Usa, il piano di Obama contro le armi

Ebbene sì Barack Obama comincia il suo secondo mandato. La cerimonia di insediamento del Presidente degli Stati Uniti si è svolta il 21 gennaio a Washington davanti al Campidoglio. Dopo la formula di rito, pronunciata alla Casa Bianca davanti al giudice John Roberts della Corte Suprema, è ufficialmente iniziato il secondo mandato del 44esimo presidente degli Stati Uniti.

Barack Obama aveva promesso, parlando alla nazione dopo la strage nella scuola elementare di Newtown, che priorità assoluta dell’amministrazione sarebbe stata la necessità di regolamentare la troppo libera distribuzione delle armi. Il Presidente, fresco di insediamento, sembra voler tener fede alle sue promesse. Il Washington Post scrive che “il piano dell’amministrazione Obama per regolare l’acceso alle armi è il più aggressivo ed esteso da generazioni”.

In sostanza il piano dell’amministrazione Obama prevede il divieto di vendere e usare armi d’assalto, caricatori ad alta capacità e proiettili perforanti, raccolta di informazioni su chi compra armi, fondi pubblici per la sicurezza nelle scuole e copertura sanitaria per i malati di mente.

Insomma qualcosa si sta muovendo e se non altro siamo di fronte ad un Presidente che non solo mantiene le sue promesse ma che cerca di regolamentare un utilizzo spasmodico delle armi da fuoco. Non va dimenticato che Obama dovrà scontrarsi con le lobby delle armi che, spesso e volentieri, sono i maggiori finanziatori delle campagne presidenziali americane, sia che si tratti dei repubblicani o dei democratici.

Sulla scia di questo rilevante piano dell’amministrazione Obama, il governatore democratico Andrew Cuomo, grazie ad una sua iniziativa, ha fatto approvare allo stato di New York una legge più severa sul controllo delle armi.

Poca importa se Andrew Cuomo stia già pensando alle elezioni presidenziali del 2016.

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