Il clan #LePen inizia la corsa all’Eliseo

La vittoria di ieri del Fronte Nazionale, fondato nel 1972 da Jean-Marie Le Pen, padre di Marion detta Marine e nonno di Marion Maréchal-Le Pen, altra grande vincitrice, è frutto di una lunga marcia che ha attraversato con fortissime contraddizioni i più difficili mutamenti della società francese.

Dalla fondazione a opera di reduci della guerra algerina (Le Pen senior era membro dell’OAS, un’organizzazione segreta orfana dell’impero francese che aveva lo scopo di assassinare il generale De Gaulle) a oggi, il Fronte ha cambiato la sua faccia: da un’organizzazione dichiaratamente fascista e antisemita, che non disdegnava le simpatie del capo clan Jean-Marie per il maresciallo Petain e la Francia nazista di Vichy, al Fronte repubblicano della figlia Marine, la quale si è riappacificata col mondo ebraico e ha abbracciato tematiche civili come i diritti degli omosessuali, permettendo anzi ad alcuni di essi di entrare nel suo cerchio magico.

A livello economico il Fronte ha svoltato completamente: dal reaganismo di Jean-Marie che «voleva privatizzare tutto il possibile» all’antiliberismo della figlia, che propone invece di nazionalizzare industrie che i socialisti di Hollande e i repubblicani di Sarkozy in questi trent’anni hanno svenduto ai privati.

Marine anzi ha fatto proprio un linguaggio che ritroviamo nel giovane e carismatico leader di Podemos, il movimento-partito fratello di SYRIZA: alla contrapposizione destra-sinistra, Marine propone una lotta fra dominanti e dominati, fra alto e basso. Una retorica che ha fatto presa anche fra parte del ceto politico socialista che ha iniziato sin dal 2012 a confluire verso il “nuovo” FN, privo delle simpatie fasciste e liberiste del fondatore e padre, messo a margine e poi espulso dalla figlia ma ancora amatissimo dalla nipote Marion Maréchal-Le Pen, grande vincitrice nella regione PACA, figlia (anagrafica) di un dirigente del partito nel sud della Francia e della sorella di Marine.

Zia e nipote rappresentano le due facce di un partito che si appresta a correre per l’Eliseo: una laica, a difesa dell’aborto, dei diritti LGBT, dell’uscita della Francia dalla NATO e dall’UE, l’altra cattolicissima, una Jean d’Arc reazionaria e affascinante che, a non ancora 26 anni, è riuscita a far fuori la dirigenza dei Repubblicani a Marsiglia, da lungo tempo a capo della regione più multietnica di Francia.

A unirle il tema dell’islamizzazione, seppur da due punti di vista differenti: per la leader del Fronte la laicità deve fermare l’avanzata dell’Islam, per la giovane e bella nipote il cattolicesimo deve essere il trait d’union fra l’identità francese e la lotta senza quartiere al multiculturalismo, reo di aver portato il terrorismo in Francia.

Indubbie sono le colpe dei socialisti, relegati a terza forza nazionale, che perdono persino nelle regioni più rosse di Francia, nelle realtà operaie, nelle cittadine del Nord che più hanno subito la crisi e le disuguaglianze, affatto combattute dal governo di Hollande e del suo primo ministro massone Valls, i quali stanno adottando misure che si ispirano all’azione di Bill Clinton e di Tony Blair, ispiratori anche dell’attuale inquilino di Palazzo Chigi.

Sgombrando ogni dubbio, Il voto francese non è figlio della paura, né tantomeno della rabbia e dell’orgoglio: tale considerazione sminuirebbe la storia e la cultura di un Paese che ha fondato la moderna democrazia. È la risposta di un Paese in cui il malgoverno di certi presunti socialisti ha incrementato disoccupazione e disparità fra le classi sociali, sostenendo politiche neoliberali dettate dal rigorismo economico, dogma dell’Unione Europea.

Che serva da lezione alle forze di sinistra europee, schiave ormai dell’austerità e del rigore economico e sociale.

31 commenti su “Il clan #LePen inizia la corsa all’Eliseo”

  1. tra l’altro, e a differenza della “destra” italiana, si sta anche rifacendo una sorta di verginità dando molto spazio ai giovani, accogliendo nel suo staff omosessuali dichiarati e annacquando molto l’ipotesi di un’uscita dall’euro a favore di politiche “più ragionate e comprensibili”…. non che me la renda più accettabile, ma credo sia sicuramente segno di intelligenza e pragmatismo

    • Aspetta che prendano il potere e vedrai come so adegueranno anche loro, dove finirà lo loro verginità. Ciò che dobbiamo metterci in testa è che non esiste più la Sinistra, ma ancor meno la Destra, è tutto un arrembaggio per le stanze dei bottoni e del Tesoro.

  2. Fotocopia dell ex bel paese, dove i nipoti (degeneri) di berlinguer stanno a destra del nefasto caimano! Hanno lasciato le piazze alla destra estrema per trasferirsi a piazzetta cuccia e anche qua si vedono gli effetti della macelleria sociale! Il rischio e cincreto anche qua, “per fortuna” che il governo banchiero e liberista non ci da le elezioni!

  3. Credo che vi sia anche una forte componente antiausterity nell’antieuropeismo espresso da voto. Nonostante le enormi pressioni che giungono da ogni dove, il cuore pulsante della Buba è forte e dominante in Europa.E’ triste che quattro tecnocrati (tedeschi) stiano affossando un sogno.

  4. Hollande avec son ingérance sur la méditerannée et sa gestion médiatique hystèrique sur le terrorisme et devenu le sponsor numéro un de l’extrême droite…faut pas s’étonner du résultat ! Prenez tous vos résponsabilités les politiques, de tous les partis Bordel !!!!

  5. Beh quel che potevo pensare o provare x voi, grande dignità e rispetto x come avete affrontato da popolazione quel che vi e’ successo, ora nn so, mi sa ke un po’ mi avete deluso.

  6. io imposterei un diverso ragionamento: considerato che le classi dirigenti di un Paese, e tra queste la classe politica, non sono nient’altro che lo specchio della società civile che le genera, più peggiora la società civile stessa e più sono peggio le classi dirigenti. Io non mi sento di assolvere nessun cittidino dalle sue responsabilità.

  7. La principale causa della vittoria delle destre in Europa, non è l’ausrerità, bensi’ l’immigrazione. Non credo di essere razzista, ma secondo me occorrerebbe mettere un freno all’immigrazione islamica, visto, come disse a Ratisbona papa Ratzinger, i musulmani ce l’hanno scritto sul corano che debbono convertire,anche con la forza, tutto il mondo. Capisco benissoimo che quello che scrivo è contrario a quello che pensate, ma voi, ultra comunisti vi siete chiesti del perchè gli operai votano la lega?

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