La #Idem si dimetta e dia l’esempio

Il politico deve dare l’esempio.”, diceva Enrico Berlinguer durante una storica tribuna politica del 15 dicembre 1981. “Un politico non può pensare di essere assolto per insufficienza di prove. Certo, può essere assolto, cioè non condannato da un tribunale, ma deve avere almeno il gusto, lo stile di ritirarsi dalla politica e di scegliere un altro mestiere.”

E nemmeno due settimane dopo Sandro Pertini diceva a reti unificate agli Italiani, nel suo discorso di fine anno: “Vi è un proverbio che si usa dire: che la moglie di Cesare non deve essere sospettata. Ma prima di tutto è Cesare che non deve essere sospettato.”

Direte voi: certo che sei proprio un bel tipo a chiedere le dimissioni della Idem, con tutto lo schifo che c’è in giro. Sì, sono proprio un bel tipo. Proprio perché ho profonda stima del personaggio, che giudico tra l’altro anche un ottimo ministro, trovo che dovrebbe dare una lezione di stile su come ci si comporta agli indegni del PDL e della Lega che hanno sempre coperto con la solidarietà (e con ben altro) gli scandali in casa propria di ben più grave entità (altro che 600 euro di Ici non pagata).

Il politico deve dare l’esempio. Sostenere, come ha fatto la Idem in questa intervista, che non lascerà perché il premier le ha rinnovato la fiducia non è da persona di alto valore quale lei è. Perché, appunto, rimanere al suo posto significherebbe semplicemente alimentare il refrain oramai noto del “sono tutti uguali“, che piace tanto alla destra. La Idem, quindi, si dimetta: non ne guadagnerà solo lei, ma anzitutto le istituzioni che rappresenta. E quando ci sarà qualcuno che proverà a intonare il solito ritornello, potrà dire a testa alta: “No, non è vero che siamo tutti uguali.

P.S. I toni e gli insulti arrivati all’indirizzo della Idem da parte di Borghezio sono indicibili e indegni di un rappresentante del popolo italiano.