Perché quella di #Trump è una #leggerazziale

Probabilmente quando un anno fa quella notizia dei discorsi di Adolf Hitler sul comodino di Trump (rivelata a Vanity Fair in tempi non sospetti nel 1990 dall’ex-moglie) è circolata sui giornali di tutto il mondo, chi l’ha riportata si sarà fatto una risatina. Così come ha continuato a farsela di gaffe in gaffe, di insulto in insulto, finché poi un bel giorno (quello dopo le elezioni) la risatina è scomparsa. E l’incubo del “Berlusconi americano” alla Casa Bianca è diventato realtà.

Nonostante tutto, si continua a non prendere sul serio una questione tremendamente seria: perché tra una gaffe e l’altra, a Congresso non ancora formalmente riunito, il Presidente in carica, che a differenza di Obama gode della maggioranza in entrambi i rami del Parlamento, nella sua prima settimana di mandato ha firmato una selva di “executive orders, l’arma cioè con cui Obama aggirava la sua precaria condizione di “anatra zoppa”, che ha caratterizzato sei degli otto anni della sua presidenza.

Dalla follia del Muro col Messico (che va a beneficio dei narcos a scapito di chi fugge dalla violenza e dalle crisi politiche generate ad arte proprio dagli USA e dalle sue multinazionali in tutto il Sudamerica) ai tagli ai fondi per abortire, fino allo smantellamento dell’Obamacare. Direte voi: cavoli degli Americani che se lo sono votato. Certamente, ma sull’ultima questione, quella di impedire l’ingresso negli USA da 7 paesi islamici (Iraq, Siria, Yemen, Libia, Somalia, Sudan o Iran) forse non è ben chiaro che si tratta di una vera e propria legge razziale, condita da del sano conflitto di interessi (varata beffardamente nel giorno della Memoria).

Il proposito di “proteggere la Nazione dall’ingresso del terrorismo straniero negli Stati Uniti”, non ha alcun senso logico, dato che nessuno degli attentatori che hanno colpito in suolo americano proviene da quei territori, che non sono nemmeno tra i primi esportatori dei c.d. “foreign fighters”, e che dalle statistiche la sicurezza negli USA è messa a rischio più dalla libera circolazione delle armi tra cittadini americani che dai terroristi islamici (siamo a 9 contro 11.737).

 Come ha spiegato anche la CNN, la misura colpisce persino chi è in possesso di una “green card” (che non è altro che un “immigrant visa” diverso da quelli turistici etc. che dà l’accesso agli USA senza restrizioni temporali): chi è “colpevole” di essere cittadino di quei 7 paesi non potrà più entrare negli USA. Studenti, coniugi di persone che lavorano negli USA, persone con la doppia cittadinanza che hanno famiglia e casa su suolo americano da decenni non potranno farvi ritorno per la loro nazionalità.

Messi in stato d’arresto negli aeroporti (parliamo di centinaia di persone), senza alcun capo d’imputazione. Non parliamo di semplice accoglienza ai rifugiati o ai richiedenti asilo negata: siamo di fronte a una discriminazione razziale, ovviamente finalizzata a cavalcare la paura per la minaccia terrorista per aumentare consensi ma anche per favorire precisi interessi economici (il neo-presidente si guarda bene dal colpire quei paesi dove le sue aziende fanno affari).

Provate a pensare come reagireste se vi negassero l’ingresso negli USA perché l’Italia è la culla di quella che è stata la più potente organizzazione criminale del mondo (Cosa Nostra) e di quella attualmente in carica (la ‘ndrangheta); pensate se vi arrestassero per questo motivo, lasciandovi senza cibo e acqua per ore e la polizia vi costringesse con metodi poco ortodossi a firmare documenti con cui rinunciate al vostro visto di ingresso. E in tutto questo avete la vostra famiglia che vi aspetta a pochi metri di distanza in aeroporto. Lo trovereste giusto, in nome della “sicurezza dei confini“?

Probabilmente ho una concezione di “grandezza” distorta, ma se questa è la via che hanno gli USA per raggiungerla, Dio (o chi per lui) ci scampi dall’America grande e forte. E speriamo se la riprendano i suoi abitanti originari.

38 commenti su “Perché quella di #Trump è una #leggerazziale”

  1. A Lui, il Trump e a quelli che lo sostengono, tipo Salvini, Meloni, Destra razzista, leghisti buzzurri analfabeti, auguro TUTTO!! ciò che di più orrendo possa capitare a degli esseri così spregevoli e disumani

    • Fulvio Aloisio mi sono informata bene e lo trovo inquietante ,sopratutto l’elenco dei sette paesi ,quello è molto inquietante ,visto che fino ad oggi tutti gli attentati avvenuti in America dall’11 settembre 2001 in avanti sono opera di uomini che non appartengono nessuno ai paesi coinvolti nel provvedimento ,se io sono preoccupata per il mio paese ,come dice di essere lui ,decido di rendere esecutivo un provvedimento del genere ,e primi della lista a non dover entrare perchè devo verificare bene sarebbero stati i cittadini arabi ,poi gli egiziani ,libanesi ,quelli di origine cecena ,afghani pakistani ,tutti attentatori delle stragi in America ,di loro casomai Trump deve aver timore se vuole difendere veramente il suo paese ,il resto sinceramente non lo capisco se me lo vuoi spiegare tu ne sono contenta

    • Fulvio Aloisio e chi ti dice che io ho condiviso quando l’ha fatto Obama?Si sono sicura ,credo che anche Trump dopo l’impeto sia oggi più consapevole ,sembra che abbia fatto un piccolo passo indietro ,sempre convinto …però…..

    • Fulvio Aloisio basta approfondire un po’ l’argomento per scoprire che le due cose sono ben lungi dall’essere equivalenti. Sempre che se ne abbia la voglia… perché, come per la storia del muro, sembra che si continuino a cercare similitudini che non esistono.

  2. Penserei che vengo da un paese di merda e me lo merito, visto anche che i miei concittadini si bevono ofni cazzata gli venga propinata. In quanto a voi penso che siete dei radical chic che ricordano qualcosa di sinistra.

  3. Scusate na cosa io aggiu votato lu partitu comuniscta pe hanni ma poio trovo ca si fannu cosi strani inta stu paisi accusi bellu tutti li niuri ca trasino into camma a risulviri sti cosi

  4. Parlare di scelta razzista è molto azzardato, non per la grvità delle conseguenze ma per l’origine del significato della parola. Seguire politiche razziste in USA, dal punto di vista tradizionale del termine, è vermante difficile vista la eterogeneità della popolazione.
    Sicuramente è una scelta discriminatoria verso cittadini di alcuni paesi del mondo e sopratutto idiota. Pensare che un presidente degli USA faccia una scelta così drastica sulla sola base di uno 0.00001% di terroristi che possono nascondersi tra i migranti e profughi è da ciarlatani e incapaci. Il danno di immagine, culturale ed economico è enorme per un paese che deve la sua ricchezza alla diversità e all’apertura delle frontiere.
    Detto questo vorrei far presente anche il pericoloso autoritarismo contenuto in questi Executive orders; senza completare la sua squadra di governo e senza passare per i due rami parlamentari, tra l’altro a guida repubblicana!, questo incapace pseudo-fascista mette a repentaglio la cultura stessa degli USA.
    I cittadini americani avranno davanti 4 anni molto difficili.

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