Enzo Biagi: “Mutano i suonatori, ma la musica resta sempre la stessa”

Ho ritrovato un vecchio editoriale di Enzo Biagi, apparso sul Corriere della Sera prima delle elezioni del 27 marzo 1994, che avrebbero inaugurato la Seconda Repubblica, con la prima vittoria di Berlusconi. E’ straordinario constatare come, al tramonto della “Seconda Repubblica”, queste stesse parole abbiano mantenuto freschezza e immortalità, a riprova dell’incapacità di questo Paese di rinnovarsi attraverso una classe dirigente decente.

Scriveva Biagi:

Tutto dovrebbe cambiare: però, di solito, nel nostro paese, mutano di posto i suonatori, ma la musica resta sempre la stessa. C’è stato un tale rimescolio di candidati, dalle vecchie liste ai nuovi simboli, con un tripudio di conversioni da sinistra a destra e viceversa, che la via di Damasco, se facesse parte della topografia nazionale, dovrebbe essere gremita come Piccadilly Circus la notte di Capodanno.”

Manca poco meno di un mese alle elezioni, non si parla di programmi seri per rimettere in carreggiata il Paese, si parla solo di leader e alleanze… e dietro di loro, la via di Damasco affollata come Piccadilly Circus la notte di Capodanno.

35 commenti su “Enzo Biagi: “Mutano i suonatori, ma la musica resta sempre la stessa””

  1. Si, della serie … c’era una volta… poi… non c’è più! Enrico , si rivolterebbe dalla tomba e forse anche Biagi e Montanelli (anche se Il Montanelli era di dx e Biagi di sx ma erano persona che capivano soprattutto il “RISPETTO” PER NON ESSERE POLITICAMENTE SCHIERATI! Ma entrambi capivano che , tutti abbiamo le ns, idee ma la “LIBERTA'” sta in mezzo, ognuno di noi dovrebbe rispettare le idee altrui.

  2. e con questo , amici di dx . di sx o centro meditate sul fatto che il politico che a voi non piaccia si debba etichettare come un “mer….da , co…jon, devi morir.. ma che ca.. 2 ..o dite, scusate, uno che dice queste corbellerie è solo da ricoverare e, soprattutto non è democratico ma solo una persona che non ama il dialogo o se lo ama deve corrispondere alle stesse idee… come dissero i romani: “te c’hanno mai mandato a ……. (meditare non costa e poi è esen’tasse)

  3. i programmi ci sono eccome..ma da una sola parte politica. il resto sono sparate preparate ad arte da spin doctors americani. la parte politica in questione era ed è quella di enzo biagi, il quale da vero combattente, fosse ancora vivo, andrebbe a votare anche in sedia a rotelle e col respiratore. e non voterebbe nè per berlusconi nè per monti e forse nemmeno per ingroia, perchè avrebbe ben presente l’entità della partita che si sta giocando

  4. è proprio vero …suonano sempre la stessa musica, ma che dobbiamo fare per cambiare le note??????

  5. Sono vere entrambe le cose: i suonatori si riciclano, ma l’andazzo è sempre il medesimo, segno che è tutta la baracca che non va. Che fare, dunque? Prendere atto del fallimento del concetto di democrazia rappresentativa e trovare soluzioni. Ma, prima di far questo, il malaffare andrebbe sconfitto. Dite che è utopia? Eppure Marx lo citano anche in Parlamento europeo.

  6. io la sapevo in un altra maniera: cambia il vaso da notte però il contenuto è sempre lo stesso (usando termini non volgari)

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