#Civati: “Vendicheremo Prodi e Rodotà”

Ci vendicheremo delle mancanze e della perdita di autorevolezza del partito, vendicheremo Stefano Rodotà e Romano Prodi, vendicheremo le timidezze di queste anni”. Come programma minimo potrebbe bastare. Ma ci sono anche, nell’ordine: dialogo con il Movimento 5 stelle, alleanza con Sel, durata il più possibile limitata del governo di Enrico Letta; e poi ambiente, lavoro, reddito minimo di cittadinanza, matrimoni gay, riduzione delle tasse sul lavoro e Imu per le classi più benestanti.

Civati, dunque, scende in campo (era anche ora, dopo i rinvii di questi anni). E da Reggio Emilia aggiunge un po’ di concretezza al dibattito politico, imperniato su piccioni, tacchini, giaguari e ora anche pitonesse. Riceve l’endorsement di Barca, o meglio, lui dice che quella dell’ex-socio di Renzi è un’ottima candidatura (io pensavo si candidasse anche l’ex-ministro, ma da quel che leggo sui giornali pare di no).

Continuo a pensare, in ogni caso, che cercare di resuscitare il PD con i contenuti proposti, anziché puntare ad un grande partito della Sinistra, sia un tantinello velleitario. Ma è comunque la mia opinione. Faccio semplicemente notare, comunque, che nemmeno nel partito democratico americano si fanno le primarie per scegliere l’equivalente del nostro segretario di partito (là hanno il presidente): le primarie sono istituzionalizzate e si svolgono solo per le cariche elettive.

Il PD decida: o fa una convention e quindi diventa un partito elettoralistico all’americana oppure faccia il suo congresso, come fanno tutti i partiti europei, e poi, nel caso, scelga con le “open primaries” (che piacciono tanto a Renzi) il candidato della coalizione. Qualora decida di non decidere e quindi continui a stare nel mezzo, forse Civati ha qualche chance di spuntarla. E sarebbe già qualcosa.

1 commento su “#Civati: “Vendicheremo Prodi e Rodotà””

  1. A me che vendichi Rodotà interessa ben poco , quella che conta è la sostanza cioè i problemi del paese e dei cittadini. Di Prodi meglio non parlare perchè se si ritiene questa persona un degno rappresentate del paese direi che il sig. Civati vorrebbe rappresentare qualcosa di nuovo , ma il legame è ben stretto con il passato e con questa Europa che ci stà strangolando tutti.

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