#BastaunSi? #MaAncheNO – ecco il nostro speciale sul Referendum

Ve lo avevamo annunciato qualche settimana fa sulla nostra pagina Facebook e come antipasto vi avevamo servito un articolo interamente dedicato al metodo con cui è stata discussa (si fa per dire) e poi approvata la nuova riforma costituzionale sulla quale saremo chiamati noi cittadini ad esprimerci esattamente fra un mese, domenica 4 dicembre. Per l’occasione vi avevamo anche presentato Arturo, gufo partigiano impertinente, nato dalla mia fantasia e dalla matita di Marco Cardilli, oramai eletto a furor di popolo nuova mascotte di questo blog (che, lo ricordiamo, è in finale come miglior sito politico d’opinione agli Oscar della Rete e per vincere serve anche il vostro voto).

Ora, dopo settimane di accuse da parte dei trinariciuti renziani di voler bloccare il Paese, di votare NO solo per fare un dispetto a Renzi e via discorrendo sul piano delle banalità che oramai affollano i social media, possiamo elencarvi con orgoglio le motivazioni puntuali per le quali il 4 dicembre voteremo contro questa riforma costituzionale. Ci abbiamo messo un po’ anche perché siamo andati effettivamente a valutare le possibili conseguenze di un’entrata in vigore di questo testo e, soprattutto sui suoi cavalli di battaglia (superamento del bicameralismo perfetto e riduzione dei costi della politica), ci siamo accorti che il vero salto nel buio ci sarebbe con la vittoria del Sì.

Abbiamo voluto dare un’organicità a questa nostra analisi che soppesasse le esigenze di una comunicazione efficace delle nostre ragioni con un livello di approfondimento della materia elevato, senza scadere in tecnicismi astrusi e nemmeno abbandonandoci ai meri slogan. Soprattutto, siamo voluti rimanere sulla Riforma: uno dei problemi fondamentali di questa campagna elettorale è che su entrambi i fronti si utilizzano argomenti, a partire da quello “voti con Verdini/Salvini“, che oltre a non c’entrare nulla con il testo referendario sono anche avvilenti intellettualmente, anche se certificano l’infimo livello a cui è arrivato il dibattito politico in Italia, ostaggio della mediocrità e della demagogia un tanto al chilo.

Per questo abbiamo voluto dare parecchio risalto solamente alle balle inerenti il testo costituzionale (soprattutto per quanto riguarda la riduzione dei costi) e non ci metteremo mai a dire, nella sezione News e Commenti, “votate NO perché il governo ha fatto il Jobs Act” o similari. Se ci siamo schierati contro questa riforma è perché vediamo il concreto rischio di un restringimento degli spazi di partecipazione alla vita democratica di questo Paese, non solo per come è stata riformata la disciplina degli istituti di democrazia diretta ma anche per le elezioni indirette che vengono introdotte sia al Senato che nelle Province (che cambieranno semplicemente nome), oltre all’introduzione di meccanismi come la moltiplicazione dei procedimenti legislativi che non porteranno per nulla ad una maggiore efficienza nel funzionamento delle Istituzioni.

Vediamo invece un rafforzamento indiretto, con il combinato disposto Riforma+Italicum, dell’uomo solo al comando, benché formalmente la riforma non tocchi i poteri del Presidente del Consiglio: il “capo” (così viene chiamato nell’Italicum) del partito che otterrà la maggioranza assoluta grazie ad un premio di maggioranza abnorme (altro che legge truffa del 1953) avrà il controllo totale della Camera, l’unica a votargli la fiducia, non tanto e non solo per gli effetti dell’Italicum, ma anche della Riforma, che assegna “la corsia preferenziale” per quei disegni di legge considerati essenziali per il programma del Governo, al quale basterà solamente la maggioranza assoluta, ad esempio, per dichiarare lo stato di guerra o per approvare un’amnistia o un indulto. Il tutto senza alcun contropotere effettivo: anche per questo motivo, a prescindere dall’Italicum, questa Riforma va bocciata, perché per la natura stessa del nostro sistema istituzionale per governare c’è bisogno della maggioranza del 50% + 1 e qualsiasi legge elettorale dovrà garantirla. L’Italicum ha l’aggravante che collocherà l’indirizzo politico della Camera al di fuori del sistema parlamentare, in particolare nelle mani del “Capo” del primo partito, chiunque esso sia (ne abbiamo già parlato qui).

Abbiamo creato una sezione ad hoc del blog dove troverete i 7 articoli di approfondimento insieme alle news e ai nostri commenti di natura più prettamente politica sul dibattito referendario in generale. Qui di seguito vi elenchiamo le sette aree tematiche in cui abbiamo deciso di dividere l’analisi del testo costituzionale.

A proposito del metodo

Come sarà il nuovo Senato

Il “superamento del Bicameralismo perfetto

Gli istituti di democrazia diretta

Gli Organi di garanzia

L’abolizione del CNEL

La Controriforma del Titolo V

Ha ragione chi dice che non è un voto per o contro il Governo, né hanno senso le classiche distinzioni sull’asse destra/sinistra quando si parla di Costituzione. Non è vero che chi vota NO non ha alcuna proposta alternativa (sono state fatte, ma i fautori della riforma volevano intestarsela da soli e hanno chiuso ad ogni mediazione positiva sul testo, come ricordiamo nell’articolo sul metodo). Certamente, però, votando NO si vota contro un certo modo di fare politica basato sulla prepotenza, l’arroganza e l’approssimazione che oramai caratterizzano questi tempi e si apre la strada a una possibile rinascita di quel modello di politica in cui noi crediamo e abbiamo sempre creduto in questi anni in cui Qualcosa di Sinistra è diventato sempre più un luogo di riflessione e approfondimento che vuole stimolare il dibattito e risvegliare le coscienze e il ragionamento.

21 commenti su “#BastaunSi? #MaAncheNO – ecco il nostro speciale sul Referendum”

  1. Probabilmente gli unici sostenitori del NO in grado di dare spiegazioni che non si fondano su stupidi slogan. Vi faccio i più sentiti complimenti. La vera riforma di cui ha bisogno questo Paese è quella della classe dirigente. Le cose non cambieranno mai se non cambiano le persone. E chi si presenta come “Il Rottamatore” non può promettere rinnovamento, se poi risulta identico all’archetipo di uomo politico a cui ci siamo abituati negli ultimi 20 anni, con tratti democristiani.

  2. Ho già risposto riguardo a tutti gli articoli che avete postato…continuo a non capire la vostra posizione…mi sono letto gli articoli che se verranno approvati diventeranno la nostra nuova costituzione e non ci trovo niente di così scritto male. Non mi preoccupo di chi vincerà le prossime elezioni il popolo sovrano decide, e ritengo giusto che chi vince detti la linea politica. L’unica cosa che contesto a questa riforma associata alla nuova legge elettorale è il non aver istituzionalizzato le primarie…ma visto il nostro sistema partitico forse non sarebbe possibile.
    Quindi forse a questo punto si tratta veramente di decidere che “tipo” di democrazia ci piace di più. Io vorrei che ci fosse qualcuno che si prenda meriti e demeriti di una legislazione e questo secondo me avverrà con il SI.

    • Il merito e il demerito si potrebbe avere con un sistema di tipo presidenzialistico. Con questo nuovo sistema ci saranno sempre le scuse della maggioranza diversa tra camera e senato, del conflitto di attribuzione e di competenze e quella degli oppositori politici interni allo stesso partito che governa. No, non è una riforma valida

    • Non sono completamente d’accordo in quanto comunque gran parte delle leggi vengono approvate dalla camera e quindi da chi sostiene il governo. Poi le scuse si trovano sempre lo sai

    • Poiché questa riforma risulta prioritaria, nonostante mesi e mesi di propaganda a reti unificate, solo all’otto per cento degli italiani, è chiaro che la riforma serve (sarebbe servita?) per dare una spallata all’opposizione e ai corpi intermedi che creano qualche ostacolo a Renzi che pensa (pensava) di vincere facile…punti di vista.

    • Sicuramente Renzi dovesse vincere il SI risulterebbe più forte sia sul fronte interno (e io NON sarei contento) che verso le opposizioni…ma personalmente del destino di Renzi non ho interesse.
      Voto si non a favore del governo o del suo presidente ma voto SI perché questa riforma secondo me non è male

  3. IO SONO DI SINISTRA, PUNTO. PERO’ ADESSO NE HO PIENI I COGLIONI DI SENTIRE , DALLA SORELLA DELLA DESTRA, SI, NO, SI, NO……………FATE TUTTI SCHIFO……E’ GIA’ UNA RIFORMA DI MERDA….MA DI MERDA…………VEDERE POI TUTTA LA SINISTRA IN MILLE RIGAGNOLI, FATE PIU’ SCHIFO DI QUALSIASI ALTRO IDEALE………….ANDATE AFFANCULO………….DETTO DA UNO CHE SI CONSIDERA COMUNISTA…….DI CUI VOI NON AVETE NIENTE A CHE FARE.

  4. tempo fa mi sono preso la briga di leggere il vecchio ed il nuovo testo e mi sono fatto un opinione. punto uno : la riforma è scritta male, incompleta, contraddittoria e non si capisce dove vada a parare. punto due : è uno specchietto per le allodole perché si promettono riduzioni di costi ed aumenti di efficienza che servono a molto poco se paragonati a quelli che si potrebbero ottenere disciplinando i privilegi, gli appalti, le spese sanitarie, ecc. ecc. punto tre : potrebbe essere l’ennesima legge quasi inutile, ma diventa molto pericolosa se unita alla legge elettorale perché in quel caso i cittadini voterebbero i partiti ( ? ), ma quali partiti, ce n’è solo uno o quasi. punto quattro : Renzi ha voluto questa ridicola ( ridicola è il mio giudizio ) riforma anche per far vedere all’Italia ed all’Europa che fa qualcosa, ma non è quello che serve alla gente comune che chiede dignità ( lavoro + casa + istruzione + salute ). C’è anche dell’altro, ma mi fermo qui. Quindi : PERCHE’ SI DOVREBBE VOTARE SI’ ? Io voto NO anche per dimostrare che non mi faccio prendere in giro, che di questa riforma non me ne faccio niente specie se non si vogliono risolvere i problemi reali del paese ( è troppo lungo, non lo leggerà nessuno ! )

  5. AVVISO: Abbiamo bloccato dalla pagina alcuni utenti, come già fatto qualche giorno fa, in quanto commentavano non nel merito farcendoli di insulti e utilizzando modalità di posting tipiche del trolling. Visto che gli inviti ad abbassare i toni e ad argomentare nel merito non sono stati colti dai soggetti, questi (come chiunque altro in futuro) sono stati bloccati.
    staff

  6. NO a questo pasticcio che elimina la possibilità di progettare il più possibile le leggi ed improvvisarle il meno possibile, grazie all’attuale bicameralismo perfetto. Quest’ultimo non è stato di certo inventato a caso. Per la serie: “I lavori fatti con la fretta, non saranno mai svolti bene”.

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