5 cose da non dire a #gay, #bi e #transgender

1) Ma dai? Non avrei mai detto che fossi lesbica/gay!

È dimostrato che il 99,99999% delle persone è convinta che si tratti di un complimento, specialmente quando è un uomo a rivolgerlo a una donna, ma non è altro che la ripetizione del cliché lesbica=camionista e gay=effeminato. Il mondo LGBT è molto vario e sì, dentro ci sono anche le cosiddette “butch” e uomini chiaramente effeminati. Un buon esercizio per questo 17 maggio potrebbe essere per tutti, omosessuali compresi, il cercare di capire quanto i valori che ci sono stati inculcati e che non abbiamo mai messo in discussione (come ad esempio: un uomo che si comporta da donna è debole perché le donne sono deboli) influenzi l’opinione che ci facciamo degli individui.

2) È un momento di passaggio.

La nostra sessualità è complessa, ma è soprattutto un continuum con cui abbiamo a che fare per gran parte della nostra vita: significa che non è né strano né inaccettabile che persone dichiaratamente omosessuali abbiano avuto esperienze o anche solo fantasie eterosessuali e viceversa. Ognuno ha piena libertà di riferirsi a se stesso con la parola che più lo rappresenta. Prima o poi arriverà anche il momento, fra le altre cose, di accettare la bisessualità per quel che è e non per un momento di confusione o, appunto, di passaggio.

3) Ma quando cambierai genere ti piaceranno ancora gli uomini? Allora sarai gay o etero?

Genere e orientamento sessuale sono due cose diverse. Quando si decide di cambiare genere non si decide automaticamente di cambiare il proprio orientamento, né il proprio orientamento determina la scelta di appartenere al genere opposto a quello con cui si è nati. Perciò quando una donna etero decide di diventare uomo e continuano a piacergli gli uomini, sarà omosessuale come tutti gli altri uomini a cui piacciono gli uomini. Però lasciate che vi chieda: alla fine è davvero così importante?

4) Che spreco! 

Quando un bel ragazzo o una bella ragazza dichiarano la propria omosessualità il commento più gettonato è senza dubbio questo. Inoltre nei luoghi di lavoro, quando si sparge la voce che il collega (o la collega) è omosessuale tutti gli uomini (o le donne) si sentono automaticamente preda del suo sguardo avido di sesso “mi starà guardando il seno?” “mi starà guardando il pacco?”. Tranquilli, se già nel mondo etero fate una fatica immane a risultare attraenti, correte ben pochi pericoli anche con gli omosessuali.

5) La lobby gay vuole imporre la propria cultura, anche tramite il politically correct.

Nei media l’universo LGBT è molto più presente rispetto al passato, potrei elencarvi in pochi secondi diverse serie televisive, film e libri con personaggi (anche protagonisti) gay o bisessuali, i transgender sono decisamente meno ma mi auguro recuperino presto. È una cosa di cui dovremmo andare fieri, invece molti la vivono come una sopraffazione di una cultura su un’altra.
Ma esiste la cultura LGBT? Ad Amsterdam nacque uno dei primi circoli gay in Europa, uno dei suoi scopi era dare ai giovanissimi un modello adulto di riferimento che non potevano trovare completamente nei genitori, nei fratelli o sorelle o anche tra gli amici di scuola. Chi non è omosessuale fatica a comprendere quanto questo deficit di modelli sia determinante, fatica perché ha usufruito di modelli di comportamento di ogni genere, dai propri genitori alle storie d’amore dei libri, dal cinema alla sua cerchia di amici. Un giovane che si scopre omosessuale e chi gli sta vicino hanno bisogno di riferimenti che non li facciano sentire degli anormali o dei reietti.
Non è mai stato facile, ma abbiamo imparato ad accettare i neri che vincevano gli Oscar e le donne che vincevano i Nobel, senza per altro danneggiare la supremazia dell’uomo bianco. Prima o poi accetteremo senza fare tanti drammi che il nostro compagno di banco sia gay o il nostro vicino in tram sia transgender.
Nessuna massoneria gay sta attentando alla vostra libertà di parola. Credete che se ci fosse davvero una lobby così potente starebbe lì a farsi prendere a pesci in faccia da Giovanardi e da tutto il suo seguito di cretini invece di far approvare all’istante i matrimoni tra persone dello stesso sesso ed evitare che in Somalia, Iran, Sudan, Yemen, Arabia Saudita e Mauritania un bacio tra due donne o due uomini comporti la pena di morte?