un seguace della Le Pen, che alla lettura solitamente non dedica nemmeno un minuto della sua vita.
      PF

    • L’ultima cosa, mi spieghi il passaggio: c’è il rischio che non venga affrontato il vero problema ( politiche neoliberiste). Cioè tu pensi, che un ex banchiere di Rotschild, possa quantomeno prendere in considerazione ciò? Inizio a capire perché la sinistra è andata a puttane, ma quale sinistra poi..

    • Massimo Franzò no, ma evidentemente non sai leggere, quindi smetto di risponderti, dato che è evidente anche dagli altri commenti che sei qui solo per trollare e insultare. L’articolo è scritto in italiano, evidentemente l’analfabetismo funzionale denunciato più volte in Italia è più grave del previsto. Saluti.
      PF

    • Qualcosa di Sinistra lo sai tu se i seguaci della le pen leggono o meno? È proprio questo vostro autoreferenziale sentirsi superiori(oltretutto ingiustificato visto quello che nella storia i sinistri hanno combinato) che ci fa sperare nella vostra definitiva scomparsa.

    • Dite sempre così è voi intelligentoni che si autodefiniscono di sinistra! La buttate sull’analfabetismo funzionale, sono tutti fascisti gli altri. Siete un cancro purtroppo

  2. E ale’ con …..la sx sono ;no io; no io sono la vera sx!! INTANTO LA DX “IN TUTTA EUROPA FA I CAZZACCI SUOI!! Usiamo quei due-tre neuroni che ancora abbiamo e ragioniamo. La vecchia DC quando doveva votare era unita e compatta;dopo si scannavano in privato,ma facevano le leggi che volevano loro!! Meditiamo

    • In un ballottaggio se vuoi andare a votare e fare il tuo dovere di cittadino, devi scegliere il meno peggio. Giusto perché domani è il 25 aprile, c’è chi è morto per farci ottenere il diritto di scegliere il meno peggio in un ballottaggio.
      PF

    • La retorica del meno peggio è assolutamente fuori luogo. Non esiste più il meno peggio! Un intera storia di democrazia cristiana vedo che non ha insegnato nulla.
      Congratulazioni, almeno voi avete una preferenza tra il cancro o la leucemia.

    • Aggiungo che quella del meno peggio non è solo retorica e non è solo fuori luogo. E’ svuotare la politica di ogni contenuto ideale, è impoverire la democrazia togliendole ogni istanza politica e ogni possibilità di dibattito; ho passato tutta l’era Berlusconi a discutere con i “compagni” che continuavano a votare PD (nelle sue varie forme e nomi) accettando qualunque cosa in nome della scelta del “meno peggio” … scusatemi, ma abbiamo visto che cosa hanno ottenuto. Per quanto mi riguarda, se la politica non recupera la sua dimensione nobile e continua a non elaborare neppure lo straccio di un’idea rimane quello che è, mera amministrazione al servizio della grande finanza (finché dura, ricordiamoci Marx).

    • Raffaela, più che ridurci l’antifascismo, ci stiamo sfasciando dentro tutto quello per cui i nostri nonni hanno combattuto. E l’antifascismo è solo una parte di questo.
      È intollerabile scegliere il meno peggio, semplicemente perché non esiste un meno peggio, e se anche esistesse, nulla può giustificare la diminutio sociale che ne deriva! Intollerabile punto e basta!
      I neo fascismi veri e mascherati, sono conseguenza diretta della scialba e vergognosa teoria del meno peggio!

    • “E’ svuotare la politica di ogni contenuto ideale” andare a votare a un ballottaggio ed esercitare il proprio diritto di voto costruito sul sangue di tanti giovani partigiani? Non scherziamo; la politica è anche assunzione di responsabilità, la vittoria della Le Pen avrebbe conseguenze più gravi di quelle di Macron (che si può sempre combattere sul piano interno delle sue politiche economiche). E’ fuori luogo semmai dire che la scelta è tra il cancro e la leucemia (dato che per altro la leucemia è un tumore, almeno studiate le basi prima di commentare); la scelta, per nulla bella, è tra un neoliberista liberal-democratico e una fascista xenofoba razzista. Direi che abbiamo già dato con Trump con “tifiamo la destra così abbiamo un bel nemico da combattere”.
      PF

    • La scusa che ci ha condotti al liberismo. Qui si passa il limite dell opportunismo.
      Il tempo di rifiutare secondo il vostro strampalato “senso di responsabilità” non arriva mai vero? Bene avvallateli voi i Jobs act, e le altre infamie. Poi venite pure a definirvi sinistra, troverete il pugno chiuso, pronto all uso più consono.

    • Io credo che se continuiamo con il turarci il naso e votiamo sempre questi presunti progressiti figli di papà liberisti e moderati non solo la destra nazionalista diventerà più forte ma sarà maggioranza!! Urge interpretare da sinistra la lotta contro questo capitalismo selvaggio liberista e affamapopoli…il problema non è quello degli immigrati bisogna abbattere questa europa delle banche e delle regole occorre tornare allo stato imprenditore che interviene nell’economia per salvare cittadini e aziende…questo a parer mio potrà essere fatto solo con una moneta sovrana e una banca nazionale…per quanto riguarda l’europa proporrei un’unione della difesa militare per la lotta al terrosrismo e un’unione delle intelligene per il resto ognuno fa come vuole a casa sua

    • La democrazia per cui tanti giovani partigiani sono morti dovrebbe prevedere e tenere conto anche del mio diritto a non riconoscermi nella rappresentanza politica che ho di fronte … probabilmente se qualcuno lo avesse fatto o lo facesse non si sarebbe arrivati ad astensioni da capogiro ed alla scelta del meno peggio (già Montanelli da destra scriveva “turiamoci il naso”). Anche il discorso che Macron “si può sempre combattere sul piano interno delle sue politiche economiche” non mi convince per niente: intanto è sottovalutare enormemente i danni irreversibili che questo liberismo economico estremo ha già fatto e continuerà a fare, poi è davvero molto ingenuo, principalmente perché quel liberismo ha già distrutto le politiche economiche interne degli stati. Renzi, Macron e compagnia a briscola vengono da lontano; non era già nel ’98 il regalo di D’Alema a Romiti e Confindustria con sindacati e tesserati a masticare amaro? Qui cito proprio D’Alema: “”Preferisco un sindacato che negozi un salario minore oggi, ma per offrire a un giovane un posto di lavoro domani”. E ancora: “Credo sbagliata la posizione di chi alla fine preferisce l’intangibilità di una forma astratta del contratto di lavoro piuttosto che un disoccupato in meno”. A proposito: e i tanti giovani che sono morti nella difesa dei diritti dei lavoratori? Di quelli parliamo il 1 Maggio?

    • A proposito di Trump: non è parte del “meno peggio” quel Gentiloni che è appena andato a scodinzolare negli Stati Uniti in nome del vergognoso accordo con la Libia sugli immigrati? In ogni caso non è stato Trump ma il mito Obama (sempre il meno peggio) a regalare a Monsanto il potere immenso che ha. Come si torna indietro?

  3. Una bella disfida tra neofascisti e neoliberisti a chi è più str*** e a chi raccoglie più polli a colpi di slogan demenziali. Mélenchon ha fatto benissimo a non dare indicazioni di voto per il ballottaggio.

  4. Se non capiamo che non viviamo piu l’epoca di 25/30 anni fa , che non possiamo piu farci dividere in sinistra o destra altrimenti vince la finanza internazionale !!!
    Questo e il vero nemico di tutti noi adesso !!!
    Forza Macron ??!! Vuol dire accettare che i mercati che le multinazionali siano piu forti della volonta del Popolo !! Anzi che il Popolo non conta piu nulla !
    Dobbiamo unire tutti gli sforzi contro questa Europa cosi inumana e ingiusta !

  5. Ma la sinistra dove è finita in Francia e i Europa. Forse invece di continuare a esprimere pareri più o meno qualificati sugli altri bisognerebbe fare u a seria riflessione sulla incapacità della sinistra a interpretare il malessere sociale

  6. Sono di Sinistra, ma mi permetto e mi concedo di chiedermi: cosa ha mai fatto la Sinistra del dopo Berlinguer, per mantenere il consenso raggiunto in quegli anni? Di tutto e di più per allontanare i propri elettori, portando avanti politiche alla maniera DC e forse peggio. quindi evitiamo di fare i puristi e cerchiamo di vedere un bene, nel fatto che i francesi abbiano fermato la destra fascista, poi i Socialisti c’hanno messo molto del loro, per favorire l’ascesa della Le Pen!

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