Euro-ribellione un corno: via i neonazisti europei da Roma

La chiamano Euro-ribellione. La stanno facendo adesso in Piazza Risorgimento, a Roma, nel cuore della capitale (a due passi dal Vaticano per intenderci).

Non è una ribellione, tanto meno contro l’Europa: è l’ennesima provocazione dei neo-nazisti di tutta Europa, che idealmente fanno una seconda marcia, a 90 anni di distanza dalla prima.

Chi e perché abbia autorizzato una manifestazione del genere lo sappiamo: si tratta del Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, anatra sempre più zoppa che vede sempre più lontana la propria rielezione l’anno prossimo.

Il 24 novembre si replica con un’altra marcia organizzata dai fascisti di CasaPound.

Qualcuno, da lassù, in alto in alto, diciamo dal Quirinale, una parolina o due su questo non ce l’ha da dire? Non ha nulla da dire, signor Presidente Giorgio Napolitano? Lei, che è sempre prodigo di moniti e consigli alla classe politica italiana, quando dovrebbe prendere la parola per difendere i valori della Carta, tace.

E’ a causa di certi silenzi che, 90 anni fa, l’Italia entrava nel tunnel della dittatura. A 90 anni di distanza non ci sembra il caso di replicare, benché stiano facendo di tutto per trasformarci in sudditi da cittadini che (forse) eravamo.