Antonio Gramsci: Lettera alla Madre

Questa lettera è stata inviata da Antonio Gramsci il 10 maggio 1928 alla madre, poco prima della sua condanna a 20 anni, 4 mesi e 5 giorni di reclusione, comminata dal Tribunale Speciale Fascista, presieduto da Alessandro Saporiti, il 4 giugno 1928. Gramsci fu condannato per attività cospirativa, istigazione alla guerra civile, apologia di reato e incitamento all’odio di classe. Il pubblico ministero Isgrò concluse la sua requisitoria con una frase rimasta famosa: «Per vent’anni dobbiamo impedire a questo cervello di funzionare». Non ci sono riusciti, per fortuna.

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Carissima mamma,

sto per partire per Roma. Oramai è certo. Questa lettera mi è stata data appunto per annunziarti il trasloco. Perciò scrivimi a Roma d’ora innanzi e finché io non ti abbia avvertito di un altro trasloco.

Ieri ho ricevuto un’assicurata di Carlo del 5 maggio. Mi scrive che mi manderà la tua fotografia: sarò molto contento. A quest’ora ti deve essere giunta la fotografia di Delio che ti ho spedito una decina di giorni fa, raccomandata.

Carissima mamma, non ti vorrei ripetere ciò che ti ho spesso scritto per rassicurarti sulle mie condizioni fisiche e morali. Vorrei, per essere proprio tranquillo, che tu non ti spaventassi o ti turbassi troppo qualunque condanna siano per darmi.

Che tu comprendessi bene, anche col sentimento, che io sono un detenuto politico e sarò un condannato politico, che non ho e non avrò mai da vergognarmi di questa situazione.

Che, in fondo, la detenzione e la condanna le ho volute io stesso, in certo modo, perché non ho mai voluto mutare le mie opinioni, per le quali sarei disposto a dare la vita e non solo a stare in prigione. Che perciò io non posso che essere tranquillo e contento di me stesso. Cara mamma, vorrei proprio abbracciarti stretta stretta perché sentissi quanto ti voglio bene e come vorrei consolarti di questo dispiacere che ti ho dato: ma non potevo fare diversamente.

La vita è cosí, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini.

Ti abbraccio teneramente.
Nino
Ti scriverò subito da Roma. Di’ a Carlo che stia allegro e che lo ringrazio infinitamente.
Baci a tutti.

178 commenti su “Antonio Gramsci: Lettera alla Madre”

  1. Attento che Berlinguer e Gramsci erano comunisti…per giunta onesti e preparati…per questo Monti con soddisfazione di tanti Pd ha detto che l’Italia non corre il rischio di essere governata dai comunisti…..

  2. Ci vorrebbe più’ gente lui in politica oggi, anzi solo gente come lui!!

  3. tempi difficili, fisico gracile….forte spirito sostenuto da grandi e giusti principi!!!!!!!!!!!!!!!!!

  4. Bisognerebbe cominciare a dire chi lo volle in carcere a parte il Duce per il quale ‘quel cervello’ andava spento! Gramsci combatté contro due carceri: uno quello reale delle quattro anguste mure fredde ed umide, e poi con “l’altro carcere” quello erettogli attorno dai suoi stessi compagni (non quelli di base!) ai massimi livelli…

  5. Lui e altri grandi Politici del passato, a vedere quelli di oggi si staranno rivoltando nelle tombe!!!!

  6. Eppure mutare opinione, quando frutto di onesta’, amore e umilta’ e’ una grandissima virtu’. E non me ne voglia Gramsci.

  7. GRANSCI,oltre che uno studioso era un GENIO, il suo pensiero,le sue idee si scontrarono con un regime e squallidi personaggi che tentarono di fargliele cambiare, sappiamo quanto gli costo’ caro restarne fedele. molti invece, farebbero bene a cambiarle.

  8. No non ne esistono più e non sò se un giorno questo mondo ne avrà un altro.

  9. Gramsci non ha mai mutato opinione perché non trovava alcuna buona ragione per farlo (mica poteva diventar fascista o avvicinarsi a chi era connivente con il regime) e non è riuscito a vivere abbastanza per poter verificare le proprie idee in una realtà diversa e democratica, per rivederle, modificarle o rafforzarle. Non possiamo sapere come sarebbe stato se avesse vissuto di più dei suoi 38 anni, ma possiamo stare certi che sempre avrebbe agito perseguendo obiettivi di uguaglianza e di giustizia sociale.

  10. Persone così sono definite spesso, utopistiche…eppure se oggi ci fossero..allora si che questa nazione avrebbe una possibilità…
    Oggi viene visto Grillo come un rivoluzionario…stiamo messi proprio bene!!!

  11. sarà un caso, ma sia Antonio Gramsci che Enrico Berlinguer sono nati in Sardegna, e di questa terra avevano dentro di loro tutte le prerogative migliori; l’onestà intellettuale, la coerenza, il senso di responsabilità, la riservatezza, il coraggio e l’umiltà. caratteristiche ormai ‘estinte’ in molti politici attuali.

  12. Talvolta mi chiedo se, Fb, è degna che, i suoi spazi , vengano riempiti con citazioni, e memorie, di personalità così eccelse; le enormi futilità che, spesso, ritrovo nei vari commenti,fanno a cazzotti,sono stridenti note, che offuscano la limpidezza di tante semplici, eppure uniche, deduzioni di uomini non comuni,che hanno segnato profondamente il loro tempo!

  13. Non è vero che oggi non esistano persone profondamente convinte delle proprie idee e disposte a viverle coerentemente, a meno che non ci si limiti all’Italia televisiva che vede solo i fatti più appariscenti del teatrino politico/economico e omette la società diversa e normale del lavoro, della tutela delle leggi, dell’amministrazione onesta, del volontariato… Quanti hanno perso la vita per coerenza? operai, imprenditori, tutori della legge, giudici, giornalisti… Li vogliamo ammazzare due volte? Gramsci era il primo a distinguere, le sue idee venivano dalla realtà, non era il contrario. E quindi non tutti oggi ci vendiamo. Molti però siamo superficiali e parolai

  14. avevo ereditato da nonno 2 o 3, non ricordo di preciso, libri con tutte le sue lettere dal carcere………chissà dove sono finiti?

  15. gramsci berlinguer due uomini politici eccezionali ,i giovani se leggono i loro scritti sono certo faranno una rivoluzione pacifica contro i soliti cantastorie, casini,fini,maroni che si sono alleati con i rispettivi referenti di berlusconi, giovani non dimenticatevi che questi che ho citato negli anni passati sono stati al soldo di silvio.oggi si alleano con coloro che gli garantiscono la rielezione solo questo il loro obiettivo dell’italia e dei pensionati, dei lavoratori non gliene frega niente, difatti nella lista monti il sig.casini ha messo diversi parenti quindi cerchiamo di votare bene saluti franchino.

  16. Gramsci mori’ per le sue idee.Pertini fu incarcerato; Giuseppe di Vittorio era a Stalingrado durante l’assedio nazista e non fuggi’.altri esempi?

  17. che parolone Michele Intartaglia…addirittura li chiami MONUMENTI…ridimenzioniamo…dai…sono semplici DEFICIENTI!!!!!!

  18. ma dove sono finiti questi uomini….perchè nessuno ha + il coraggio di sostenere e portare avanti le proprie idee fino in fondo!!

  19. il mondo è pieno di egoismo, nessuno ha le palle neanche per pensare certe cose

  20. il sig. cabitza ha usato una parola di cui non conosce il significato se non quando si guarda allo specchio; da sardo sono orgoglioso della figua e della grandezza di un UOMO come Antonio Gramsci, come sono orgoglioso del fatto che la sardegna ha dato i natali ad un altro grande protagonista della politica italiana, Enrico Berlinguer. chi ‘dileggia’ con epiteti come quello usato dal sig. cabitza, non solo non conosce la storia, ma probabilmente non è nemmeno in grado di comprenderla.

  21. Consiglio al cantastorie Berlusconi che prima di parlare dei Comunisti e Gramsci e’ il Comunista x antonomasia di fare dei massicci gargarismi di acido muriatico!!!!!

  22. la vita è cosí, molto dura, e i figli qualche volta devono dare dei grandi dolori alle loro mamme, se vogliono conservare il loro onore e la loro dignità di uomini. QUESTO DOVEREBBE VALERE ,NON SOLO X LE LORO MAMME ,MA X IL MONDO INTERO…,X NOI STESSI!!

  23. Alla fine del franchismo gli spagnoli di sinistra cominciarono a studiare gramsci. Di nascosto. Ho incontrato per caso uno di loro in aereo e ci siamo messi a parlare di Gramsci e Berlinguer im un mix di italiano spagnolo e inglese. Aveva una luce negli occhi quando parlava di loro. Era una luce di speranza e di voglia di farcela. Cosa che noi qui in Italia abbiamo perso da troppo tempo…

  24. Gli Uomini come lui chiedono scusa alla madre per il dolore provocato a causa della difesa della dignità e dell’ onore. Gli uomini di oggi non si sognato nemmeno di chiedere scusa per il dolore che procurano con la loro superficialità e mancanza di rispetto per se e per gli altri. L ‘ onore poi !!!!! Che cos ‘ è qualcosa che si mangia ?

  25. Non solo il Fascismo voleva distruggere il suo pensiero, la sua dignita’. Anche i politici attuali la vogliono ignorare. In alcuni paesi nelle scuole studiano il pensiero dì questo Grande Uomo. Sono stato in Russia , all’Istituto A. Gramsci ,e dove abitava . Voglio dire a questi politici che ci governano, dì prendere insegnamento da questo Grande Uomo.

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