#Andreotti, Ambrosoli lascia l’aula

di Pierpaolo Farina

Il consiglio regionale lombardo commemora con un minuto di silenzio Giulio Andreotti? Umberto Ambrosoli, senza fare polemiche, abbandona l’aula. A dimostrazione che la classe non è acqua. Ci si chiede perché non l’abbia fatto tutta l’opposizione, visto che a ben altri lutti (vedi Scalfaro) il centrodestra aveva fatto lo stesso. E in quel caso si trattava di un ex-capo di Stato, ora si trattava semplicemente del pezzo peggiore della nostra storia repubblicana.

Roberto Maroni ha affermato: “Non è stato un gesto elegante nei confronti di un politico che ha segnato la storia d’Italia“. Curioso per uno che ha fondato il successo del suo partito assieme a Bossi contro Belzebù e la sua Democrazia Cristiana. Ma si sa, sono passati 21 anni e la Lega si è democristianizzata benissimo, per quanto riguarda poltrone e sperpero di pubblici denari (cfr famiglia Bossi & co.).

Avrei comunque voluto vedere in che modo si sarebbe comportato Maroni, l’unico ministro dell’Interno ad aver azzannato un polpaccio ad un poliziotto negli anni ’90, se Andreotti fosse stato il mandante morale dell’omicidio di suo padre.

Per la cronaca, non più tardi di 3 anni fa, a La Storia Siamo Noi, Andreotti dichiarava che Giorgio Ambrosoli era uno che “per dirla in romanesco, se l’andava cercando“. Chissà, forse avrebbe rispettato il minuto di silenzio o forse no.

Quel che è certo è che avremmo avuto ben altra guida ai vertici della Lombardia se avesse vinto Umberto Ambrosoli. Certo, il resto dell’opposizione, anche in questa occasione, ha preferito uniformarsi agli altri, pur di avere un sussulto di dignità. Ma dal PD possiamo aspettarci questo e altro, oramai lo sappiamo.