Censura #Berlinguer, ecco la “democrazia autoritaria” di #Renzi

Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c’era rimasto nessuno a protestare.
(Bertolt Brecht)

L’epurazione di Bianca Berlinguer dalla direzione del TG3 è solo l’ultimo capitolo di una deriva autoritaria che ha inizio molto tempo fa e di cui Matteo Renzi è solo l’ultimo prodotto, a ben vedere il peggiore, vista l’arroganza, la protervia e la sfacciataggine con cui vengono rivendicate alcune delle pagine peggiori della democrazia di questo paese, basti pensare al decreto sulle banche, per fare un esempio.

Iniziò tutto con la consacrazione di Bettino Craxi a leader indiscusso del Partito Socialista Italiano (avvenuta, secondo Fabrizio Cicchitto nel 1993, coi soldi della P2): a cogliere subito i primi sintomi del male che ancora oggi attanaglia la politica italiana fu un lucidissimo Norberto Bobbio in un articolo su “La Stampa” del 16 maggio 1984 dove il politologo italiano stigmatizzava l’elezione congressuale di Bettino Craxi a Segretario generale del PSI per “acclamazione”, denunciandone il significato personalistico e autoritario, che sembrava reintrodurre sulla scena italiana il culto del “capo carismatico” e nel partito la pratica proprietaria del “padrone” al di sopra delle regole. Metteva in guardia dai rischi di una politica personalistica e spettacolare, che avrebbe finito per svuotare di significato la vita democratica dei partiti.

Scriveva Bobbio: “L’elezione per acclamazione non è democratica, è la più radicale antitesi dell’elezione democratica. È la maniera, che dopo Max Weber non dovrebbe avere più segreti, con cui i seguaci legittimano il capo carismatico; un capo che proprio per essere eletto per acclamazione non è responsabile davanti ai suoi elettori. L’acclamazione, in altre parole, non è un’elezione, è un’investitura. Il capo che ha ricevuto un’investitura, nel momento stesso che la riceve, è svincolato da ogni mandato e risponde soltanto di fronte a se stesso e alla sua emissione. Possibile che il congresso che ha compiuto un tale atto, e l’onorevole Craxi che l’ha accettato, non si siano resi conto dell’errore madornale che stavano compiendo, soprattutto nel momento in cui il partito socialista e il presidente del Consiglio che lo rappresenta sono accusati, a torto o a ragione, di tendenze autoritarie?

È questo uno dei motivi per cui Bobbio, insieme al meglio della tradizione socialista (Lombardi, Giolitti, Codignola, Enriquez, giusto per fare dei nomi), abbandonò il PSI di Craxi, che nella sua rovina finì per sacrificare l’intera tradizione socialista. Si è visto poi che molto dell’elettorato del leader socialista e numerosi dirigenti che a lui devono la carriera, si sono rifugiati in massa sotto le bandiere di Berlusconi, contribuendo alla nascita di una nuova destra che dal craxismo ha avuto molto da imparare.

Andato in crisi Berlusconi, quel modello ha ritrovato nuova linfa vitale nel Partito Democratico con Matteo Renzi, che sfruttando una crisi della politica, della società e dell’economia senza precedenti si è accreditato come innovatore laddove invece riproduceva gli stessi vizi e mali del passato (clientelismo, affarismo, conflitti di interessi, sottogoverno, lottizzazioni politiche) e innestava sul modello precedente un fideismo acritico che nemmeno l’efficace figura del “trinariciuto di partito” descritta da Guareschi basta più per descrivere quell’ondata di qualunquismo mista a violenza verbale, ignoranza e pressapochismo che anima questi invasati da tastiera, sempre pronti a difendere il capo, dividendo il mondo tra “noi” e “voi”, infilando in quest’ultima categoria chiunque osi non adorare il loro leader. Siamo ben oltre al “culto del capo carismatico”, siamo a un passo dalla dittatura.

Perché quando si modifica la legge elettorale a propria immagine e somiglianza e si fa altrettanto con la Costituzione, colpendone lo Spirito e svuotandone la funzione di difesa delle minoranze e della democrazia, l’obiettivo è chiaro: si vuole privatizzare definitivamente la democrazia italiana, che pure è già in mano a elite finanziarie che, come insegna Bauman, hanno un potere grandissimo perché sono svincolati territorialmente dallo Stato che controllano.

Renzi è un fantoccio, ma è un fantoccio pericoloso: incarna tutti i vizi e i mali della democrazia italiana e questo editto di agosto contro Bianca Berlinguer, rea di non inginocchiare il TG3 ai desiderata governativi, ne è la prova ultima e definitiva. Intendiamoci: nessuno è intoccabile, tanto meno per il cognome che porta, ma qui non si tratta né della persona né del cognome. Stiamo parlando della difesa di uno dei principi cardini delle democrazie liberali, cioè che i direttori dei TG del servizio pubblico non può deciderli il capo del Governo per interposta persona.

Perché dopo la sconfitta alle amministrative e dopo gli ultimi allarmanti sondaggi che danno il NO saldamente in testa col 54% dei consensi, Palazzo Chigi punta a trasformare il TG3 in un’Unità bis, completamente schierata col governo e che tenti di anestetizzare l’opinione pubblica, laddove invece il TG di Bianca Berlinguer non solo dava tutte le notizie ma dava anche spazio alle ragioni del NO, che secondo gli ultimi dati AGCOM, ha ottenuto sulle reti RAI solo il 22% dello spazio contro il 78% del SI’.

L’obiettivo è talmente evidente che in RAI nessuno aveva pensato a uno spazio adeguato nei palinsesti per il famoso programma di approfondimento politico promesso alla Berlinguer di cui vanno cianciando tutti i giornali; non solo, la prassi vorrebbe che il “Piano Generale delle News”, che contiene strategie e nuovi nomi per le direzioni del TG, passi prima dalla Commissione di Vigilanza e poi dal CDA per la definitiva approvazione. Invece Campo Dall’Orto ha messo all’ordine del giorno dell’ultimo CDA che si terrà mercoledì la questione nomine, che in realtà diventa semplicemente una “Questione Berlinguer“. Tra offerte ridicole e teatrini degni della peggiore Prima Repubblica, la questione è ancora aperta e vedremo come si evolverà nelle prossime ore, anche alla luce della convocazione della Commissione di Vigilanza RAI.

In qualunque caso, ha ragione Nando dalla Chiesa, quando ieri ha scritto: “più sarà chiara la cultura autoritaria alla radice del referendum (e di tutto il disegno di potere con cui si è pensato di privatizzare la Repubblica) più sarà facile sconfiggere la grancassa della propaganda.” Se ci fossero ancora dubbi, dopo l’ennesima prova delle pulsioni autoritarie dell’attuale premier, che non si è mai confrontato nelle urne sul suo progetto di Paese e governa con un Parlamento eletto con legge incostituzionale, votare NO al referendum costituzionale diventa una necessità impellente per salvare quel che resta della democrazia italiana.

Viceversa, tra qualche anno, forse meno, quello che giudichiamo intollerabile in Turchia accadrà anche qui da noi e diranno anche che è “normale”.

100 commenti su “Censura #Berlinguer, ecco la “democrazia autoritaria” di #Renzi”

  1. Nonperdiamo tanto…. Bianca non esprime certo il pensiero socialista anche Lei è una brava Capitalista. Anche se un pochino migliore di Renzie. Namasté :-) <3

    • Bianca è una giornalista, racconta fatti, sotto questo profilo ha fatto bene o male il suo mestiere? Se no, bastava il primo anno per mandarla via… invece si fa ora, prima del referendum.
      (PF)

  2. Sergio questa però me la spieghi. La Bianca no caspita…ora da comunista quale sono mi son tappata il naso visto rimasta orfana di partito. Ora si esagera. Puzza di fascio e di DC…se poi ci mettiamo i penta mi viene da piangere. Io che vivo con Marx e il Guevara sul comodino!!!

  3. Non perdiamo tanto???? Bianca capitalista? Ma parliamo della stessa persona??? Se aggiungo il calcio in culo alla Concita che rispondete??? Poca roba anche lei??? Mah…

  4. Non è che non mi fido di voi ,ma siamo sicuri che il responsabile sia Renzi,non vi pare troppo semplicistica come soluzione,capisco che qualsiasi cosa succede ormai è colpa di Renzi,magari si tratta di un avvicendamento dovuto al calo degli ascolti.

    • Non è il calo di ascolti. I veri dati danno Rai tre sempre in positivo. Diciamo solo che bianca non si è mai piegata davanti a tessere di partito,o a coalizioni. Ha sempre fatto informazione quasi indipendente e senza faziosità. Evidentemente da fastidio a chi vorrebbe pilotare tutto e tutti…persino gli share in seconda serata. Renzi col pd o con la sinistra ha poco a che fare…nemmeno Berlusconi osò tanto….almeno che non sia un altra pedina del Nazzareno…come siamo stati noi liguri…finiti con toti e salvini…

    • Un altro come Enrico? Io son della vecchia guardia Paola Rossi…vedo difficile sradicare Matteo per ricostituire la vecchia e sana sinistra…non c è nessuno così pulito e motivato…nemmeno il comico che ben conosco…chi è come me in questo momento è orfano di partito….facile da fagocitare…molti son migrati nei penta…molti nella lega e tanti in partitini inutili, buoni solo a frammentare un grande pensiero. Spero solo che un cambiamento ci sia ma la vedo dura. Noi a Genova poi siamo nella disperazione più totale…toti e salvini…non c è mai fine al peggio.

  5. Anche se non è colpa di Renzie ne ha accomulate così tante che è ora di toglierlo di torno non è certo questa faccenda che fa la differenza… Namasté :-) <3

  6. Cioe’, non e’ per dire, ma non e’ perche’ una si chiama Berlinguer deve avere il posto a vita. Una buina rotazione non sarebbe mica male.il Tg3 e’ ingessato e ha perso quell’innivazipp

    • Invece la signora Maggioni grande capacità? E la Bignardi? Le epurazioni le fanno gli utenti e non un capetto a cui si deve dire solo si. Compriamo i robot che leggono i tg .

  7. Beh…Diciamo almeno che se Enrico ha teorizzato il Compromesso … Bianca lo ha realizzato in Pratica con il suo lavoro. Con i compromessi teorici o praticoni, magari con il pretesto di doversi guadagnare da vivere, non si va molto lontani. Nanasté :-) <3

  8. Bianca non è per niente in buon odor di Comunismo…. Non lo era Enrico… Figuriamoci lei. Se poi la si paragona ad altri…beh un po’ più a sinistra di molti (quanto siami caduti in basso…) lo è di sicuro. Namasté <3 :-)

  9. “nessuno è intoccabile”… Ma chiunque si azzardi a riorganizzare Rai 3 o a fare delle critiche alla Berlinguer viene accusato di autoritarismo. Renzi ha mille difetti, ma non è lui che sta allungando le mani sulla Rai, chiedete info piuttosto ai vertici Rai e all’Autorità Garante delle Telecomunicazioni, su cui fin dal 2013 il M5S sta allungando le manine perché, alla faccia dell’autonomia e della lotta alle lottizzazioni partitocratiche, ha preteso ed ottenuto in quanto forza di opposizione il diritto di prelazione sulle nomine…. Renzi non è per niente un leader di sinistra, ma non potete addossargli colpe che appartengono ad altri, altrettanto pericolosi, autoritari e culturalmente fascisti.

    • Non importa chi è stato , i metodi sono abominevoli . Penso ancora all’epurata di minzolini , TizianaFerrario procedimenti da paese del terzo o quarto mondo.

  10. Degenerano le incarnazioni della Sinistra non certo la Sinistra o il Socialismo o il Comunismo in sé. Le Analisi Socialiste/Conuniste e gli Ideali sono più. Attuali che mai. Namasté :-) <3

  11. Non ci vuole molto a prevedere che Renzi perderà il referendum. Temo però che la tendenza autoritaria insita nella riforma costituzionale stia prendendo forma e corpo nelle varie leggi emanate dal governo Renzi. Non c’è bisogno di farne l’elenco!

  12. L’Italia non è il Paese delle rivolte di partito o delle rivoluzioni, almeno dal secondo conflitto mondiale. Parlare di come il PCI di Berlinguer non seguisse i canoni del Comunismo Rivoluzionario mi sembra inutile e polemico: non si sta parlando del PCI ma di come il Governo Renzi abbia le mani strette sulla Rai. Le informazioni espresse nell’articolo posso essere messe in discussione, ma ricordiamo che le influenze governative sulla televisione nazionale sono ben note. Il dubbio è d’obbligo, così come il libero pensiero. Non lasciamoci andare a becere esclamazioni di protesta ma teniamo alto il livello d’informazione e cultura.

  13. Ennesima prova di che bel tipo di presidente del consiglio abbiamo… a lui il…. pagliaccetto, vanno bene solo quelli che dicono signorsi, quelli dei salotti, quelli che rubano e portano i soldi nei paradisi fiscali, NON vanno bene invece, chi cerca di far conoscere la verità e la realtà di questa Italia conciata male, e quindi come i peggiori dittatori esegue le epurazioni!! Sta imparando velocemente da Erdogan e Company.

  14. Noi italiani siamo incredibili. Quando l’hanno nominata, tutti a dire che era frutto del fatto che si chiamasse Berlinguer. Magari adesso la mandano al TG1, visto che si è dimostrata in gamba e seria.

  15. Condivido ,via i partiti dalla rai e a ben vedere poi potremmo dire via dalla Rai gli uomini del presidente del consiglio perche i partiti non esistono più.

  16. Italia un paese al servizio del padrone fanno sempre piu schifo peggio di berlusconi mangiapane a tradimento
    Io quello che vorrei capire e ma i 50 enni del PD che hanno militato nel PCI come fanno a guardarsi allo specchio non sono mai stati di sinistra comincio a pensare che fossero agenti infiltrati della DC napolitano in testa altrimenti non si spiega quello che sta succedendo non si erano mai viste politiche tanto di destra in italia

  17. C’è gente che pensa che essere Comunisti bisognerebbe essere morti di fame.invece di essere nn dico contenti ma almeno soddisfatti che c’è persone che stanno bene…..se ne potrebbero fregare adeguarsi al padrone di turno e invece NO STANNO CN LA SCHIENA DRITTA NN SI PIEGANO .E STIAMO A CRITICARLI …POVERI COME SIAMO POVERI

  18. Chi non sentirà la mancanza di Bianca si è commentato da solo. Gli ridó volentieri Toti che in Liguria non serve a nulla…. altrimenti toglie le bende alla mummia Fede che fa fico e non impegna….

  19. ” Bamboccione” se ti togli di mezzo fai più bella figura! Stai solo facendo danni alla Democrazia! Sai almeno cosa vuol dire Democrazia? Da ciò che stai combinando ci fai capire che non lo sai !!!!!!

  20. Il referendum si avvicina e sente odore di bruciato, in fondo desidera solo un ambiente più soft e condiscendente…ma
    così facendo continua a lavorare per i 5 stelle.
    E non mi dispiace, da ex elettrice di PCI poi Pds, PD.
    Mai più avranno il mio voto.

  21. Non date informazione Voi si che siete di parte! Perchè vi fa paura Renzi e non Grillo e i suoi camerati? Questa difesa della Berlinguer non è giustificativa di alcunché…

  22. ma senti che cosa devo sentire da parte di una sinistra inesistente e inutile parlare sempre male di un’altro partito di sinistra e una cosa deplorevole sono 20 anni che non avete un esponente al governo aaaaaaoooo siamo nel 2016 sveglia comunisti inutili con il vostro 1% non andate da nessuna parte siete ,,,come diceva sgarbi,,,cadaveri anzi zombi

  23. …è avvilente vedere le copie dei telegiornali trasmesse in TV, è appiattimento mentale, quello che vogliono, ma cercheremo di resistere proprio in “BARBA” a questi insulsi personaggi… che creano solo imbarazzo e vergogna in tutto il mondo….

  24. Non si tratta a volte di essere di destra o di sinistra, si tratta di essere una persona seria e Bianca Berlinguer è una di queste….si tratta di fare a volte le cose perbene e rimuovere lei come direttore del Tg3 è stata una cosa di pessimo gusto…uno poi è invogliato a pensare male ma se nn è dittatura questa poco ci manca…

  25. Dico io, ma quando è stata assunta e poi promossa nessuno ha avuto il dubbio che l’unico merito fosse il cognome? Per questo non voglio dire che non sia brava, anzi, piace anche a me, sta di fatto che in Rai 3 non è la sola ad avere un cognome importante e di provenienza da una certa parte politica.

  26. Renzo e’un pagliaccio,gli italiani non si meritano un bugiardo di tale portata,purtroppo il suo immenso egocentrismo lo porta a disfarsi di una giornalista preparata e giusta per mettere al suo posto un leccaculo che tanto è senza idee personali ma disponibile a qualunque compromesso pur di avere un posto di prestigio

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