Ma la #Sinistra dov’è?

La politica ha sempre avuto a che fare con gli animali: essi, come nei racconti popolari, rappresentano valori e sensazioni. Un secolo fa uno dei simboli più amati dai laburisti inglesi era il lupo travestito da agnello, simbolo del proletariato che nasconde la sua forza per poi liberarla divorando il sistema. Oggi la sinistra viene sempre più paragonata al panda: pigro, grassoccio, in via d’estinzione. Sembra una fine un po’ ingloriosa (con tutto il rispetto per i panda) dopo un secolo e mezzo di rivoluzioni, scioperi generali e compromessi storici.

Perché? C’è chi predica l’economia di oggi come distruttrice definitiva delle classi sociali. Niente più proletariato, né borghesia! Altro che Marx e Lenin, ci volevano Reagan e la Thatcher per eliminare le differenze di classe. Per questo motivo, dicono, i partiti di sinistra si assestano ormai intorno al 4-5%. Spiegatemi allora cosa sono i cassintegrati, gli esodati, i disoccupati cronici, i pensionati mantenuti dai figli e i figli mantenuti dai pensionati. Spiegatemi cosa sono gli invisibili delle grandi periferie in cui lo Stato non esiste (ma la mafia sì), i laureati precari, i dipendenti sfruttati non solo dalle multinazionali, ma anche dai tanto decantati piccoli imprenditori. Tutta questa gente costituisce il popolo della sinistra, è chiaro. Un popolo con cui la sinistra stessa ha perso ogni contatto.

Le conseguenze sono disastrose: le politiche neo-liberiste non trovano nessun argine e continuano a massacrare i diritti sociali. Per di più i partiti, che per quarant’anni durante la Prima Repubblica sono riusciti a collegare le masse alle istituzioni democratiche, hanno esaurito la loro spinta propulsiva. Così le fasce più deboli della popolazione, orfane, sono spinte verso l’astensionismo o i populisti.

Adesso, ci sono dei precisi responsabili per tutto ciò. Il capitalismo che negli ultimi trent’anni ha acquistato spavalderia e aggressività ancora maggiori? Troppo facile liquidare la questione così. E’ ora che al banco degli imputati si faccia sedere la sinistra stessa. Quei rivoluzionari nati da incendiari e morti da pompieri, fulminati da miracolose conversioni sulla via di Damasco. Lasciando perdere casi eclatanti come i vari compagni Ferrara, Bondi, Adornato e simili, traghettati con nonchalance a destra, anche il resto della truppa non scherza. Il pesante armamentario ideologico è finito nel ripostiglio, naturalmente. Si sa, i tempi cambiano. Così D’Alema scopre la terza via (un modo più attraente per dire “centro”), Veltroni diventa liberal. Se poi insieme a tutto il resto si getta via anche la questione morale, ecco che il capolavoro è completo.

Per farla breve, il ricambio generazionale è stato disastroso e i risultati si vedono. Pensate agli scalcagnati manovali in Berlinguer ti voglio bene di Bertolucci, con Roberto Benigni! Arrabbiati con il mondo, ma sinceramente innamorati dell’idea comunista. Un rapporto passionale, un po’ grezzo ma senza troppi ghirigori da intellettuali. Oggi resta solo la rabbia, che qualcuno vorrebbe trasformare in odio e violenza.

E dall’altra parte? La sedicente “sinistra di governo” è la migliore amica dei potenti, accetta a braccia aperte padroncini e capi locali, riabilita Craxi, Fanfani e perché no, tra qualche anno forse anche Andreotti. Dal canto suo l’ennesima “cosa rossa” nata dall’unione di Sel e alcuni fuoriusciti dal Pd sembra il vecchio che avanza (a passo di gambero): parole di fuoco, ma nei fatti meglio essere più moderati per conservare le amministrazioni sparse qua e là in tutta l’Italia. Dunque il Pd è il demonio, ma non bisogna rompere il centrosinistra. Un colpo al cerchio e uno alla botte, fino a sfasciare sia l’uno che l’altra. Tutte le altre realtà di tale area politica sono al momento troppo piccole per poter essere di massa, sperando che in futuro lo diventino. Già, perché da una tale sinistra perbenista e imborghesita non possiamo aspettarci lotte, al massimo degli aperitivi. Insomma, vogliamo pane? Ci toccherà mangiare brioche. Magari pure Maria Antonietta era compagna.

Oppure no. Oppure tocca a noi costruire la sinistra nuova, alternativa, con una cultura politica che le permetta di governare il Paese e reagire alle turbo-ingiustizie del turbo-capitalismo. Tocca a noi anteporre la moralità a tutto il resto, senza cedere ai giochi sporchi e nemmeno a quelli opachi. Trasparenza, per la miseria, è così semplice. Tocca a noi appropriarci di quel motto della sinistra radicale francese, con una piccola postilla: le nostre vite valgono più dei vostri profitti. E delle vostre cariche.

58 commenti su “Ma la #Sinistra dov’è?”

  1. AAA cercasi … La verità è che non abbiamo più uomini di sinistra. Quelli che provengono dalla sinistra storica ormai sono sazi nel loro benessere e privi di idee per rilanciare una politica di sinistra. Per non parlare del PD, una creatura nata per scompaginare le idee e servirle come marmellata ad una vasta e variegata platea. Lo notiamo nell’azione governativa dell’esecutivo, un’azione volta a tutelare i diritti dei più forti. Privilegi, banche, ricchezze, imprenditori e patrimoni sono i soli tutelati. I giovani vengono considerati come forza lavoro di bassa lega da datori di lavoro premiati dal governo per assunzioni fittizie a nostro carico. I circoli testimonianza del ricordo di un PCI, che nei loro dibattiti ispiravano le politiche sociali, sono ormai stati messi in disuso dal renzismo che preferisce ispirarsi più che mai ad un partito della nazione, versione dorotea.

  2. Cambiate ideologie. Non soffermatevi allo stesso partito che dagli anni 80 non ha mai dimostrato di essere opposizione o governo ma più un inciuciata di palazzo con “l’avversario”. Provate a cambiare!

    • Se dobbiamo cambiare e adeguarsi a Renzi e diventare di destra come è lui e dove vuol portare il mio ex partito è meglio rimanere alle nostre radici di vecchia sinistra quella che difendeva i lavoratori (vedi articolo 18) e non i vari Marchionne, Serra, e compani. Adeguatevi voi che la sinistra non sapete nemmeno cosa sia.

  3. Concordo molto sull’analisi. Ma è anche un problema di ideologia! Le idee,se sono buone restano per l’eternità, o, almeno, fino a che non ti CONVINCONO che applicandole crei disparità, sofferenza, discriminazione. Io noto che, dalla fine del PCI, le differenze sono maggiori, le discriminazioni aumentano, le sofferenze si fa finta che non esistano. Penso che in giro per l’Italia ci siano menti, spesso giovanissime, capaci di risolvere i problemi che affliggono l’umanità, partendo dal nostro Paese. Ma attenzione alle “regole”, stanno facendo in modo che chi non sta bene al manovratore, è fuori! Quindi, se passa l’idea che una forza che rappresenta il 3,5% non deve essere rappresentata nelle Istituzioni, significa che è una regola che è peggiore del primo fascismo! La Storia, è la prima maestra di vita! Compito principale, per le menti più aperte è: NON RIPERCORRERLA!

  4. La sinistra è quel contenitore di forze politiche che vogliono spendere e spandere per far felici tutti. La sinistra così intesa è crollata davanti ad un implacabile nemico: l’aritmetica.
    Una volta che sinistra e aritmetica avranno fatto la pace, forse sarà possibile un revival.

    • Ma perchè con queste idee non rimanevate nella DC invece di usurparci l’unico partito che aveva sempre difeso la classe operaia. Siete voi con la vostra DC che avete rovinato l’Italia e ora anche l’idea del nostro partito

    • Mi pare che i D’Alema, i Weltroni, i Fassino e compagnia fossero già nel TUO partito. Partito che ti puoi tenere stretto, perché io non voglio avere proprio niente a che fare con una specie di partito popolare in salsa stalinista.
      Poi se credi davvero che si possa fare debiti a profusione, svalutare i risparmi dei lavoratori e pompare clientelismo a fondo perduto, allora forse è per questo che a sinistra non riusciamo ad avere un programma credibile.
      Poi puoi rimanere nel tuo PD e credere che un giorno sorgerà il Cavaliere Bianco che vi mostrerà la strada per il Sol dell’Avvenire: scelta tua.

    • Io prendo il debito pubblico della Grecia: ai greci nessuno presta più i soldi. Con un piccolo sforzo potresti saperlo anche tu.
      Però avanti così, eh: la sinistra ora deve essere per la distribuzione, non più per la redistribuzione.

    • @ Daniel. Quindi mentre 62 persone possiedono come il mondo intero tu, invece di prendere le risorse da queste 62 persone, spendi a debito, in modo tale che poi questi debiti saranno ripagati a spese di tutta la collettività e non solo di quelle 62 persone. Sì, è molto di sinistra il tuo ragionamento, della sinistra di oggi, la sinistra inutile.

    • Maurizio Candido sei tu e quelli come te che sono venuti a sinistra falsando tutti quegli ideali che componevano questa parte politica mascherati da proletari non avete fatto che usurpare i voti con i quali avevamo costruito un partito di sinistra vera con l’appoggio in questo hai ragione dei vari D’Alema Veltroni e Napolitano i quali ultimi due non sono mai stati dei veri comunisti ITALIANI e non a caso ho scritto ITALIANI in maiuscolo per far capire che il partito comunista italiano non ha mai avuto a che fare con quello che i mistificatori hanno sempre voluto far credere che avesse a che fare con con lo Stalinismo o con quel comunismo che secondo voi mangiava i bambini era la politica del tuo idolo Berlusconi che c’ha costruito tutta la sua Vita politica. Ne avrei molte altre cose da farti capire ma credo non ne valga la pena.

  5. Mi chiedo se è mai esistita la ” vera ” sinistra in Italia , certamente da 20-30 anni è stata praticamente inesistente ora , con l’ avvento di Renzi , la desertificazione imperante.

  6. La sinistra sin dai travagli di Occhetto ha avuto modo e forza di dimostrare che c’era. Formato il Pd la parte cosidetta di sinistra era maggioritaria.Ora queste persone che la detenevano, questa bellissima parola in cui noi tutti ponevano le nostre speranze dove sono? Lo dico io dove sono,sono sparsi nel mondo politico, pieni di se stessi e dimentichi di noi che vedevamo in loro la nostra unica speranza.Sazi del loro benessere dice un signore qui sotto tra i commenti. Condivido appieno …

  7. La SINISTRA è scomparsa con la morte di Enrico,da quel giorno c’è stato un lento e inesorabile declino del movimento di Sinistra che riempiva le piazze,il tutto ha portato alla Bolognina ai girotondi alla Margherita ai DS e via dicendo fino al PD

  8. Gia’ bella domanda dove e’ la sinistra con la s maiuscola,dopo il PCI e’ andata sempre indietro fino ad oggi, ma sapete quanti compagni hanno gettato la spugna e sono ormai nauseati di questa presunta sinistra di oggi, e votano altri partiti e movimenti?Non vedo sessuno in grado di prendere in mano la forza propulsiva che la sinistra ha avuto,ma spero di sbagliarmi ….

  9. dai commenti letti noto che tutti cercano politici di sinistra il mio punto di domanda è un’altro,dove sono gli elettori di sinistra,anche nel 2013 si poteva votare liberamente partiti di sinistra Vendola o Ingroia questi due partiti insieme hanno preso il 5,6% dei voti pochi-pochissimi,siamo solo tosti sul web a scrivere quattro minchionate poi ognuno per se e …. per tutti

  10. La sinistra si è persa nella gestione del potere e nel volere a tutti i costi allargare a tutti i vecchi marpioni democristiani e soprattutto non ha più là schiena dritta e non vuole affrontare davvero la questione morale e ha dimenticato la classe operaia che da sempre è stata il suo bacino elettorale

  11. Non c’è più; il liberismo del peggior specie, dopo anni di lotta, e grazie alla debolezza della sinistra, ha stravinto; ci vorranno diverse generazioni per poter rivedere la luce

  12. La sinistra sta mangiando, gozzovigliando, bevendo, incassando, rimpinzandosi e nascondendo l’oro che sta rubando; li dobbiamo fermare noi, in un modo o nell’altro, altrimenti ci faranno fuori tutti, noi, ed i nostri figli!!! DOBBIAMO FERMARLI NOI, LA SINISTRA NON ESISTE PIU’!

  13. Secondo me non c’è motivo che la sinistra o la destra esistono Non hanno argomenti nei confronti dei 5 stelle che si tolgono i soldi di tasca loro per fare strade e beneficenze ecc. ecc, Cose che mai nessuno ha fatto . Perche fate finta di non capire ?

  14. Quale “sinistra” appena si accenna a costruirne una. e i contenuti e bisogni non mancano, comincia la “scissione dell’atomo” e così non si va mai da nessuna parte

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