Ricorrenze: da #Caporetto alla #Crisi del ’29

Nella mia consueta ricerca settimanale di eventi e ricorrenze culturali riconducibili ad un filo rosso musicale – che segna il percorso e il “format” di questa rubrica – ho dovuto constatare che dal 19 al 25 ottobre, quest’anno, non ci sono state ricorrenze del genere degne di nota.

Una vera e propria disfatta. Ho dovuto scavare in profondità e cambiare genere, ritrovandomi a cercare tra le ricorrenze storiche. Ebbene, visto che di disfatta si trattava, il mio personalissimo almanacco mi ha fatto notare che 97 anni fa (24 ottobre 1917) avveniva la Disfatta di Caporetto, il simbolo delle sconfitte italiane, diventata persino un modo di dire: un episodio risalente alla prima guerra mondiale e ricordata come la pagina più nera per l’esercito italiano, con 11mila morti e 300mila prigionieri.

Inoltre, sempre il mio personalissimo almanacco, appena sotto la notizia di Caporetto, mi ha fatto notare che 85 anni fa (24 ottobre 1929) avveniva il Crollo di Wall Strett, il giovedì nero dell’economia americana che avrebbe portato alla perdita, in pochi giorni, degli investimenti e dei risparmi di oltre un milione di americani, e che ha dato inizio alla Grande Depressione, la più grande crisi mondiale della storia, dopo quella che stiamo vivendo noi da qualche anno.

Parlare di storia e con più parole rispetto alle altre puntate di questa rubrica, potrebbe far pensare ad un cambio di rotta, anche se per una sola volta, nei confronti di quel carattere prettamente culturale e musicale che sono abituato a trattare.
Però io penso che la storia sia essa stessa cultura, e penso che sia anche musica, una sorta di colonna sonora del tempo, qualcosa che ci accompagna, melodie che creiamo noi con le stagioni e di cui ci rendiamo conto solo alla fine di un’epoca, a mente fredda.

Rispetto ai giorni nostri, Caporetto e Wall Strett non sono niente. Il mio rammarico è che ci sono volute guerre, resistenze, sconfitte e rinascite, prima di rialzarci in piedi e vivere una vita “normale”, e adesso siamo punto e a capo. Ho paura che ci abbiamo capito davvero poco. Ho capito che tutto questo disinteresse mediocre non fa bene a nessuno. Ma soprattutto, ho capito che, almeno a livello di ricorrenze, il 24 ottobre è un giorno davvero sfigato.

https://www.youtube.com/watch?v=K-VpPGI2S50